Nel corso dei catastrofi naturali, e non soltanto, gli uomini della Protezione Civile rischiano la vita per salvare quella degli altri, e lo fanno senza condizioni, la loro scelta è stata chiara sin da quando sono entrati nel Corpo che rappresentano, ma raccomandano di seguire alcune regole basilari alle quali attenersi perché ci si muova in sinergia verso lo stesso obbiettivo: salvare la vita.
Le catastrofi naturali sono spesso più che annunciate, quando si tratta di alluvioni, frane, inondazioni, le cause sono da ricercare nel dissennato inquinamento che ha causato il cambio e l'imprevedibilità del clima, nella speculazione edilizia, nei disboscamenti. Per quanto riguarda i terremoti, il cui margine di prevedibilità è ovviamente molto inferiore, è opportuno che gli edifici siano a norma e che superino i più rigorosi controlli sismici. Molte sono le reazioni da evitare e molti i comportamenti da assumere nel momento del disastro, si tratta di poche regole che possono risultare fondamentali.
L'importante è esserne a conoscenza: a tale scopo la Protezione Civile suggerisce una serie di regole basilari importantissime da tenere presenti nelle diverse drammatiche situazioni in cui ci si può ritrovare. In attesa dei soccorsi, ovviamente. In caso di inondazione, qualora si venisse sorpresi in casa, per prima cosa è necessario spegnere l'interruttore della corrente elettrica e chiudere la valvola del gas, a meno che il locale in cui si trovano non sia già inondato. Trattandosi di acqua è importantissimo prestare attenzione, nello svolgimento di questo ed altri compiti, che mani e piedi siano all'asciutto. Se possibile, è consigliabile anche evitare l'uso del telefono, sebbene sia ovviamente questo il primo istinto di chi si trova in pericolo. Onde evitare fuoriuscite di combustibile, quando possibile è consigliabile interrompere l'erogazione dell'impianto di riscaldamento a gasolio. Le fessure di porte e finestre a piano terra andranno chiuse con degli stracci e delle coperte quanto più possibile per evitare infiltrazioni dell'acqua.
Tra le raccomandazioni della Protezione Civile, alcune possono sembrare ovvie, o comunque istintive, ma il fattore da considerare in circostanze drammatiche è il panico, che naturalmente non consente un approccio razionale con la situazione di emergenza. Ad esempio se può venire come gesto spontaneo occuparsi di bambini, anziani e animali domestici, riparandoli nel luogo più sicuro della casa, difficilmente si pensa di mettere da parte sostanze inquinanti come insetticidi, medicinali, pesticidi e corrosivi. Trovandosi in casa al momento dell'alluvione, la Protezione Civile raccomanda di salire più in alto possibile, ai piani superiori e quando possibile addirittura sul tetto della casa.
Se invece l'alluvione ci sorprendesse mentre siamo in strada, è di primaria importanza ripararsi in uno stabile, anche qualora non se ne conoscessero gli abitanti, è bene chiedere ospitalità (che data l'emergenza non verrà certo negata): questa precauzione, piuttosto che la fuga precipitosa lungo le strade, è caldeggiata dalla Protezione Civile in quanto risulta molto più sicuro stare all'interno e portarsi in alto, piuttosto che rischiare di essere travolti lungo strade la cui pendenza può rendere difficile sottrarsi all'impetuosità dell'acqua. Altra precauzione da considerare è evitare accuratamente di attraversare zone allagate, anche dopo l'evento alluvionale, che potrebbero rivelarsi pericolose a causa di ostacoli inaspettati (la forza travolgente dell'acqua è incredibile, poco della città che conosciamo rimane al proprio posto), o voragini.
Questo è tanto più da considerare se ci si trova in macchina: oltre ad evitare le strade sommerse, qualora ci si trovasse con l'auto circondata dall'acqua, sempre quando sia possibile, è consigliabile abbandonare la macchina ovunque si trovi e cercare riparo nel luogo più sicuro, nel primo edificio disponibile, e salendo in alto come già accennato. I rischi di un'alluvione non riguardano soltanto il momento dell'evento catastrofico, ma anche tutto ciò che avviene subito dopo e a distanza di ore o addirittura giorni: è importantissimo tenere presente che il rischio a cui ci si espone di più quando si ha a che vedere con l'acqua è la possibilità di cortocircuiti, pertanto onde evitare spiacevoli problemi o addirittura folgorazioni, è imperativo evitare di accendere gli elettrodomestici e avere a che fare con l'elettricità prima di un serio accertamento sulle condizioni in cui versano gli impianti di casa.
Altra cautela riguarda l'acqua potabile: potrebbe essere stata contaminata dalle sostanze tossiche (pesticidi, medicinali etc.) disperse nell'acqua durante l'alluvione: la Protezione Civile consiglia di bollirla o sterilizzarla, prima di berla, fino ad accertamenti avvenuti. Il terremoto è un fenomeno che oltre a causare gravi danni nel momento in cui si verifica, presuppone anche sangue freddo e capacità di evitare alcune delle principali reazioni cui sono imputabili incidenti talvolta evitabili.
Al momento della scossa, è importante ripararsi sotto i tavoli per evitare di essere colpiti dalla caduta di oggetti, e comunque evitare di rimanere al centro della stanza, per non rimanere travolti dall'eventuale crollo del soffitto. Il punto ideale in cui cercare riparo è sotto a una trave di cemento armato o nel vano di una porta, mentre vanno evitati in punti davanti alle finestre la cui rottura potrebbe causare ferite dovute alle schegge e ai frammenti di vetro. Ricordandosi di aprire subito la porta, si potrà evitare di rimanere imprigionati dentro l'edificio, in quanto spesso i battenti rimangono bloccati e rendono impossibile allontanarsi da casa una volta finite le scosse. A questo proposito, è da evitare la reazione istintiva di precipitarsi fuori usando l'ascensore, che potrebbe bloccarsi, o precipitarsi verso le scale che non offrono stabilità al momento della scossa, e bisogna anche evitare di sostare sui balconi. Scappare immediatamente in strada comporta il rischio di essere colpiti dal crollo di calcinacci o comunque oggetti dall'alto,o di rimanere coinvolti nel crollo di strutture presenti lungo la strada. In ogni caso, prima di abbandonare la casa una volta terminate le scosse, sarebbe bene ricordarsi di chiudere i rubinetti del gas e dell'acqua e staccare la corrente elettrica. A questo punto, una volta lasciato la propria casa, è importante lasciare immediatamente le zone con edifici e costruzioni (calcinacci o altro potrebbero crollare anche in seguito alla scossa violenta) e allontanarsi anche dalle linee elettriche, cercando piuttosto riparo in uno spazio aperto.
Per quanto riguarda l'essere sorpresi da un terremoto mentre ci si trova all'aperto, le regole da seguire sono semplici e malgrado i rischi siano indubbiamente minori, molto importanti: a volte trascurare alcuni piccoli dettagli può causare incidenti evitabili. Ancora una volta, è imperativo allontanarsi dagli edifici, dai cavi elettrici, evitare i ponti, non passare in prossimità delle dighe e anzi allontanarsene prontamente, evitare le spiagge e ovviamente le pareti franose. Trovandosi in strada con la propria automobile, la Protezione Civile raccomanda di fermarla ai margini in modo da non bloccare i mezzi di soccorso: l'intervento tempestivo di chi presiede alla nostra sicurezza, deve essere agevolato e non rallentato o addirittura reso quasi impossibile.
A questo proposito, una delle raccomandazioni che accompagnano i consigli di chi si occupa di informare il cittadino, riguarda ciò che naturalmente si è portati a fare sempre, poiché connaturato al temperamento umano, ma che si rischia di dimenticare nell’emergenza: collaborare attivamente riferendo incendi visti, crolli e persone ferite, confortare e soccorrere chi si trova sotto shock, aiutare anche gli animali di casa.
Comportarsi da cittadini esemplari.
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