Sono trascorsi diversi mesi dalle forti scosse di terremoto che hanno colpito il Centro Italia dal mese i Agosto e Settembre, sino a fine anno, e ancora recenti sono nuove scosse che non accennerebbero a placarsi.
La Croce Rossa Italiana rimane impegnata sul territorio con i suoi volontari, operatori, mezzi e strutture.
Particolarmente intenso è stata l’attività nel periodo invernale, quando all’emergenza post sisma si è aggiunto l’arrivo del freddo. In alcuni casi anche con forti gelate e nevicate.
Difficoltà, queste, che non hanno fermato i volontari CRI che hanno continuato a prestare assistenza alle persone ancora in condizioni di estremo bisogno.
Fondamentale, in questa fase dell’emergenza, è stato il lavoro delle squadre di supporto psicologico, indispensabili sia per la popolazione sia per i soccorritori.
Un lavoro, quello nelle zone colpite dal sisma, che continua senza sosta, guardando ora alla necessaria ricostruzione.
Croce Rossa Italiana, con la sua Unità di Progetto Sisma Centro Italia, partendo dall’ascolto costante delle esigenze delle popolazioni dei territori colpiti e dal confronto diretto con le Istituzioni, insieme con i comitati regionali e territoriali, sta lavorando a importanti progetti con l’obiettivo di ricostruire non solo le strutture distrutte, ma anche le condizioni per un vero e proprio nuovo inizio delle zone interessate, a partire da alcuni servizi basilari.
In quest’ottica sono stati consegnati 23 moduli sanitari in diversi paesi colpiti per riattivare i servizi ambulatoriali. Una linea d’intervento in cui si colloca anche il presidio sanitario inaugurato a fine febbraio a Cascia (in provincia di Perugia) e il lavoro logistico-organizzativo messo in campo per far arrivare un po più di incentinaio di rotoballe di fieno in soccorso agli allevatori in Abruzzo, Marche e Umbria.
La CRI è inoltre impegnata nell’attivazione di “progetti radicati che aiutino a riattivare il tessuto sociale e produttivo delle zone colpite dal sisma, mantenendo attivo il canale di comunicazione con le istituzioni locali e, in particolare, con i sindaci dei Comuni e i vari Comitati CRI, costruendo una rete essenziale per individuare al meglio esigenze e bisogni della popolazione”, come ha spiegato il Segretario Generale Flavio Ronzi.
Per sostenere le popolazioni colpite dal devastante terremoto del 24 Agosto, le donazioni possono essere effettuate sia attraverso il Conto Corrente attivato da Poste Italiane e Croce Rossa Italiana con le coordinate che con versamento diretto alla Croce Rossa Italiana le cui coordinate sono nella colonna a lato.
Una presenza costante sin dalle primissime fasi dell’emergenza, in tutte e quattro le Regioni coinvolte, Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo, dove sono stati impegnati quasi 5.500 uomini della CRI tra volontari e operatori, più di 2.000 veicoli e sono stati preparati oltre 145.000 pasti sia per le popolazioni colpite che per i tantissimi soccorritori accorsi
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