Con ‘Dossier sicurezza’ nasce una nuova testata dedicata al cittadino cosiddetto ‘comune’. Un periodico che punta a entrare nelle case di tutti coloro che potrebbero essere appunto definiti tali e che tenterà di portare - trattare - argomenti tra i più semplici che ci siano, anche se ben noti, ma che siano di interesse particolare. Nulla di impegnativo, nulla di specialistico, quindi, sulle nostre pagine, ma solo l’analisi dei piccoli, ma tanti, grandi e picoli, assilli quotidiani.
Già dal titolo che abbiamo scelto si intuisce che abbiamo voluto non impegnarci più di tanto per scovare quello che avrebbe potuto essere ritenuto il più giusto. Siamo convinti che in questo momento di ultraspecializzazioni in ogni settore, ma oseremmo anche dire di grande confusione, cercare la calma, il buon senso, la normalità e la semplicità, potrebbe essere la strada migliore da percorrere.
Al sottotitolo ci affidiamo invece, perchè, pur lungo, riteniamo possa essere esplicativo su ciò che vorremmo dare ai lettori: un’informazione ad ampio respiro dedicata a chi vive in casa e nella quale i temi della ‘sicurezza’ in senso lato - ambiente, protezione civile, società, e salute - non sarà mai superfluo approfondirli sempre più.
Iniziamo quindi con l’affrontare alcuni dei problemi legati alla casa, alla vita quotidiana che pratichiamo in essa e che sono di grande attualità in questo periodo anche in virtù di opportune campagne di promozione sociale avviate dal Governo (il programma ‘Casa sicura’ del Ministero delle attività produttive, ad esempio). Da non sottovalutare, inoltre, la grande eco che ha avuto sui media una importante ricerca del Censis sulla sicurezza domestica. Su quotidiani e tg è stata infatti ‘urlata’ la silenziosa strage che, giorno dopo giorno, monta nella cosiddetta ‘casa dolce casa’: sono inatti più di 8.000 le persone che hanno vi perso la vita lo scorso anno, in oltre 4 milioni di incidenti.
Il paragone con gli stessi numeri della strada è purtroppo ‘vincente’: il sangue corre più fra le mura domestiche che sul famigerato asfalto e, dicono le statistiche, un italiano su due (soprattutto donne casalinghe, vecchi e bambini), è costantemente ‘a rischio’. E per i più, gli elementi di queste ricerche sono tutti in crescita esponenziale. Certo, le statistiche che aggregano cinicamente i dati, sono anche foriere di valutazioni improprie, o anche fuorvianti, perchè le costanti da tenere presente ci sono tutte (quanti italiani vivono in casa e quanti in automobile, ad esempio?), e però, i numeri, nella loro glacialità sono quelli, e su quelli occorre ragionare.
Non ci sembra quindi di essere prolissi neò sottolineare sempre più tanti di quegli aspetti della vita quotidiana che pur ben conosciuti, troppo spesso trascuriamo. E non è neppure un caso che, per l’avvio del nostro lavoro per il cittadino, abbiamo scelto di dedicare l’apertura a quella organizzazione che, senza clamori ma con tenace impegno e dedizione, passa tutte le 24 ore per tutti i 365 giorni dell’anno, a essere sempre pronta, presente, su qualsiasi chiamata in emergenza, quella dei vigili del fuoco.
Uomini certo ‘comuni’ come noi tutti, ma con quella indispensabile specializzazione che in ogni angolo del pianeta, supera qualsiasi tecnologia, quella di dedicare la propria vita non a cercare il lucro ma, semplicemente e tangibilmente, ad aiutare il prossimo in difficoltà.
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