Crisi climatica, crisi globale

Crisi climatica, crisi globale

L’estate appena trascorsa è stata la più calda mai registrata, con una media globale superiore di 1.54°C rispetto al periodo 1991-2020, superando anche il precedente record registrato nel 2022. Questo caldo, oggettivamente anomalo anche per la stagione estiva, ha avuto per lo meno il merito di riaccendere in qualche misura il dibattito pubblico sul tema del cambiamento climatico.

Ovviamente si tratta solo di uno dei tanti effetti, e forse neanche il più rilevante, di una crisi ambientale e climatica che solo nel 2023 ha visto eventi estremi come alluvioni, frane, mareggiate e, appunto, temperature eccezionali, aumentate in Italia del 22% rispetto all’anno precedente, con un tragico bollettino di 31 persone morte. Nel mondo si calcola invece che nello scorso anno abbiano perso la vita oltre 12mila persone a causa di eventi climatici estremi.

Impatto “umano”

Che ci sia lo zampino dell’uomo dietro a questa catastrofe è un aspetto su cui soprattutto gli avversari della cosiddetta “transizione ecologica” amano battagliare; tuttavia, la stragrande maggioranza della comunità scientifica è concorde ad attribuire proprio all’attività umana una responsabilità diretta sui cambiamenti climatici. Oltre ad alcune rilevanze scientifiche di carattere macro, anche limitandosi allo studio dei dati raccolti sui singoli territori è possibile registrare la coincidenza tra attività umana e disastri ambientali. A tal proposito c’è un dato molto indicativo che riguarda proprio la nostra Penisola: secondo il report di Legambiente, contenente i dati forniti dal suo “osservatorio città clima”, durante lo scorso anno è stata la Lombardia la regione maggiormente colpita da eventi meteorologici estremi, regione che non a caso risulta essere anche quella con il maggior tasso di consumo del suolo (oltre 290.000 mila ettari, pari al 12%, sono coperti artificialmente).

Al netto delle diverse posizioni sull’impatto dell’attività umana sull’ambiente, il fatto che appare difficilmente confutabile è l’inesorabile aggravarsi della crisi, che vede anno dopo anno un continuo incremento degli eventi climatici estremi non solo sotto il punto di vista meramente quantitativo, ma anche per quello che riguarda l’estensione e l’intensità dell’evento, come sarebbe rilevabile da una semplice stima dei danni generati.

Secondo un recente studio…

di Adriano Manna

LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO: ABBONATI A DOSSIER SICUREZZA. Per informazioni clicca qui
CATEGORIES
TAGS
Share This