La Protezione Civile Nazionale

Istituzioni

Nascita e funzioni

La maggior parte delle leggi in materia di “Protezione Civile”, sono state approvate sull’onda emotiva delle catastrofi e delle emergenze mal gestite che hanno colpito il nostro Paese. Fino agli anni ’80 del secolo scorso ci sono stati periodi molto lunghi di “stasi normativa”, solo a partire dagli anni ‘90 il legislatore, attraverso l’approvazione di numerosi provvedimenti, volti a colmare il vuoto legislativo del passato, si è mostrato sempre più attento e sensibile alle tematiche riguardanti la protezione civile. Una nuova presa di coscienza che accomuna sia il legislatore che la società civile e che ha portato la protezione civile ad impegnarsi sempre di più nel campo della previsione e prevenzione del rischio, oltre che alla gestione delle emergenze.

In Italia il coordinamento dei soccorsi, inizialmente normato solo per eventi sismici, fu affidato prima al Ministero dei Lavori Pubblici dal 1919 al 1970 e successivamente, con la legge n. 996/1970 al Ministero dell’Interno. Con la legge n. 225/1992 viene istituito il Servizio Nazionale di Protezione Civile, un sistema integrato composto da strutture pubbliche e private, centrali e territoriali (Decreto Legislativo n. 112/1998), che operano per garantire la sicurezza in tutto il Paese. Questo sistema trova il suo punto di raccordo nelle funzioni di indirizzo e coordinamento affidate al Presidente del Consiglio dei Ministri, che le esercita avvalendosi del Dipartimento della Protezione Civile. Tra le competenze attribuite al Dipartimento c’è il sostegno al volontariato di protezione civile, così come specificamente previsto dal DPR n. 194 del 2001, il supporto alle attività di formazione per i diversi operatori del sistema, la promozione di iniziative per la diffusione della conoscenza della protezione civile e per l’informazione alla popolazione. È inoltre compito del Dipartimento coordinare le prime attività di risposta a calamità naturali, catastrofi o altri eventi che, per intensità ed estensione, devono essere fronteggiati, con immediatezza d’intervento, con mezzi e poteri straordinari. Con la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale da parte del Consiglio dei Ministri, spetta al Capo del Dipartimento della Protezione Civile emanare le ordinanze che disciplinano i primi interventi da realizzare.
Oggi la protezione civile è l’insieme delle attività volte alla tutela della vita, dei beni, degli insediamenti, degli animali e dell’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti dalle calamità: previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, gestione e superamento dell’emergenza. Non è un’articolazione della Pubblica Amministrazione, ma una funzione.
Il Servizio Nazionale è stato dal 2018 disciplinato dal Codice della Protezione Civile, ha come componenti tutti i livelli di governo: lo Stato, le Regioni, le Province Autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti Locali. In coordinamento con le componenti lavorano le strutture operative: il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, struttura fondamentale, le Forze Armate, le Forze di Polizia, la Comunità scientifica, il Servizio Sanitario Nazionale, il volontariato organizzato di protezione civile, la Croce Rossa Italiana, il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente e le strutture preposte alla gestione dei servizi meteorologici a livello nazionale. Partecipano alle attività di protezione civile gli ordini, i collegi professionali e le aziende private, in particolare quelle legate a settori strategici come le comunicazioni, i trasporti e le reti dei servizi essenziali.
Sono attività di protezione civile quelle volte alla previsione e alla prevenzione dei rischi, al soccorso delle popolazioni sinistrate e ad ogni altra attività necessaria e indifferibile, diretta al contrasto e al superamento dell’emergenza e alla mitigazione del rischio.
Oggi il Servizio Nazionale di protezione civile, attraverso la nomina di un Commissario Straordinario, è impegnata a gestire la Pandemia da Covid 19 su tutto il territorio nazionale, adottando piani di contenimento tra Regioni ed una campagna vaccinale.

di Cesira Cruciani

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