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Del seguente articolo:

Aprile - Giugno/2020 -
Gli F35 Lightining II per l’Italia: ottima scelta

Gli F35 Lightining II per l’Italia: ottima scelta.
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Per qualcuno sono un bidone, per altri toppo costosi, per altri ancora dovevamo spendere quei soldi in scuole ed ospedali. Nessuno pensa che i nostri piloti militari sono costretti a volare su velivoli come il Panavia Tornado e l’AMX Ghibli che sono già esposti al museo dell’Aeronautica militare di Vigna di Valle, mentre i piloti della marina appontano, ogni giorno, con gli Harrier, utilizzati con efficacia durante la guerra della Falkaland/Malvinas, 40 anni fa.

Il progetto F35
Inizialmente il progetto era quello di allestire un sistema di Difesa Aerea con le più avanzate tecnologie attuali (programma JSF, Joint Strike Fighter) e integrato in un sistema di alleanze NATO, con macchine similari, che permettessero la massima ergonomia, standardizzazione e cooperazione. Ovviamente doveva essere un aereo efficace dal punto di vista della superiorità aerea e di conseguenza uno stealth (invisibile ai radar), superiore al’Eurofighter Typhoon che ha una bassa tracciabilità radar ma è comunque visibile. Serviva un aereo che “può vedere gli avversari lontani molto prima che loro possano vedere lui, abbattendoli prima di essere visto”. Esisteva un solo caccia/bombardiere di questo tipo prima dell’F35 Lightning II, l’F22 Raptor statunitense. Ma il primo è tecnologicamente superiore, è strutturato per atterraggi e decolli corti ed ha un’integrazione tale che fa diventare il pilota un centro decisionale e non solo il conduttore di un velivolo.
Parte integrante del progetto è il casco HDMS (Helmet Mounted Display System) del pilota, una meraviglia fantascientifica che permette la visione della realtà effettiva e/o virtuale circostante, oltre le pareti della fusoliera. E’ in grado proiettare sul visore del pilota tutte le informazioni reperibili, inclusa la possibilità di vedere intorno a sé, in orizzontale-alto-basso a 360°, vicino o lontanissimo. Con il casco, il pilota dell’F35 può essere definito come “l’unico combattente in grado di vedere in una stanza buia dove tutti gli altri combattenti sono ciechi”. La visualizzazione integrata delle informazioni riduce il carico di lavoro mentale del pilota, che deve solo orientarsi intuitivamente nella situazione operativa presente.
Il casco (e tutte le sue interazioni) è così importante che senza di esso, l’aereo subisce un downgrading e diventa un velivolo “convenzionale”.

Le caratteristiche avioniche e d’arma
Il Lockheed Martin F-35 (Joint Strike Fighter-F35) è un caccia multiruolo monoposto di 5ª generazione con caratteristiche con ridottissima capacità di essere scoperto da RADAR ostili. La versione a decollo corto ed atterraggio verticale è una enorme novità nel panorama dei caccia supersonici, di questo velivolo ne esistono 3 versioni:
F-35A - CTOL (Conventional Take Off Landing) per piste terrestri;
F-35B – STOVL (Short Take Off Vertical Landing) per portaeromobili come la Garibaldi o la Cavour;
F-35C- variante per portaerei CATOBAR (Catapult Assisted Take Off But Arrested Recovery) per portaerei come la Ronald Reagan della US Navy.
L’F35 trasporta armi aria-aria (missili), aria-terra (bombe, anche nucleari) e un cannone per il combattimento ravvicinato. Ha caratteristiche di velocità, quota massima raggiungibile capacità di carico e forse di manovrabilità inferiori rispetto all’Eurofighter Typhoon (ed in certi casi anche rispetto al vecchio F16 Fighting Falcon). La progettazione dell’F35, specie in versione STOVL, impone peso superiore per ventola centrale del moto verticale, ingrossando il mezzo, anche aerodinamicamente, con limite Mach 1.7. La caratteristica stealth impone che il carico (inferiore rispetto ad altri aerei) sia alloggiato all’interno della fusoliera, non su piloni esterni, dando, all’F35, l’aspetto tracagnotto. Tali penalizzazioni sono compensate, ad esempio, da un’eccezionale robustezza strutturale (ali a guscio) ed elevato carico alare in virata stretta e sostenuta.
L’F35 ha un solo grande vantaggio reale rispetto agli altri aerei in circolazione (F22 escluso), in un ipotetico dogfight (combattimento) di notte (di giorno può essere visto anche senza radar), contro 10 Typhoon o F16 a risultare vincitore sarebbe sempre Lightining II. Se avesse munizioni illimitate un solo F35 contro 100 Rafale o Mig (dal 21 al 35) vincerebbe sempre e comunque.
L’F 35 Lightining II rappresenta un formidabile accettabile compromesso di prestazioni compatibili per tutti i ruoli tattici, e in parte strategici, in una sola macchina.

Il Fabbisogno nazionale
Inizialmente di Lockheed Martin F35 ne erano stati chiesti almeno 120 e non da incompetenti, ma dopo alcune scelte politiche il numero è stato ridotto. Qualcuno vorrebbe dimezzarli ma prenderne 45, sarebbe come costruire una fortezza chiusa davanti e aperta di dietro.
L’Italia ha bisogno di sostituire un totale di circa 200 aerei da combattimento (ormai pezzi da museo), da sostituire con circa metà numero di F35 con 1 pilota, per l’Aeronautica e la Marina nelle versioni CTOL e STOVL.
I 90 Lightining II permetteranno di sostituire molti velivoli diversi (Tornado, Amx, Harrier) con tre varianti di un singolo assetto, in modo da condividerne i componenti e mantenere nel futuro i costi bassi.

Perché l’ F35 è un’ottima scelta
Le capacità del Lightining II lo rendono utilizzabile per compiti di supporto aereo ravvicinato, impiego tattico e strategico. In pratica, con un solo aereo si possono svolgere missioni che prima dovevano essere svolte da più aerei differenti. Per questo l'aereo viene definito omniruolo per la capacità di svolgere, senza tornare alle base per modificare il suo assetto, differenti attività operative.
Per intenderci, i bombardamenti della prima guerra del Golfo hanno reso necessari bombardamenti con missili e aerei F117 (per eliminare i radar), aerei d’attacco F18 per colpire obiettivi singoli, aerei A10 per colpire forze corazzate, aerei Harrier II per il supporto delle truppe a terra e aerei F16 o F15 per intercettare eventuali velivoli ostili. Con l’F35 si fa tutto con un solo aereo. Inoltre, i bombardieri durante le missioni di intrusione in territorio ostile, venivano tracciati dal radar e a volte, abbattuti da missili antiaerei, con l’F35 è molto (molto) difficile che accada. Potrebbe essere abbattuto solo se individuato “a vista”: evento (parecchio) raro.
Progettato per eccellere in contesti che enfatizzano il Beyond Visual Range (BVR), oltre il contatto a vista), in ambienti ad alta intensità di informazioni connesse in rete (capacità Net-Centric), l’ F35 è determinante per rappresentare un vero “Game Change”, nella nostra difesa.
Ricordando che l'efficacia indica la capacità di raggiungere l'obiettivo prefissato, mentre l'efficienza valuta l'abilità di farlo, impiegando le risorse minime indispensabili (economicità), possiamo asserire che l’ergonomia, che comprende l’efficienza, si commenta da sé, un unico vettore da amministrare in ruoli operativi diversi e intercambiabili, in cooperazioni internazionali, in caso di guerra.
L’economicità appare più nascosta, ma deriva da:
• Meno aerei, ultra performanti, con il gravoso impatto economico iniziale che viene riassorbito nel lungo periodo, diminuendo costi per manutenzione, magazzini, ricambi;
• Addestramento omogeneo, alta interscambiabilità di uomini, mezzi e logistica;
• Stabilità di sistema, per almeno 30/40 anni;
• Meno equipaggi, da 206 velivoli si passa a 90, (con forse ancora il supporto di Eurofighters fino a estinzione, per la superiorità aerea) e di conseguenza “meno stipendi”;
• Più sicurezza (safety), addestramento facilitato, condizionamenti psicomotori e motor-skills molto stabili, su un unico vettore a completamento programma.
• Interscambi e cooperazioni più agevoli con paesi alleati dotati di F35;
In termini strategici e tattici, grazie all’F35 si ottimizza:
• La superiorità strategica, a bordo di tali mezzi saranno necessari piloti altamente scolarizzati, di altissima professionalità e capacità psico-attitudinali.
• Flessibilità delle strutture fisse a terra e sul mare (STOVL su piste austere/ridotte, portaerei e unità navali tipo LHA/LHD/CV (Amphibious Assault Ships and Aircraft Carrier), dispersione rapidissima in caso di attacco alle basi aeree;
• Manutenzione e supporto tecnico unificati, anche all’estero nei paesi omologhi;
• Addestramento unificato e standardizzato, per una sola tipologia base di macchina, con facili e veloci transizioni dei piloti sulle varianti (lo fanno anche le compagnie aeree civili);
• Rapidità e flessibilità nell’interscambio di velivoli ed equipaggi in settori critici.

Alcune prestazioni inferiori rispetto ad altri aerei non multiruolo, senza STOVL e avionica di 5° generazione, sono ampiamente compensate dalle caratteristiche stealth, dalla capacità del pilota di rilevare il nemico molto prima di lui, di percepire in toto lo spazio circostante con l’HDMS e ottimizzare il carico mentale ad operare intuitivamente (si paragona la prestazione dell’F35 ad uno smartphone di ultima generazione, contro il telefoni TACS). Tutto questo, non è teoria od opinione ma fatti, già provati dagli israeliani, in missioni di combattimento reali.

Com.te Antonio Seraglia (T. Col. Pil. in congedo – Aeronautica Militare Italiana)


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