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Del seguente articolo:

/2006 -
Il dramma dei bambini che spariscono
Il buio sui bimbi di Gradina di Puglia
Antonella Mastrosanti

Nelle ricerche anche
Croce Rossa e Protezione Civile


E' trascorso quasi un mese dalla scomparsa di Francesco e Salvatore Pappalardi, i due fratellini di 13 e 11 anni di Gravina in Puglia dei quali non si hanno più notizie dal pomeriggio del 5 giugno scorso, e il mistero resta intatto. Sin dal momento della misteriosa scomparsa di Ciccio e Tore, gli investigatori non abbandonano alcuna pista e le ricerche, già estese in tutta Italia, si sono spostate in Romania dove, il sostituto procuratore della Repubblica Antonio Lupo, ha ascoltato una donna rumena di nome 'Andrea' che sarebbe partita il giorno prima della misteriosa scomparsa dei bambini, una ragazza che e' amica della madre di Francesco e Salvatore, e che avrebbe lavorato nella pizzeria di Santeramo, gestita dal nuovo compagno della donna.
Le ricerche a Gravina, mai sospese, in questi giorni si sono però allentate e dei 700 uomini delle forze dell'ordine, della protezione civile e volontari,impegnati sin dai primi giorni, restano poche squadre impegnate anche oggi a verificare le eventuali segnalazioni. L'ipotesi che Andrea possa aver aiutato Ciccio e Tore a raggiungere la Romania non viene comunque ritenuta prevalente.
Le ricerche, intanto, proseguono ininterrotte tra gli anfratti, le grotte, i cunicoli del territorio di Gravina ed anche nei sotterranei, nei pozzi, nelle cantine sottostanti gli edifici della città vecchia, nella stessa zona da cui i due ragazzini sono scomparsi. Ma tutti gli uomini impegnati - vigili del fuoco, Polizia con unità cinofile, carabinieri, Corpo Forestale dello Stato - concludono il loro lavoro ogni giorno senza un nulla di fatto. Certo, sinora non sono stati trovati indizi che possano far pensare a una fine tragica dei ragazzini, ma neppure ne sono stati trovati altri per indicazioni su dove possano essere e su chi possa tenerli nascosti.
‘Le indagini sono molto complesse’ si è lasciato sfuggire il capo della Squadra Mobile di Bari, Luigi Liguori, che dal 5 giugno scorso, alla ricerca di qualche indizio utile, sente quasi quotidianamente Filippo Pappalardi e Rosa Carlucci, i genitori di Francesco e Salvatore che sono separati da una decina d'anni. Ma sinora l'unica nota positiva è l'appello congiunto fatto in tv da Pappalardi e dalla sua ex moglie; dopo i veleni, le accuse che si sono lanciati l'un l'altro, i genitori dei fratellini sono apparsi uniti quando ai loro figli hanno detto insieme "Tornate a casa presto. Noi stiamo soffrendo tanto per voi".
Gli investigatori continuano a scavare nella vita travagliata della loro famiglia nell'ipotesi, che è ancora una fra le più accreditate, che i ragazzini siano scappati perché contrari all'affidamento al padre deciso dal giudice e che qualche adulto li stia aiutando. Questa non è solo una pista ma è soprattutto una speranza.
La madre è convinta che Francesco e Salvatore sarebbero fuggiti perché non sopportavano che il giudice li avesse affidati al padre. Intanto i poliziotti hanno effettuato tutte le perquisizioni possibili nelle abitazioni dei conoscenti della famiglia in quanto ritengono che dietro la fuga dei due fratellini ci possa essere un adulto che parteggia per uno o l'altro dei due genitori separati.
Il magistrato però sembra che pensare anche al peggio. Dopo alcune parole preoccupate del vescovo Mario Paciello - pronunciate durante la marcia di solidarietà dei compagni di classe dei due fratellini - anche il presidente del Tribunale per i minori di Bari Franco Occhiogrosso si è mostrato pessimista in quanto a suo giudizio aleggia un clima che non permette davvero di essere ottimisti e poi sono ormai passati troppi giorni dalla scomparsa. Secondo il magistrato non è possibile che due bambini di questa età scompaiano così, nel nulla, e per così tanto tempo non si trovi alcuna traccia. Ancora più espliciti gli investigatori che sottolineano che non vi sono elementi per affermare che i due bambini siano ancora vivi.
Nel corso delle indagini si è inoltre scoperto che già sei anni fa i bambini si sarebbero allontanati da casa e sarebbero stati rintracciati con la madre a Torino parecchie settimane dopo. La voce sarebbe stata confermata dagli inquirenti. Le ipotesi sono ancora "tutte aperte", sostengono gli inquirenti; anche quella di una non ben delineata "pista romena", basata sull'ipotesi che una conoscente romena della madre dei due ragazzini possa aver aiutato Ciccio e Tore a raggiungere la Romania. I genitori separati dei due fratellini si sono sempre scambiati reciproche accuse in tv e sui giornali.
Nel corso delle ricerche erano giunti a Gravina anche una decina di speleologi del Cai che hanno ispezionato la 'gravina' - ma inutilmente - il crepaccio ricco di vegetazione e di grotte che, stretto tra le rocce, taglia l'abitato. Si era cercato di capire se i ragazzini potessero aver trovato riparo in qualche nascondiglio naturale. Sono state inoltre ispezionate cisterne e crepacci della zona e più in generale tutti luoghi inaccessibili. Anche i sub della polizia di Stato hanno setacciato il torrente Gravina, che è a poca distanza dall'abitazione nella quale risiedono Francesco e Salvatore. Le ricerche sono inoltre proseguite con l'impiego di diversi reparti della polizia, anche con unità cinofile, e di pattuglie del Corpo Forestale dello Stato e volontari della Protezione Civile. A Gravina è arrivata anche una squadra di specialisti in ricerca di persone scomparse, della quale fa parte anche uno psicologo e un team della Uacv (Unità anticrimine violento della Scientifica).
Tanti anche gli ipotetici 'avvistamenti' nelle campagne di Gravina. Uno dei testimoni ha detto di aver visto i due ragazzi e di averli chiamati per nome, cercando di catturare la loro attenzione, ma l'undicenne, vedendo l'amico, avrebbe detto al fratello più grande "scappiamo", e sarebbe fuggito nel tentativo di non farsi raggiungere. La descrizione degli indumenti indossati dai due corrisponderebbe a quella degli abiti che portavano al momento della scomparsa. I fratellini sarebbero stati visti anche da un agente di polizia sulla strada statale verso Altamura e Santeramo. Anche l'agente avrebbe cercato di attirare la loro attenzione, ma loro sono scappati. Se dunque si trattasse di 'fuga' fra le ipotesi degli investigatori, potrebbe esserci anche la volontà dei due fratelli di attirare l'attenzione sulla loro situazione familiare: Francesco e Salvatore vogliono essere affidati alla loro mamma.


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