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Del seguente articolo:

/2006 -
Lotta alla piccola criminalità diffusa
Piacenza: un vademecum contro i borseggiatori
Antonella Mastrosanti

Un titolo di stile giornalistico, "Occhio ai manolesta" una veste agile e intuitiva con felicissime vignette molto esplicative: così è nata a Piacenza una preziosa Guida per imparare a difendersi dai borseggiatori. La realizzazione è stata voluta dalla Questura del capoluogo provinciale ed è nata in collaborazione con il Comune, la Provincia e con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
L'opuscolo, diffuso tra i cittadini in oltre quindicimila copie, illustra metodicamente con un linguaggio adatto a qualsiasi fascia di età i tanti piccoli accorgimenti che ciascuno di noi dovrebbe mettere in atto per ostacolare all'origine i malintenzionati. La Questura si è assunta l’onere di realizzare questa Guida (che pubblichiamo nelle pagine seguenti) che, attraverso vignette e piccoli consigli suddivisi per luogo d'azione, vuole sollecitare l’attenzione della gente sui cosiddetti reati di "criminalità diffusa". Trattandosi però di fenomeni estesi un pò in tutto il Paese, questo manuale è di sicuro adatto per chi vive in qualsiasi città.
La Guida inizia con i pericoli che si insidiano nella ressa dei mezzi pubblici, per passare poi a quella dei locali gremiti, alle file in banca o alla posta, ai mercati fino agli sportelli bancomat.
Fra i consigli più semplici e immediati: “porta con te solo il denaro strettamente necessario; non tenere il portafogli nella tasca posteriore dei pantaloni o in borse o borselli che si aprono con facilità; se qualcuno ti chiede l'ora o di cambiare una banconota, osservalo bene, non farti ingannare da un aspetto magari distinto o dalla gentilezza dei modi: potrebbe essere un pretesto per farti estrarre il portafoglio o per indurti a mostrare l'orologio o altri preziosi”.

Piero Innocenti, il Questore

“Episodi come furti, borseggi e tutti i reati a danno della cittadinanza che rientrano nella cosiddetta 'microcriminalità’, investono direttamente la sfera individuale e intima della vittima, ingenerando forti sentimenti di insicurezza. La situazione nella nostra città non desta particolare allarme, ma è comunque fondamentale lavorare congiuntamente, come è avvenuto per questa iniziativa, allo scopo dì creare un’informazione diffusa che sappia far crescere nei cittadini, dai più giovani ai nostri numerosi anziani, una cultura della partecipazione alla costruzione della propria e altrui sicurezza”.
Al progetto della Guida hanno lavorato anche il Capo di Gabinetto Emanuele Ricifari, il dirigente della Squadra Mobile Girolamo Laquaniti e l’Ispettore Michele Mauro. “La realtà piacentina gode delle migliori caratteristiche culturali e ambientali per garantire la qualità della sicurezza per il cittadino - precisa Laquaniti - e la nostra organizzazione con la cosiddetta ‘polizia di prossimità’ non è costituita semplicemente da pattuglie appiedate, bensì da uomini e donne della nostra struttura che vivono la città in perfetta sintonia con gli abitanti dei diversi quartieri. La Guida ha avuto una tiratura iniziale di 15.000 copie ma stiamo già raggiungendo le 30.000. La diffusione è stata capillare, per lo più consegnata a mano dai Poliziotti di quartiere in appositi centri organizzati nei due mercati principali del centro storico, il mercoledi e il sabato, in Piazza Duomo e in Piazza dei Cavalli, oltre che nel mercato Farnesiano. Per le informazioni e la conoscenza su questa nostra iniziativa, prezioso è stato il contributo di stampa e radio locali”.
L’ispettore Michele Mauro, che ha seguito personalmente tutte le fasi progettuali e organizzative della Guida, ne illustra i dati della distribuzione: “delle trentamila copie totali, le prime ventimila le abbiamo letteralmente esaurite in circa un mese. Dieci-mila copie sono andate alla Questura, altrettante alla Prefettura e le diecimila del Comune sono state distribuiite dagli Agenti della Polizia Municipale. Per quanto riguarda i nostri uomini, la loro partecipazione è stata entusiasta e buona parte delle copie è stata consegnata a mano addirittura dalle volanti. Appositi banchetti della Polizia di Stato, inoltre, di quella Provinciale e di quella Municipale, piazzati nei punti nevralgici della città, hanno fatto il resto”.
“Quello che sappiamo con certezza e alla luce del grande consenso che abbiamo ottenuto - conclude Mauro - è che l’opuscolo ha circolato molto proprio all’interno delle famiglie, delle scuole. Le richieste esterne che abbiamo avuto sono state molto lusinghiere e un certo numero di copie le abbiamo inviate anche nelle province di Varese, Brescia, Padova e siamo arrivati anche in Sicilia con copie distribuite a Trapani”.

Roberto Reggi, il Sindaco

“Ben amministrata è quella città che non tralascia di proteggere e assistere le donne e gli uomini che la abitano; quella ove un clima di fiducia, armonia e sicurezza favorisce qualità della vita e benessere; è quella città dotata di servizi capaci di garantire i diritti fondamentali della persona: la salute, la casa, il lavoro e la sicurezza. Il nostro impegno è quello di lavorare per tali obiettivi e di attivare tutte le iniziative e le risorse che possano concorrere al raggiungimento di un alto livello di tutela e benessere”.
La città ha una storia che risale a oltre duemila anni e, anche se meno di altre, non è purtroppo immune da furti, truffe e borseggi. I turisti che frequentano la città storica sono numerosissimi. “Ed è proprio alla luce della consapevolezza che la tutela del cittadino è fondamentale - conclude - nel segno di un consolidato rapporto di collaborazione con la Polizia di Stato e con le istituzioni che hanno a cuore il diritto alla sicurezza, il Comune ha aderito a pieno titolo alla importante campagna informativa”.

Gian Luigi Boiardi, Presidente della Provincia

“Ci sono molte cose nella vita quotidiana che purtroppo suscitano insicurezza, ansia, paura. I borseggi e soprattutto i raggiri e le truffe, cui spesso sono vittime le fasce più deboli della popolazione, sono tra i reati più odiosi perché approfittano della fiducia verso la società e il prossimo. Reati, per quanto ‘piccoli’, che hanno però una valenza sociale altissima e generano un profondo senso di insicurezza e sospetto verso il mondo che ci circonda. Tutelare i cittadini è uno dei compiti più importanti delle Istituzioni e delle forze di pubblica sicurezza che collaborano per difendere la qualità della vita e il senso di appartenenza a una società che è vigile e non si dimentica di proteggere chi più ne ha bisogno”
(ha collaborato Maurizio Pompei)



foto di Rino Barillari ‘Il Messaggero’
Nella foto: Palazzo dei Cavalli, uno dei gioielli della Piacenza medievale


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