Nel titolo delle manifestazioni:
la "Repubblica e le sue Forze Armate"
Nel 61mo anno dell’anniversario della Repubblica, il primo atto che ha avuto il suo momento centrale nella parata militare, ha preso il via all'Altare della Patria dove il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha reso omaggio al Milite Ignoto. Accompagnato dal ministro della Difesa Arturo Parisi e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giampaolo Di Paola, il Presidente Napolitano ha passato in rassegna il battaglione interforze schierato davanti al monumento di Piazza Venezia. Successivamente è stato ricevuto sulle scale dell’Altare della Patria da due ali di corazzieri in uniforme di gran gala. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, i Presidente del Senato, Franco Marini e della Camera, Fausto Bertinotti, il Presidente del Consiglio Romano Prodi, il Presidente della Corte Costituzionale Franco Bile.
La banda dell'Esercito ha quindi intonato l'inno nazionale, che è stato cantato dai reparti schierati. Dopo l'alzabandiera solenne, Napolitano ha lasciato Piazza Venezia per andare a passare in rassegna le truppe schierate a Porta Capena. Alle 10 l'arrivo del corteo presidenziale alla tribuna di via dei Fori Imperiali. Il Capo dello stato era nella famosa “Flaminia”, scoperta nonostante piovigginasse, accompagnato dal Capo di Stato Maggiore Ammiraglio Di Paola e scortato dal reggimento dei Corazzieri a cavallo.
La banda dell'Arma dei Carabinieri, come è tradizione, ha dato il via alla “Rivista militare”. Lungo il percorso hanno sfilato 6.748 militari (250 in meno rispetto all'anno scorso, quando la parata venne già drasticamente ridotta di 1.700 soldati) e 448 tecnici civili. Nei mezzi, 97 le motociclette, 130 i fuori strada e 40 i mezzi speciali. In rassegna anche 204 'quadrupedi' (cani e cavalli).
Quella di quest'anno è stata una parata più snella rispetto al passato, più tecnologica che storica, e tutti i reparti hanno fatto grande sfoggio di mezzi speciali e tecnologia: in particolare, per la prima volta ha fatto la sua apparizione davanti al grande pubblico il cosiddetto “Soldato Futuro”, il combattente hi-tech del terzo millennio. Una specie di Robocop, dell'Esercito Italiano, attualmente in fase sperimentale. Assenti i mezzi pesanti e gli aeroplani, a parte i nove jet della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori.
Dopo la banda dell'Arma dei Carabinieri, i primi a sfilare sono stati i reparti maggiormente impegnati nella missioni di pace, a cominciare dai militari della Brigata Sassari (accompagnati dal loro inno Dimonios) e proseguendo con i veterani di Iraq e Afghanistan, Balcani e Libano: dai carabinieri del Tuscania ai parà della Folgore, ma anche uomini e donne della Croce Rossa Militare e della Croce Rossa Italiana Italiana.
Presenti in questo blocco pure reparti romeni, spagnoli, francesi (rappresentati dai legionari della Legione Straniera la cui bandiera fu decorata a Milano nell'ottocento), tedeschi e statunitensi composti da una rappresentanza di soldati della Setaf di stanza a Vicenza.
è stata poi la volta dei quattro settori in cui hanno sfilato gli istituti di formazione e i reparti operativi di ciascuna Forza Armata: Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri. l’apertura è stata della Scuola Militare della Nunziatella di Napoli, molto applaudita soprattutto da un pubblico costituito dalle famiglie degli ex allievi che ha coperto di petali di rosa beneauguranti il loro passaggio.
Si sono quindi succeduti corpi armati e non, divisi nelle diverse specializzazioni nei settori dedicati a Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale, Capitanerie di Porto, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Polizia Municipale. A chiudere la parata, come sempre, i reparti a cavallo, anch'essi vittime dell'austerity che ha colpito il mondo militare che, rispetto al 2005 si sono quasi dimezzati.
Con gli onori finali al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano da parte di uno squadrone di corazzieri e uno del reggimento carabinieri a cavallo, con stendardo e fanfara del reparto, la parata si è conclusa. Mentre la banda dell'esercito suonava l'inno nazionale, i Fori Imperiali sono stati sorvolati dalle Frecce tricolori, i nove aerei della Pattuglia acrobatica nazionale dell'Aeronautica che hanno tracciato la tradizionale scia verde, bianca e rossa.
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