La manifestazione cinematografica di nuovo taglio
è stata una kermesse di filoni tematici, nuovi e originali,
che si è snodata per quattro giorni nel regno delle acque minerali
della Ciociaria. Nella cittadina di Fiuggi un tempo soggiornavano
nobili e grandi imprenditori alberghieri quali De Simone Niquesa
e il mitico “Ciarra”, alias Giuseppe Ciarrapico, oggi industriale e senatore
Pupi Avati ha inaugurato e presieduto il “Fiuggi Familiy Festival” che si è ormai conquistato l’acronimo “FFF” – una sigla perfetta come tutto ciò che è trino. Membro della giuria, il celebre regista ha rifiutato un premio speciale in quanto era già in gara a Venezia per il “Leone d’Oro” con “Il papà di Giovanna”. Nel dibattito al Festival in prima linea Matilde Bernabei, la pacifica e dinamica leader, col fratello Luca, della “Lux Vide” – un altro regno di produzione filmica per la Tv fondato dal patriarca Ettore – che ha attaccato senza mezzi termini il Benigni di “Pinocchio”, definendolo sbagliato, quasi da rimuovere buttare” (un film di cui oggi non si parla più, ma che incassò 26 milioni di euro al botteghino) per lanciare il suo “Pinocchio” televisivo che andrà in onda su Rai Uno in due puntate alla ripresa a ottobre. Nella fiction una strabiliante Luciana Littizzetto che interpreta una parte (vocale) del grillo parlante, ma che ammonisce attraverso le ‘tette’. Sì proprio con le tette, una tipica trovata della trasgressiva Luciana. Nonostante qualche prodezza sulla, chiamiamola così, civetteria, questa di Fiuggi è stata una giusta platea con sale, cinema e teatri dentro e fuori i complessi termali, per un tema come Pinocchio, il burattino immortale, il disubbidiente, il ribelle che attraverso sbagli e drammatiche avventure arriva ad essere un ragazzo normale. Una storia che ha tanto da insegnare anche oggi. Numerosissimi i bambini presenti al Festival, con le loro mamme e i loro papà , che hanno apprezzato l’assaggio, così come si sono divertiti un mondo nel rivedere la storia dell’orso Yoghi, e il seguito delle sue imprese sfortunate o esilaranti, ma soprattutto uno Yoghi in chiave moderna che deve vedersela, lui e i suoi parenti, amici, compagni, con “L’invasione degli orsi spaziali” dai quali dovranno salvare Jellystone Park”. Non più dunque “Biancaneve e i Sette Nani” o “La Bella addormentata nel bosco”. La Disney oggi fa sognare i piccoli con “Le cronache di Narnia”, una favola che mescola storia, mito, realtà, antico e moderno. Insomma, anche il cinema dei cartoons affronta i drammi contemporanei in chiave comica e surreale. In un altro movie Jellystone Park è sotto minaccia di chiusura e gli orsi trasferiti in uno zoo a causa della crisi economica. Come l’Italia di oggi (e le Terme di Fiuggi, commissariate e col personale senza salario). Oppure l’altro cartoon, “Ben 10 in corsa contro il tempo”, dove Ben deve vedersela con un alieno. Ma Fiuggi Family Festival, alias “FFF” non è stato solo questo. Sullo schermo alcuni deliziosi ‘corti’, seguiti da ‘lungometraggi’ che hanno fatto la storia del cinema, qui ripresentati dopo i moderni restauri di taglio tecnologico. Oggi le poderose macchine computerizzate realizzano in digitale ciò che pochi anni fa sembrava non solo impossibile, ma addirittura da fantascienza. Un esempio su tutti: il mitico “L’Albero degli zoccoli” di Ermanno Olmi, l’affresco di una civiltà contadina, di sapore manzoniano, contadini alla prese con una vita grama ma fiduciosi nella provvidenza. Olmi non è stato purtroppo presente alla proiezione. I medici glielo hanno impedito. Ma Pupi Avati tornerà per concludere il Festival e premiare il vincitore. Qualcuno spera che darà notizie sul reperimento dei fondi che gli sono necessari per realizzare il film sull’adozione, “I produttori – ha detto quando ha rifiutato il premio concesso dall’ “Associazione Amici dei Bambini” (Ai.Bi.) – non me lo hanno finanziato”. Ma forse anche Rai e Medusa ci ripenseranno, perchè l’adozione è un altro dei grandi temi del nostro tempo, dei tanti che Andrea Piersanti ha messo in cantiere qui a Fiuggi e che sta interessando prima di tutto l’intero mondo cattolico della cultura e dello spettacolo. Ma non solo il mondo cattolico…
FOTO: Il regista Pupi Avati all'apertura del Festival
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