Gelo da record e folate di venti pungenti dall’est sono alla base dell’emergenza freddo in tutta Italia. La Croce Rossa, attraverso la pronta attivazione della Sala Operativa Nazionale, ha immediatamente allertato ogni centro di azione locale, approntando contromisure per assistere la popolazione.
Le temperature si abbassano e il piano invernale per i senza fissa dimora torna a coinvolgere la città di Torino. Nel cuore del Parco della Pellerina torneranno ad essere operativi 38 moduli abitativi da assegnare a chi dorme all’aperto.
Si tratta di austeri prefabbricati grigi, posizionati all’interno dell’area verde e gestiti da Protezione Civile e Croce Rossa. Vi potranno trovare riparo per la notte 152 persone.
Le strutture sono riscaldate e, da qualche anno, si sono dimostrate un’ancora di salvezza per chi, altrimenti, sarebbe costretto a sfidare il gelo e le temperature che scendono sotto zero, dormendo sotto i portici o nel pronto soccorso di qualche ospedale. Oltre alle strutture pubbliche, poi, a disposizione dei clochard ci saranno anche quelle gestite da alcune associazioni: è il caso dei 45 letti gestiti dal Sermig. “Il pacchetto di interventi straordinari prevede il raddoppio dei posti letto in strutture di accoglienza - spiegano dal Comune - ovvero luoghi dove trovare un pasto caldo e spazi aggregativi in cui passare le ore più fredde della giornata, maggiore attività di monitoraggio e assistenza in strada e nel coinvolgimento di realtà del terzo settore che possano offrire soluzioni abitative temporanee»
Nel Lazio, nella zona della Valle di Comino e del cassinate, si sono registrati numerosi interventi in favore degli automobilisti rimasti bloccati sulle strade.
Anche in Abruzzo, comitati e volontari in campo per assistenza e aiuti immediati. Da nord a sud del Paese sono state molte le persone che, impossibilitate a muoversi dalle loro abitazioni, sono state trasportate negli ospedali per il trattamento di patologie croniche.
Nell’immediato, le previsioni meteo non fanno registrare segnali di miglioramento, anzi: il permanere del tempo sereno e l’attenuarsi delle raffiche di vento potrebbero generare un ulteriore abbassamento della colonnina di mercurio. Come purtroppo evidente, sono soprattutto i senza dimora a pagare le conseguenze più drammatiche di questa ondata di gelo. La Croce Rossa ha potenziato tutte le sue attività, prodigandosi con mezzi e volontari in ogni regione d’Italia.
In Puglia la situazione è particolarmente critica e le sale operative locali sono attive 24 ore su 24.
A Lecce, le unità di strada sono in continua azione per monitorare ogni necessità. I posti letto nei dormitori per i senza dimora sono stati aumentati, mentre anche medici e Infermiere Volontarie rimangono allertati per fronteggiare ogni emergenza socio-sanitaria. Massimo impegno ed attenzione anche nelle zone di Foggia, Martinafranca, Molfetta, Fasano e Cerignola.
Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha rivolto un appello a tutti i cittadini, invitandoli a portare presso il camper allestito con la collaborazione di CRI coperte e indumenti maschili da poter donare a chi, in questo momento, si trova in condizioni di bisogno.
A Latina, è stato predisposto un numero telefonico attivo h24 per consentire alla popolazione di segnalare l’eventuale presenza di persone senza tetto sul territorio che non siano state ancora soccorse.
In Piemonte, i volontari del Comitato CRI di Torino, insieme a quelli di Settimo Torinese, proseguono nel pattugliamento delle strade e assistono centinaia di senza tetto all’interno di centri di accoglienza posizionati nel capoluogo di regione.
Anche a Roma freddo e temperature record: il Comitato dell’Area Metropolitana e quelli dei vari municipi della Capitale hanno allestito unità di strada e di intervento per portare riparo e conforto ai senza dimora. È attiva la distribuzione di bevande calde, coperte, giacconi, pasti caldi.
Attraverso il coordinamento della Sala Operativa Nazionale, la situazione è sotto continuo monitoraggio: la Croce Rossa Italiana è pronta a potenziare ogni iniziativa sino al termine dell’emergenza.
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