La “Cooperazione Scientifica a Supporto della Pesca Responsabile nel Mare Adriatico”, il progetto AdriaMed, finanziato dal Ministero Italiano per le Politiche Agricole e Forestali (MIPAF) e gestito dalla Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) delle Nazioni Unite era nato per promuovere la cooperazione scientifica in tema di gestione delle risorse ittiche tra Albania, Croazia, Italia e Slovenia, in piena coerenza con il Codice di Condotta per la Pesca Responsabile adottato dalla FAO.
Obiettivo a lungo termine del progetto AdriaMed era quello di assistere le nazioni adriatiche nell'impostare e organizzare meccanismi di cooperazione per la formulazione ed applicazione di piani di gestione in tema di pesca, attraverso la cooperazione tra le istituzioni, gli organismi scientifici e le strutture produttive dei paesi partecipanti. La realizzazione da parte di AdriaMed di una rete di enti e centri di ricerca e di una idonea base di conoscenze scientifiche e informazioni statistiche sul bacino adriatico ha reso possibile il passaggio ad una successiva fase di gestione comune delle attività di pesca, finalizzata ad una più efficace protezione dell'ecosistema marino. Il percorso evolutivo di AdriaMed è stato coerente con le enunciazioni formulate in sede di Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982, circa l'opportunità di una stretta cooperazione tra gli Stati costieri dei mari chiusi o semichiusi, e risulta pienamente in linea con gli orientamenti della riforma della Politica Comune della Pesca, dove questa auspica il passaggio da una fase di coordinamento della ricerca scientifica finalizzata alla valutazione ed al monitoraggio delle risorse biologiche del mare, ad una fase di sviluppo delle organizzazioni regionali di pesca, in grado di perseguire l'obiettivo della salvaguardia dell'ambiente marino attraverso uno sfruttamento sostenibile degli stock ittici. L’evoluzione naturale di AdriaMed è stata dunque rappresentata dalla nascita di un progetto di cooperazione multisettoriale che ha avvicinato i paesi delle due sponde dell'Adriatico in una prospettiva di sviluppo sostenibile della regione, con il contributo di tutti i soggetti interessati: FAO, Consiglio d'Europa, Unione Europea, amministrazioni centrali e periferiche degli Stati costieri, istituzioni e organizzazioni internazionali, organizzazioni professionali e non governative, enti ed istituzioni scientifiche e di ricerca, istituzioni finanziarie.
FAO e Regione Molise, unitamente al Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, sono stati i promotori convinti di Adriamed e sono parimenti interessati a mettere a frutto i suoi risultati, conseguiti e attesi. Il Consiglio d'Europa, da parte sua, è impegnato a promuovere un'iniziativa che metta in rete tutte le attività di cooperazione in atto nell'area dei Balcani, per ampliarle e rafforzarle, riconducendole ad una "adriatic interregional and intermunicipal authorities network", che favorisca la coesione tra i paesi dell'area e consenta di rafforzarne l'identità europea. La comune volontà, da parte di FAO, Consiglio d'Europa, MiPAF e Regione Molise, di sviluppate ed ampliare l'esperienza di AdriaMed è fattore determinante per il successo del nuovo progetto e costituisce la premessa indispensabile per aggregare progressivamente le energie ed i contributi degli altri soggetti interessati, a partire dagli organismi comunitari.
Da queste collaborazioni che hanno precorso l'EuroRegione Adriatica, è nato l'importantissimo "Protocollo di Intesa tra l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura e la Regione Molise".
Si premette che la necessità di coinvolgere la società civile, in tutte le sue componenti pubbliche e private, nell'azione diretta a garantire a tutti la sicurezza alimentare ed eliminare quindi la fame e la malnutrizione, è stata riconosciuta dal Vertice Mondiale sull'Alimentazione (1996). Tale riconoscimento e stato ulteriormente ribadito nel Vertice Mondiale sull'Alimentazione, tenutosi anch'esso a Roma nel giugno 2002.
Considerato che la Regione Molise e la FAO, animate da ideali comuni, hanno già avviato fruttuose iniziative che hanno messo in chiara evidenza la reciproca ferma volontà di ampliare ulteriormente la collaborazione in atto e che la Regione Molise e la FAO sono interessate ad istituzionalizzare il loro partenariato per disporre di un meccanismo che dia continuità e sistematicità alla loro collaborazione; la Regione Molise potrà avvalersi, in particolare, della cooperazione di organizzazioni non lucrative di utilità sociale attive nel territorio, quale l'Associazione Venezuelana Molisani (AS.VE.MO); la Regione Molise e la FAO hanno formalmente manifestato la loro volontà di sottoscrivere un protocollo di intesa che regoli e sviluppi i loro rapporti:
Articolo 1. - Oggetto della collaborazione FAO/Regione Molise
Le parti concordano sulle seguenti principali aree di collaborazione:
A. - Iniziative pubbliche ed istituzionali
La Regione Molise, sensibile alle istanze di solidarietà internazionale e, in particolare, consapevole che la presenza a Roma della principale Agenzia delle Nazioni Unite per la lotta contro la fame, la FAO, comporta un ruolo di primario rilievo per l'Italia e le sue istituzioni, intende: promuovere una serie di iniziative volte all'informazione e alla sensibilizzazione della cittadinanza sulle questioni della sicurezza alimentare e della lotta contro la fame; realizzare, in collaborazione con la FAO, nell'ambito delle attività di sensibilizzazione condotte dalla stessa in occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione, una Giornata della solidarietà nella lotta alla fame, a sostegno delle iniziative della FAO come il Programma Speciale per la Sicurezza Alimentare. La Regione Molise, inoltre, potrà sostenere il Programma degli Ambasciatori di Buona Volontà della FAO e promuovere ed organizzare con il suddetto Programma, anche in collaborazione con altre istituzioni pubbliche e private, eventi culturali a sostegno della missione della FAO sui temi del cibo, dell'alimentazione, dell'agricoltura, intesa in senso lato, e dell'ambiente. La FAO, dal canto suo, intende: - impegnarsi, nei limiti delle proprie risorse umane, ad assicurare adeguata presenza di propri rappresentanti alle iniziative / celebrazioni di cui sopra; - fornire ogni supporto informativo possibile e la presenza delle sue insegne; - collaborare fattivamente con la Regione Molise per il buon esito delle iniziative di cui sopra e a dare risalto a tale collaborazione, anche nelle iniziative pubbliche e nei grandi eventi che promuoverà.
B. - Cooperazione
La Regione Molise e la FAO sono interessate a stabilire un forte partenariato per la individuazione, progettazione, esecuzione e monitoraggio di programmi di cooperazione decentrata che possano contribuire a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni più svantaggiate e garantire loro delle opportunità di sviluppo. La FAO è disponibile a collaborare alle iniziative di cooperazione decentrata promosse dalla Regione Molise, mettendo a disposizione le proprie competenze e i propri esperti nei vari settori, compatibilmente con i loro impegni istituzionali. La FAO si rende altresì disponibile ad organizzare incontri seminariali di informazione ed approfondimento per i funzionari della Regione, e per il personale del mondo accademico e delle istituzioni private ad essa collegate, sui temi della cooperazione allo sviluppo, della lotta contro la fame e la povertà, della sicurezza alimentare ed altri temi rientranti nel suo mandato. L'elaborazione e la realizzazione di iniziative concrete di cui ai punti A e B sopra saranno oggetto di accordi specifici che definiranno le modalità pratiche, tecniche e finanziarie relative alla partecipazione di ciascuna parte interessata.
Articolo 2. - Uso dei logo, denominazioni e marchi
L'utilizzo del logo, della denominazione e dei marchi delle Parti, nonché qualsivoglia materiale di pubblicistica istituzionale e promozionale che li contenga, sarà soggetto all'approvazione preventiva scritta della parte interessata. L'utilizzo da parte loro, nell'esecuzione del presente Protocollo, del logo, della denominazione e dei marchi dell'altra Parte, non comporterà e non potrà in alcun modo comportare, alla risoluzione e/o alla scadenza del presente Protocollo, l'attribuzione ad esse di alcun diritto sui predetti logo, marchi e denominazioni.
Articolo 3. - Legge applicabile e clausola compromissoria Nessuna disposizione del presente Protocollo, o quanto altro ad esso relativo, potrà essere interpretata come rinuncia ai privilegi ed immunità di cui la FAO gode, né come conferimento ad altri di alcuno di detti privilegi ed immunità. Qualsiasi modifica od integrazione al presente Protocollo dovrà essere concordata tra le Parti in forma scritta. Il presente Protocollo, nonché qualsiasi controversia ad esso relativa, sarà assoggettato ai principi generali di diritto, escludendosi l'applicazione di qualsiasi ordinamento giuridico nazionale particolare. Qualsiasi controversia tra la FAO e la Regione Molise relativa all'interpretazione ed esecuzione del presente Protocollo sarà risolta mediante negoziato tra le Parti. Qualora la FAO e la Regione Molise non giungessero ad una soluzione concordata della controversia o ad altro modo di composizione della stessa, la questione sarà risolta mediante arbitrato secondo le norme approvate al riguardo dalla Commissione delle Nazioni Unite per il diritto commerciale internazionale (CNUDCI) ed attualmente in vigore. La decisione o lodo di tale arbitrato sarà definitiva e vincolante per le Parti.
Articolo 4. - Entrata in vigore e durata II presente Protocollo, redatto in lingua italiana ed inglese - entrambi i testi facenti ugualmente fede - entrerà in vigore al momento della firma di ambo le Parti. Esso è stipulato per una durata iniziale di 3 (tre) anni. Alla scadenza, si intenderà tacitamente rinnovato per ulteriori periodi di 3 (tre) anni ciascuno, nei medesimi termini ed alle medesime condizioni, salvo disdetta da comunicarsi da una Parte all'altra mediante comunicazione scritta da inviarsi -anche a mezzo telefax o posta elettronica, confermata con lettera raccomandata a.r. -almeno tre mesi prima della scadenza della durata iniziale o di ogni successivo rinnovo.
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