Prociv ARCI, 40 anni di sfide e solidarietà
Lo scorso 23 novembre, nel cuore del rione romano di Testaccio, l’Associazione ha festeggiato i suoi 40 anni. La data non è casuale e coincide con quella del terremoto che sconvolse l’Irpinia e la Basilicata nel 1980. La storia di questa realtà parte da lì. Un traguardo importante, con lo sguardo rivolto al futuro
Tra i padiglioni dell’ex mattatoio di Testaccio il colpo d’occhio è subito fortissimo. Un mare di giacche gialle, automezzi di ogni tipo che occupano i selciati dei vialetti, enormi tende da campo montate in pochi istanti. È tutto un moto continuo di facce sorridenti, semplici, e di accenti e dialetti molto diversi tra loro. Sono i volontari della Prociv ARCI, venuti numerosissimi da ogni angolo della Penisola per festeggiare il 40esimo anniversario della loro associazione. Ma nell’aula magna del Dipartimento della Facoltà di Architettura di Roma Tre non si è festeggiato solo il quarantennale della Prociv, nata in realtà il 5 aprile del 1984: la data del 23 novembre richiama invece il tragico sisma che nel 1980 sconvolse i territori dell’Irpinia e della Basilicata. Due date distinte ma strettamente collegate tra loro, in quanto fu proprio da quella straordinaria mobilitazione spontanea di centinaia di volontari, giovani e meno giovani, coordinata dalle ARCI che nacque, di lì a pochi anni, l’associazione della Prociv. «Quello che fate è fondamentale» Come da programma, l’evento, coordinato dalla Consigliera nazionale della Prociv ARCI Marina Marinucci, si è aperto con una lunga sequela di saluti istituzionali e rispettivi interventi. «Riassumere la storia della Prociv non è semplice, una storia ricca di soddisfazioni ma anche di delusioni» ha spiegato in apertura Celestino Moruzzi, Presidente dell’associazione, che ha poi ringraziato tutti i volontari presenti, ricordando soprattutto coloro che non ci sono più e che nei primi anni di vita hanno dato il loro prezioso contributo a questa realtà. La parola è passata al Prefetto di Roma Lamberto Giannini: «Ci tenevo ad essere qui. Ritengo che quello che fate sia fondamentale, un esempio unico al mondo.
L’Italia può contare su persone di grande valore e solidarietà, a cui si sta aggiungendo nel tempo grande professionalità – si è complimentato il Prefetto che si è poi soffermato sull’imminente Giubileo della Capitale – Conto ovviamente su di voi per il Giubileo, sulla vostra preparazione e disponibilità. Lo dico spesso, per me siete come la “coperta di Linus” su cui poter sempre contare». «Come Dipartimento sappiamo bene quello che fate – ha esordito Sisto Russo, Direttore dell’Ufficio Volontariato e Risorse del Servizio nazionale del Dipartimento della Protezione Civile – siamo passati dallo spontaneo intervento del 1980, dove capimmo che “nessuno si salva da solo”, al discorso della prevenzione. Sono stati 40 anni di continua sperimentazione e specializzazione e in una società che cambia è un gran merito aver mantenuto questo livello di partecipazione. Bisogna continuare sulla “coscienza” della Protezione Civile, per i nostri cittadini, nelle scuole, nelle università… questo deve rimanere un obiettivo importante». «Siete un’eccellenza in Europa, grazie inoltre per tutto l’impegno che mettete anche al di fuori dell’emergenze» ha ribadito l’Assessora all’Ambiente di Roma, Sabrina Alfonsi, che ha sottolineato il grande lavoro svolto dai volontari in questi ultimi anni segnati dal cambiamento climatico.
De luca, Presidente del Centro Servizi al Volontariato del Lazio, è tornata invece sull’impegno del Giubileo: «Saremo l’occhio dell’accoglienza e lo faremo insieme, sarà un grande lavoro di prossimità». «40 anni di un percorso non facile, in cui la Prociv è cresciuta – ha sottolineato Massimo La Pietra, Direttore regionale emergenza e Protezione Civile; anche lui si è soffermato sull’anno giubilare – Dobbiamo guardare al futuro, ora abbiamo il Giubileo, un impegno importante per tutti i volontari d’Italia. Come Regione Lazio cerchiamo di esservi più vicini, soprattutto sul piano formativo. Siete un punto di riferimento per tutte le autorità». «È importante e giusto guardare al passato – è intervenuta Francesca Ottaviani, Presidente della Commissione nazionale del Volontariato di Protezione Civile – ma è altrettanto fondamentale ragionare su prospettive future. La storia della Prociv ARCI è questa, è la storia di un grande cambiamento, di un continuo sviluppo e crescita e, soprattutto, di condivisione di percorsi e realtà differenti». Il giro degli interventi istituzionali si chiude con l’intervento di Daniele Lorenzi, già Presidente e Responsabile delle politiche economiche dell’ARCI, che ha introdotto un tema molto sentito tra gli stessi fondatori della Prociv: «Abbiamo fatto tante grandi cose, magari anche qualche sbaglio…40 anni fa io c’ero. Eravamo tante realtà, ci trovammo a fare delle scelte e scegliemmo di dare autonomia alle…..
di Redazione
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