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Del seguente articolo:

/2007 -
Allucinogeni fra i ragazzi
Allarme ragazzi, 'sniffano' colle e lacche inebrianti
Saverio Lombardo

La relazione annuale della
Centrale Antidroga del Viminale


Molte le sostanze che non sono considerate stupefacenti, ma che sono diffuse fra i minorenni. Il consumo è in costante aumento e in Lombardia si registra la più alta percentuale di sequestri. Cresce anche il consumo di cocaina che sempre più spesso finisce nelle mani di ragazzi giovani e giovanissimi. L’offerta è ovunque, i prezzi sono bassi e soprattutto la cocaina è ormai una droga che non fa paura. In un anno sono quasi raddoppiati i diciassettenni denunciati epr consumo abituale di polvere bianca. Calano i sequestri di ecstasy, ma il dato non inganna gli esperti visto che il consumo continua a crescere. E tra i più piccoli si fa largo una nuova moda che sembra importata direttamente dalle favelas brasiliane: lo sniffing (annusare, un termine divenuto ormai internazionale).
La relazione annuale che la Direzione centrale Antidroga del Viminale consegna al Parlamento, conferma l’allarme sul consumo di quella che fino a qualche anno fa era definita “la droga dei ricchi”. E mette in guardia sulla diffusione degli stupefacenti nelle scuole e in tutti i luoghi frequentati dai ragazzi. L’ufficio, guidato dal generale Carlo Gualdi e che diffonde le dimensioni del fenome, indica le rotte del traffico che restano dominate dal cartello colombiano, analizza la penetrazione sul mercato italiano delle varie sostanze. E conferma come nelle regioni del nord sia più alta la percentuale dei sequestri, ma anche quella dei consumatori.
Era stato il ministro dell’Interno Giuliano Amato, una paio di mesi fa, a fenunciare la spaventosa domanda di cocaina. E adesso basta analizzare velocemente i numeri per rendersi conto che soltanto nel 2006 sono state tolte dal mercato quattro tonnellate e mezzo di quella famigerata ‘polvere bianca’, con un incremento rispetto all’anno precedente che sfiora il 6%. L’analisi contenuta nella relazione del Viminale va in questa direzione. E tiene conto anche del calo dei prezzi che sono quasi dimezzati passando dai 100 euro a grammo di tre anni fa ad appena 40 euro. Una nota del documento soprattutto sugli “elevati quantitativi di stupefacenti sequestrati che sembrano voler indicare una tendenza all’aumento della domanda, specie della cocaina che sta occupando sempre di più gli spazi che appartenevano all’eroina”.
Non è davvero un caso, inoltre, che la cocaina sia ormai lo stupefacente che abbia prodotto il più alto numero di denunce: sono state 12.471 nel 2006,, contro le 12.160 del 2005. L’incremento è stato quindi valutato pari al 2,5%. Un dato che si trasforma in un chiaro indicatore dell’esistenza sul mercato di disponibilità sempre maggiori di questo tipo di stupefacente da destinare ai consumi e conferma la crescita della domanda che negli ultimi anni ha avuto un andamento inverso a quello dell’eroina.
Passando poi al tema delle ‘colle’ e a quello delle ‘lacche’, lo sniffing è la pratica, a quanto pare sempre più frequente fra i giovanissimi, per arrivare allo ‘sballo’. La relazione dell’Antidroga spiega quanto questa pratica costituisca il fenomeno più presente come alternativa al consumo di pasticche allucinogene. E mette in allerta rispetto ai dati: “I limitati sequestri di droghe sintetiche – il cui traffico illecito, data la facilità del reperimento e trasporto, è per lo più gestito da persone collocate al di fuori del grosso circuito criminale – si inquadra verosimilmente nel continuo mutamento degli attori dello stesso traffico, che rende più difficoltosa l’attività di contrasto delle Forze dell’ordine”. Il dato sui sequestri di droghe sintetiche, che si dispone su una percentuale relativamente bassa, “non va pertanto interpretato come una tendenza alla riduzione della domanda, che invece sarebbe in crescita come emerge da altri indicatori e dal numero delle denunce”. Le tabelle contenute nel documento mostrano, inoltre, quanto evidenti siano i picchi di consumo di sostanze alternative come il khat, l’oppio, la morfina e altre sostanze similari “capaci di produrre effetti stimolanti e allucinogeni”. Ecco la denuncia: molti giovani cercano questi stessi effetti nello sniffing con prodotti che non sono considerati droghe; in prativa vengono inalate sostanze solatili presenti in colle, gas, carburanti, prodotti per la pulizia, diluenti, lacche per capelli.
Scorrendo infine i dati che riguardano il consumo di droghe tra gli under 18, a colpire è proprio il dato sulla cocaina. Complessivamente diminuisce il numero dei denunciati che passano dai 1.203 dello scorso anno ai 1.038 degli ultimi dodici mesi, ma aumenta quello di chi fa uso di polvere bianca: da 185 a 197. “E questo – denuncia la Direzione Antidroga – è segno evidente di una crescita di interesse verso queste sostanze”. Tra i segnalati, nove di essi hanno appena 14 anni, 102 ne hanno 17. La regione con il maggior numero di minori coinvolti è la Lombardia con 117 nomi. Su 1.038 giovani, sono 38 quelli che hanno 14 anni, mentre gli stranieri sono 211.


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