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Del seguente articolo:

/2007 -
Onlus e ong italiane nel mondo
La tilicho, a 5.000 metri sul tetto del mondo
Veronica Rodorigo

Nella sua "avventura" umanitaria in Nepal l'Associazione
italiana sostiene bambini, donne, disabili e "portatori"

La scelta iniziale della zona operativa non è occasionale. A metà strada tra Manang e Jomsom, nell'area dell'ACAP (Annapurna Conservation Area Project), tra le catene montuose dell'Himalaya, la Tilicho Ong/Onlus allevia le sofferenze di una popolazione che vive nella zona di un grande lago, il Tilicho, appunto ("cho" in tibetano significa lago) di quattro chilometri quadrati, a 5.000 metri di altitudine. La zona è sovrastata dal Tilicho Peak (7.134 metri), immerso in un esteso ghiacciaio perenne e, alle sue spalle, la cima del macigno dell’Annapurna che tocca gli 8.091 metri.
La Tilicho è una Onlus (Organizzazione non lucrativa di utilità sociale) certificata dallo stato italiano nel marzo 2005, nata dall'omonima associazione costituita nel 1995. Dal 2004 ha dato vita ad un progetto a lungo termine nel Nepal, dove opera stabilmente nel settore sanitario (ma non solo). Tilicho Medical Research Expedition (www.tilicho.org) è infatti un progetto di aiuti umanitari alle popolazioni delle zone montuose del Nepal, in un'area a quote varianti tra i 3.500 ed i 5.000 metri , che si sviluppa attorno al lago Tilicho, nel Distretto di Manang, regione di Gandaki.
Il progetto di aiuti medico-umanitari inizialmente è stato concentrato sulla popolazione infantile, che nella fascia di età fra 0 e 5 anni ha un indice di mortalità incredibilmente alto (118 ogni 1000 nascite); sulla popolazione femminile che, in età da parto, ha il tasso di mortalità maggiore di tutta l'Asia (740 decessi per parto su 100.000) e secondo il quale, per problemi legati al parto, ogni anno muoiono tra le 5.000 e le 6.000 donne. Ciò significa che ogni 2 ore una donna incinta perde la vita. Queste stime sono calcolate per difetto, visto che non sono riferite alla totalità della popolazione o degli eventi, considerato che in molti distretti remoti non vengono registrate né nascite, né morti.
Nel Nepal, inoltre, muoiono ogni anno almeno 38.000 bambini per patologie correlate all'utilizzo di acqua non potabile. Paradossalmente c'è da sottolineare che il Nepal è una della maggiori riserve d'acqua nel mondo. Ma quando pensiamo alle "pure sorgenti" che sgorgano a 4/5.000 m.s.l.m., non consideriamo che, a quelle quote, yak e capre di alta montagna orinano e defecano anche in quelle sorgenti. Riguardo alle lesioni tramati
che, devastante è la situazione dei cosiddetti 'portatori' - dei veri e proprio spalloni (come esistevano nel passato anche sulle nostre cime d'alta quota), in quanto la quasi totalità dei trasporti - non esistono strade ma solo sentieri di montagna - viene effettuata sulle spalle di questi uomini, che troppo spesso muoiono sfiancati dalla fatica o, quando si infortunano gravemente, rimangono abbandonati sul ciglio del sentiero. Non esistono ambulanze ma solo, a volte, qualche anima pia che tenta di raccoglierli con una barella improvvisata per trasportarli, fra mille difficoltà, in una parvenza di centro medico, a volte distante anche 4 o 5 giorni di cammino. Ma, quasi sempre, la morte è più rapida, e sopraggiunge magari per dissanguamento, in caso di fratture esposte o, più semplicemente, per assideramento con il gelo della notte. Proprio come accade ai cani.
Nel settembre del 2005 il progetto medico-umanitario è stato esteso al Distretto di Dolpo, il più povero del povero Nepal, nella regione di Karnali, in un'altra area remota, lontana dai flussi turistici, ma una delle zone più affascinanti del mondo. (Il film "Himalaya, l'infanzia di un capo" è stato proprio girato su quei monti). Dunai, il capoluogo del Basso Dolpo, se le condizioni meteo sono ottimali, dista 2 giorni di aereo, dalla capitale Kathmandu.
Progetti in corso Il progetto a lungo termine "Tilicho Medical Research Expedition", è essenzialmente un'esperienza di pace, e nelle zone operative che ha scelto, La Tilicho Ong/Onlus si occupa anche di sviluppare un turismo eco-compatibile e solidale, di incentivare le coltivazioni, la protezione delle biodiversità e delle risorse idriche, e di quanto altro sia di aiuto alle popolazioni locali, nel rispetto delle tradizioni locali e nella tutela dell'ambiente.
"Abbiamo organizzato un evento annuale, un'occasione per medici, specialisti e tecnici della montagna, della nutrizione, delle biodiversità, della medicina tradizionale ed alternativa, per effettuare ricerche e verifiche in campi diversi. Le nostre ricerche e conoscenze sono rivolte alla crescita del benessere delle popolazioni locali, coinvolgendole nell'evento e nelle stesse ricerche. Chi parla è il dr Mauro Brusà, biologo ed esperto di medicina iperbarica, fondatore ed animatore della Tilicho Ong/Onlus.
"Attualmente disponiamo di un ospedale da campo in tende (due tende Ferrino geodetiche, mod. High-Lab Campo Base, che ci sono state donate da RR-Trek di Roma, ed una tenda geodetica High-Lab Colle Sud, donata dalla Ferrino S.p.A.), che si sposta lungo due itinerari, nelle zone di interesse del progetto, per raggiungere tutti i villaggi più isolati. Oltre la dotazione di apparecchiature mediche e per ossigeno-terapia che ci ha donato la Linde Gas Medicali, disponiamo di un ecografo Aquila ed un elettrocardiografo P80 Power che ci sono stati donati dalla Esaote, di strumentazione di laboratorio donati dalla Diacron, dermoscopi di ultima generazione donati dalla Fastbrain, di strumentazione per una camera operatoria che abbiamo acquistato. Una camera iperbarica portatile (PAC della Treksafe) è a disposizione per le emergenze da AMS, HAPE ed HACE. La KW Apparecchiature Scientifiche ci ha regalato un congelatore ed una sterilizzatrice portatili. Tutte le attrezzature, nelle fasi di spedizione e trasporto, viaggiano protette dentro delle indistruttibili e superaccessoriate valigie Explorer che ci sono state donate dalla GT-Line. I collegamenti satellitari, con sistemi Iridium e Inmarsat, ci permettono di avere una consulenza specialistica ed una second opinion on line con centri medici di eccellenza in Italia, e sono resi possibili dalle apparecchiature della Universat Italia, Gruppo Geolink. Grazie al supporto ed alla collaborazione di Microsoft, in particolare alla Divisione Microsoft Mobile and Embedded, e della Homegate , abbiamo realizzato un programma di telemedicina satellitare, ed una cartella clinica digitale, "cuore tecnologico" dell'intero progetto".
Fra gli obiettivi nei progetti della Tilicho Ong/Onlus, "la costruzione del primo ospedale Italiano in Nepal, dotato di camera operatoria anche per urgenze neurochirurgiche, è l'obiettivo finale. Nel frattempo - prosegue il dr. Brusà - oltre che realizzare i nostri programmi, sosteniamo iniziative di strutture esistenti, tra le quali il Tribhuvan University Teaching Hospital (TUTH), la Sagarmatha Health Foundation, e la Clinica dei Rifugiati Tibetani a Swayambhunath".
"La crescita del livello di vita della popolazione locale è legata anche allo sviluppo del turismo - prosegue Mauro Brusà - e l'organizzazione e lo svolgimento di eventi medico-scientifici, in grado di richiamare l'attenzione dei media, riteniamo siano una valida occasione per incentivare un turismo responsabile e solidale con le popolazioni locali. Ogni anno verranno esaminati, in base alle valutazioni che effettueremo sul territorio, progetti di intervento e ricerche, che saranno realizzati nelle spedizioni dell'anno seguente".
Nel corso del 2007 verranno effettuate due spedizioni nella zona del Distretto di Manang e due spedizioni nel Distretto di Dolpo, nei periodi aprile/maggio e settembre/ottobre.
Il gruppo degli operatori umanitari della Tilicho Ong/Onlus è costituito da studenti universitari (una ragazza di 23 anni la più giovane ), da liberi professionisti, medici, ingegneri, infermieri, impiegati, commercianti. L'operatore più anziano ha invece 65 anni

FOTO: Un piccolo nepalese nella zona di Manang, in un villaggio a 3.900 metri di quota. Sullo sfondo il lago Tilicho


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