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Del seguente articolo:

Marzo/Aprile/2005 -
Sicurezza per l'ambiente
Nella 'compostiera' i vermi da N. Y. - Lombrichi moda e spettacolo arrivano dagli States
Jenny Delle Donne

In un pianeta che anno dopo anno si avvia verso la desertificazione,
è importante risvegliare nel singolo
la consapevolezza delle scelte che si possono operare
nel quotidiano: a New York, un'intraprendente pensionata
ha trasformato tanti umili lombrichi
in vere e proprie icone dell'ecologia.


Andando a spasso per la ‘Grande mela’, e magari occhieggiando in qualche giardino, può oggi capitare di intravedere dei secchioni anonimi, messi lì, apparentemente con noncuranza: e se per caso qualcuno volesse tentare la ventura di alzarne un po’ il coperchio, mal gli ne coglierebbe: un vorticoso brulicare di ‘immondi’ vermetti potrebbe anche saltare fuori da questo coperchio scoperchiato! Qualche urletto scomposto nei più sensibili, un’imprecazione sottovoce per chi sa controllarsi ma, in tutti, un malcelato senso di disgusto sarebbe la prima risposta all’orrenda visione.
In realtà, però, le cose non stanno proprio così: la ‘compostiera’ (questo il nome tecnico dei vistosissimi bidoni da giardino), è solo un contenitore di rifiuti organici messi a macerare per ricavarne un prezioso e del tutto gratuito terriccio fertilizzante per fiori e piante di casa. Ma perché questa attività è anche una moda? Lo vedremo subito...
Può spesso accadere, infatti, di incontrare in ristoranti di lusso, eleganti signore che indossano stravaganti mise: copricapo colorati, sciarpe dall'aspetto insolito, ricami arditi sull'abito. Un'osservazione più attenta rivela la reale natura degli ornamenti di queste elegantone ‘bene’: con disinvoltura si vestono di lombrichi variopinti, creati all’uncinetto, oppure a maglia, magari coronati da un coloratissmo diadema della stessa fattura in capo, anch’esso rappresentante un innocuo ma ripugnante ‘vermone’. Come stola, una lunga e altrettanto sgargiante sciarpa ‘vermiforme’...
A lanciare anni orsono questa stravagante moda è stata una donna eccezionale: Naomi Dagen Bloom. La sua storia è ormai nota: dopo avere passato la vita nel Maryland con in casa una ‘compostiera’ per i rifiuti organici, la signora Naomi, si dovette trasferire a New York in un appartamento privo di giardino che però non le consentiva più di trarre concime organico dai rifiuti biodegradabili. Dopo una vita passata a riciclare il riciclabile, la signora Naomi pur di non gettare questi rifiuti, si rassegnò a congelarli, per portarli poi in Mariland.
Detto fatto, li impacchetta e li porta nella vecchia casa, dove la compostiera era rimasta a svolgere egregiamente il suo lavoro. Negli States, è bene ricordarlo, si distruggono ogni anno circa 30 milioni di tonnellate di foglie d’erba e ramoscelli. Ma poiché la decomposizione del materiale organico necessita di ossigeno, una volta bruciate nelle discariche, queste tonnellate di foglie non riescono a riceverne a sufficienza per decomporsi. È un autentico spreco, soprattutto se si considera che in molti sarebbero disposti a comprare il prezioso prodotto decomposto: purissimo terriccio, un vero e proprio fertilizzante, un materiale vivo e portatore di vita.
La frustrazione di Naomi per la vendita della sua precedente casa, la portò a cercare una soluzione: si procurò così una scatola di terriccio organico e mezzo chilo di lombrichi. Sebbene questi animaletti non risveglino in molti altro che repellenza e disgusto, essi sono creature utilissime, preziose: accelerano il processo di decomposizione dei rifiuti organici e lo trasformano completamente creando un ideale sostituto dei fertilizzanti chimici (pericolosi e costosi). A queste creature gentili (i piccoli vermi), che non portano malattie, non pungono provocando quegli insopportabili pruriti estivi, non distruggono le foglie delle piante in vaso, non attaccano i nostri cani o gatti costringendoli agli antiparassitari, ebbene, a questi simpatici vermetti viene riservato un trattamento davvero inspiegabile, che evidentemente alla signora Naomi Dagen Bloom dev’essere andato ‘storto’.
Chi ama le piante conosce bene il valore di un buon fertilizzante, e chi ama pure l'ambiente comprende certamente il valore di quelli organici, appunto. Completamente gratuiti, per di più. Una volta pronto, questo terriccio autarchico rende rigogliose le piante, le nutre, le fa crescere sane e forti, fa bene all'ambiente e alle persone che lo vivono.
Cosciente di come ogni gesto quotidiano sia una scelta di vita, Naomi Dagen Bloom ha quindi deciso di diffondere la pratica del ‘compostaggio’ cercando di risvegliare nel prossimo la consapevolezza del valore di una iniziativa personale. Ritenendo emblematica l’esperienza con i suoi adorati lombrichi, ha innanzitutto voluto far superare in qualche modo alla gente la naturale avversione che troppo spesso si prova verso i viscidi animaletti. Nulla meglio di uno spettacolo avrebbe potuto lanciare la nuova moda e fu così che ideò la rappresentazione Una compostiera a New York, Valida l’idea, valido lo spettacolo, il successo non si fece attendere portandola ovunque ci fosse richiesta per la singolare trattazione di un argomento così anomalo come l'utilità dei vermi nella Grande Mela. Successivamente Naomi si è anche impegnata nella creazione di certi ‘vermi giganti’ che avrebbero animato uno spettacolo interattivo messo in scena per festeggiare la chiusura della Fresh Kills, la discarica più grande del mondo.
Naomi viaggia oggi con una compostiera decorata, rivestita con ricami, bottoni e perle e, portando il suo spettacolo per il mondo, i suoi lombrichi hanno raggiunto anche la Grande Muraglia Cinese e sono pure intervenuti al matrimonio della figlia e alla laurea del figlio di Naomi!
Abiti e accessori lavorati a maglia, con l’uncinetto, ricamati sui vestiti, che talvolta si vedono indossati da eleganti signore nei ristoranti alla moda, altro non sono che lo sforzo di questa indomita pensionata, dedita ormai a tempo pieno ad avvicinare alla natura e alla terra la gente che, talvolta inconsciamente, se n'è allontanata davvero troppo. Una donna piena di vita che crede nell'iniziativa personale e nell'intraprendenza e che riesce a far leva sulla curiosità e sa sfruttare il senso della notizia, che spesso sono soprattutto i giornali a fiutare a distanza.





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