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Del seguente articolo:

/2007 -
Onlus e ong italiane nel mondo
"Hilmalaya l'infanzia di un capo"
C. R.

Un film in dvd , realizzato nel 2000,con l'esordio nella regia di Eric Valli, un fotoreporter di tre prestigiose riviste di natura, il National Geographic, Geo e Life.
Una scelta coraggiosa nella realizzazione di un film antropologico sulla cultura di un popolo. La storia si ispira alle antiche carovane del Dolpo, la regione del Nepal dove si trova il lago Phoksundo. Quelle lunghe sfilate di uomini che, dotati solo dei loro calzari d'alta montagna, partivano d'inverno dai loro remoti villaggi per scambiare il sale con il grano delle valli, affrontando un viaggio ad altitudini che vanno dai 4000 agli 6000 metri.
Prima della costruzione delle strade, il commercio del sale si effettuava in carovana con un arduo viaggio che veniva portato a termine solo grazie agli yak - gli animali da tiro - e alla volontà degli uomini. Protagonista della storia nel film è il giovane Kama entrato in conflitto con l'anziano Tilnè per il comando della spedizione. Kama, sfidando oracoli e sciamani, e appoggiato dagli altri giovani del paese, decide di partire prima del tempo. L'anziano organizza invece per conto proprio un'altra carovana, e si avventura anche lui nella scalata al Tetto del mondo.
Grazie alla passione e conoscenza dei luoghi, che il regista aveva già vissuto nei suoi lunghi periodi di permanenza tra Nepal e l' Afghanistan, finzione e realtà si intrecciano e coinvolgono lo spettatore.
Il film ha ottenuto un prestigioso primo posto al Festival Città di Trento, oltre ad una candidatura all'Oscar. Con una qualità video eccellente, la trasposizione cinematografica è riuscita nel difficile compito di rendere omaggio alla fotografia originale, che in quei luoghi è essenzialmente basata su luci naturali, con scarso ricorso all'illuminazione artificiale. Affascinante pure, sostenuta dalla vivida atmosfera dell'alta montagna, è la resa dei dettagli, il contrasto e la qualità cromatica.
L'audio, presente in dolby digital 5.1 e in lingua Dolpa, ha reso giustizia alla bellissima colonna sonora di Bruno Coulais, così come sono stati rispettati i rumori di ambientazione. L'atmosfera, la cultura, la vita tra le vette più alte della terra, rappresenta in pieno, in quest'opera, quella reale che si svolge sul cosiddetto 'Tetto del Mondo", a 5.000 metri d'altitudine.


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