Dalle 20 di sabato 18 settembre, alle 20 di domenica 19, la Capitale è stata una città aperta. Roma ha fatto le ore piccole per la sua notte bianca.
Già un anno fa i romani si erano riservati nelle vie di questa meravigliosa città per festeggiare, ma un fastidioso black-out aveva lasciato tutti sorpresi ed attoniti. Quest’anno tutto è andato bene. E’ stato un sabato particolare in nome del “volemose bene”, della cultura, della solidarietà, del divertimento, dello spettacolo.
Centinaia di manifestazioni promosse dal Comune di Roma che, così, ha voluto chiudere in bellezza l’estate 2004. Musei gratuiti, numerose le linee di trasporto urbano in funzione, negozi e locali pronti ad accogliere una massa di gente particolarmente assetata di contatto umano per dimenticare tutto ciò che giornalmente ci fa stare con il fiato sospeso.
Una notte bianca per farci sentire felici grazie al contatto umano, alla vicinanza e al dialogo.
Forse ora saremo sollecitati, da questa esperienza, a cambiare un po’ le abitudini di ogni giorno in ricordo delle ore passate. Allora sì che sarà un vero successo. Cosa abbiamo scelto di fare in queste fantastiche ore? Abbiamo visitato chiese “dimenticate”, esposizioni, locali gastronomici e siamo andati per negozi con curiosità e serenità. Abbiamo sentito questa nostra Roma ancora più nostra, orgogliosi di poter dire: “C’ero anch’io”. Il Campidoglio, la Camera di Commercio, il comitato “Roma by night”, Confesercenti tutti hanno collaborato ad illuminare questa festa, questa lunga notte.
Questa notte bianca ha chiuso l’Estate Romana, iniziata fine giugno, che ha interessato Roma dal centro storico alla periferia. Nelle notti metropolitane si sono svolte centinaia di rassegne di teatro, musica cinema, danza. L’assessore alla cultura ha perfezionato questa festa estiva-popolare, iniziata dal 1994.
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