“Oggi il Lazio è una regione conosciuta, affidabile, in continua crescita e soprattutto èun’istituzione più vicina al cittadino. Abbiamo messo in moto una vera e propria rivoluzione della burocrazia regionale che è oggi il principale alleato dei cittadini e abbiamo attivato numerosi canali di comunicazione, dai numeri verdi agli sms. Líultimo, in questa direzione, riguarda un settore importante come quello della sanità e, in particolare, quello delle prenotazioni per le visite mediche. Il cittadino dispone di un sistema unico di prenotazione e, una volta fissata la data, riceverà direttamente a casa una lettera di conferma. Inoltre, il giorno che precede l’appuntamento, riceverà anche un messaggio sul telefono che gli ricorda l’impegno preso assieme a eventuali raccomandazioni sulle modalità di svolgimento dell’analisi (se va fatta a digiuno, ad esempio). Si evitano cosÏ le doppie prenotazioni e si dà certezza e sicurezza al cittadino.
Parliamo di ambiente, un tema caro ai cittadini.
Proprio di recente abbiamo presentato il primo Rapporto sullo stato dell’ambiente del Lazio che dimostra come la qualificazione anche qui sia cresciuta. In questo settore vi sono impegni per 395 milioni di euro e credo sia un dato importante come importanti lo sono anche i 200 milioni di euro spesi per intervenire in altri settori nel quadro di una crescita di oltre il 60% di impegni economici nel biennio 2002-2003.
La Regione Lazio conta il 12% di aree naturali protette su una media nazionale del 10% e queste aree, sono salite da 53 a 58 con un aumento di 500 ettari nella loro superfice. La Regione ha anche lanciato un primo bando di 10 milioni di euro per la realizzazione di tetti fotovoltaici, ed è in arrivo anche un secondo bando da 2 milioni di euro. La nostra Regione produce il 30% di energia in più di quante se ne consumi. Credo che anche questo impegno contribuisca ad accrescere il senso di serenità e sicurezza dei nostri cittadini.
Passando al vastissimo comparto della ‘sicurezza’, quella stradale, ad esempio, resta una priorità, soprattutto nelle grandi città. Cosa si sta facendo?
“La scorsa estate l’importante tema della sicurezza stradale è stata oggetto di una giornata regionale di studio. Non si è trattato di una iniziativa una tantum, ma di un evento che si inserisce in un programma strategico della Regione volto a ridurre il numero degli incidenti sulle strade. Certamente, dato incoraggiante che proviene dalle statistiche, l’introduzione del nuovo Codice della strada, con la patente a punti, ha già prodotto dei buoni riultati. La Regione, dal canto suo, aderisce inoltre al Piano Nazionale della Sicurezza stradale, con un programma che prevede misure e interventi puntuali, relativi all’eliminazione di quelle che sono definite ‘zone a massimo rischio’ lungo le infrastrutture stradali, dove si determina cioè il maggior numero di vittime da incidenti, oltre ad altri interventi volti a favorire la formazione delle condizioni tecniche, organizzative e amministrative idonee al miglioramento della capacità di governo della sicurezza stradale. Si passa da una logica di interventi puntuali a una logica di interventi sistematici, coordinati e multisettoriali. Con il Primo Programma Annuale di Attuazione nell’ambito del Piano nazionale, la Regione assegnerà a Province e Comuni, come cofinanziamento in conto capitale, circa 10 milioni di euro per 39 interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale. Altro progetto è quello definito ‘100 per cento sicurezza’ messo in campo dall’Agenzia strade Lazio, che investe quasi 32 milioni euro per 68 cantieri. Al termine di questi lavori, le strade regionali saranno migliori e più sicure.
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