Sono decine i siti nel Lazio incrociati dai lavori
per la nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità
Il Presidente delle Ferrovie dello Stato Elio Catania ha presentato l’opera multimediale "Archeologia TAV in 3D" che valorizza e diffonde la conoscenza del patrimonio archeologico venuto alla luce durante la realizzazione delle linee ad Alta velocità Torino-Milano-Napoli.
“Dobbiamo affrontare il futuro senza perdere di vista la storia del Paese. Accanto agli ingegneri e agli operai impegnati a costruire gallerie e viadotti, chilometro dopo chilometro, archeologi e paleoantropologi lavorano a rafforzare ed estendere un 'altra delle grandi opere dell'uomo: la storia del territorio e del suo uso nei secoli passati”.
Con queste parole, pronunciate nel centenario della fondazione delle Ferrovie dello Stato, Elio Catania, Presidente e Amministratore Delegato della società che muove i treni su tutto il territorio con milioni di passeggeri e decine di migliaia di strade ferrate, ha illustrato in una conferenza nella Sala dello Stenditoio al San Michele un importantissimo aspetto culturale strettamente legato ai lavori per la creazione della linea ad Alta Velocità che da Torino arriva a Napoli.
Alla cerimonia erano presenti il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Rocco Buttiglione, il Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Pietro Lunardi
“Abbiamo messo a punto un efficace incontro tra industrie, imprese e territorio e anche un altrettanto efficace e felice incontro tra industria pesante e beni culturali”. Ha proseguito Catania e, in particolare, si è soffermato sui 127 km percorsi dalla TAV nel Lazio nella tratta Roma-Napoli. “Dopo anni di lavori, dal 2005 l’Italia inizia a viaggiare sulle linee Alta Velocità: nuovi binari realizzati con tecnologie all'avanguardia per rendere il trasporto di persone e merci nel nostro Paese e verso l'Europa più veloce, facile, ecologico e sicuro - ha detto Catania – e con questa linea che si snoda da Torino a Napoli stiamo cambiando il volto del Paese: la tratta Milano Napoli sarà completata entro quest’anno mentre quella da Torino Novara in quelli immediatamente a seguire. Nei 630 km già realizzati inevitabile è stato l’impatto con il territorio e con i suoi innumerevoli tesori nascosti nel sottosuolo. Fino ad oggi – ha sottolineato l’Amministratore Delegato – e, lavorando d’intesa con gli esperti dei Beni Culturali, abbiamo incrociato ben 330 siti archeologici, 140 dei quali sulla Roma-Napoli”
Durante la costruzione della nuova opera su questa tratta sono state infatti portate alla luce numerose testimonianze del passato: dal paleolitico, l'età romana e il medioevo e sembra quasi che queste antiche vestigia abbiano aspettato la ferrovia del futuro per farsi conoscere e capire.
Fossili di elefanti dell'antica Valle latina, ville romane, terme, antiche fornaci e carbonaie, necropoli, officine dell'età del bronzo, villaggi dell'alto medioevo: tutto è stato studiato e catalogato, molti reperti sono stati restaurati e spostati nei musei, a volte è stata la nuova ferrovia a doversi spostare. Molto spesso i siti archeologici, dopo aver raccontato la loro lunga storia, sono stati nuovamente sepolti e continueranno a conservarsi nella terra da dove erano venuti.
“Di tutte le vestigia ritrovate rimangono le immagini, gli studi e le nuove conoscente che arricchiscono la ricerca e la coscienza di chi siamo e da dove veniamo – ha detto l’Amministratore Delegato delle Ferrovie – e al primo volume dell’opera ‘Archeologia TAV in 3D Lazio’ è affidato per tutti il racconto del passato di tutti che la ferrovia Alta Velocità, durante la sua costruzione, ha attraversato e raccolto”.
L’opera, del tutto innovativa, è costituita da una serie di DVD realizzata in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell'ambito dell'innovativo approccio alla gestione dei ritrovamenti archeologici legati ai grandi lavori ferroviari sviluppato dal Gruppo Ferrovie dello Stato insieme alle Istituzioni.
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