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Del seguente articolo:

Settembre-Dicembre/2017 -
Il dibattito sulla invasione degli immigrati
Gino Strada, Emergency, gli immigrati in Italia sono solo lo 0,3 % della nostra popolazione
Giulia Nemiz Gregory

S ul fatto che gli immigrati in arrivo sulle nostre coste sarebbero troppi, Gino Strada, il fondatore della Ong “Emergency” , intervenendo a una trasmisisone tv molto seguita ha detto: "Diamo le dimensioni del fenomeno: l'anno scorso ci sono stati in tutto il mondo 65 milioni di persone fra rifugiati e sfollati, fra questi 500.000 sono arrivati in Europa e tra loro solo 180.000 sono arrivati in Italia. Dov'è l'invasione? Stiamo parlando dello 0,3% della popolazione italiana. Guardiamo in faccia questi dati. I paesi da cui si scappa di più nel mondo sono Siria, Afghanistan e Iraq. Poi ci sono 300.000 bambini non accompagnati e in Italia ne sono arrivati solo 5.500. Per capire le migrazioni invito tutti a prendere la foto dei bambini su un barcone, a ritagliargli la faccia e metterci quella del proprio figlio".
A suo giudizio Strada sostiene che sulle Ong, con questa forte campagna mediatica “il Governo vuole militarizzare la questione migranti” Il medico che dedica la vita all’assistenza umanitaria per le popolazioni inermi trascinate dagli eventi bellici, Riferendosi in particolare sul ruolo delle Ong. Il fondatore di “Emergency”, ha detto: "si tratta di chiacchiere, nulla è uscito di concreto e mi stupisce che un magistrato prima di lanciare questo allarme così pesante non abbia avuto delle ragioni e dei fatti in mano, invece non è uscito niente.
Questa polemica, ha aggiunto, “Sembra proprio una campagna mediatica e io mi sono fatto l'idea che sotto c'è qualcosa, e che quel qualcosa sia il fatto che il nostro Governo intende militarizzare la questione dei migranti e i probleim del Mediterraneo. Se vera, questa ipotesi sarebbe molto preoccupante, non tanto per noi come ONG, dato che la cosa non ci riguarda: noi abbiamo salvato 5 mila persone in mare nei due mesi in cui abbiamo fatto soccorso marino. Ciò che preoccupa è che l'Italia sarebbe pronta a inviare 500 soldati in Niger. Se ne è parlato poco, e pare evidente la stupidità della cosa: ci si aspetta forse che tutti quelli che vogliono attraversare il confine libico vadano lì e chiedano un panino? E' una roba che non sta né in cielo né in terra. Poi si è detto giustamente tanto male di Boko Haram e ora si mettono i soldati per fermare quelli che fuggono proprio da Boko Haram? E' una pazzia".
Più in generale Strada ha ricordato: "Lo scorso anno sono aumentate per l'Italia dell'85% le esportazioni militari: io mi vergognerei se fossi un politico anche a esportare una sola pistola. A chi le vendiamo queste armi? Alla Turchia? Al Qatar e all'Arabia Saudita? Gli abbiamo venduto aerei, missili e quant'altro. E poi vediamo che di recente stanno bombardando lo Yemen. Chi decide queste cose? La notizia è uscita e poi è subito sparita: il Governo non ha interesse a far vedere pubblicamente cò che accade".
Strada ha poi aspiegato che, dalle sue valutazioni, non c’è “alcuna invasione di rifugiati ed essi rappresentano solo lo 0,3% della popolazione italiana”.
Strada ha poi continuato: “Oggi, il mondo sta assistendo alla più grave crisi umanitaria dopo la seconda guerra mondiale. Per questo motivo, per la prima volta nei 70 anni di storia delle Nazioni Unite, il Segretario Generale Ban Ki-moon ha convocato il Summit umanitario mondiale, tenutosi a Istanbul dal 23 al 24 maggio di quest’anno, per mettere a punto un piano che mira ad alleviare la sofferenza di milioni di persone e fornire aiuto ai rifugiati in tutto il mondo”.
Nel 2015 il numero di persone in emergenza umanitaria ammontava a 125 milioni di cui 60 milioni sono state costrette a lasciare le proprie case.
In totale, i paesi colpiti dall’emergenza umanitaria sono 37 ed è stato stimato che per aiutare le persone colpite sono necessari 20 milioni di dollari mentre ne sono stati stanziati solamente cinque milioni.
I primi 10 paesi con il maggior numero di rifugiati interni sono nell’ordine: Yemen, Siria, Iraq, Ucraina, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Afghanistan, Colombia, Repubblica Centrafricana e Sud- Sudan.


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