Nella performance teatrale
di Orazio Carpenzano e Lucia Latour,
il secondo spettacolo interattivo di ALTROEQUIPE
ALTROEQUIPE è un organismo multiagente che si distingue per l’interazione generata dalla mutua influenza tra le sue formazioni artistiche e scientifiche: coreografia/danza, suono, luce, architettura, motion capture e motion graphics. Le diversità operative del lavoro dell’equipe si sviluppano su un triennio e nascono dall’approfondimento multisensoriale e multipercettivo del sistema generativo ‘artescienza’; si comportano per essere plasmabili nel tempo e per fronteggiare ambienti sconosciuti nei loro sistemi di efficienza generativa, in una dispersione interattiva, un agente nell’altro. Nel 2007 ALTROEQUIPE aveva avviato un processo generativo in stato di performance, con un time/prototyping di tre anni, dal 2007 al 2009, che modifica sostanzialmente le proprie metodologie di ricerca, nella produzione di un sistema mutante, in ambiente interattivo. La sperimentazione prese il via con “HALLALUNALALONE”, segue lo stesso titolo ma privo della H iniziale nel 2008, e si concluderà nel 2009 con “ALLALUNALALONEH”. Le nominazioni delle tre performance si definiscono attraverso la lallazione lunare… della poesia di Elio Pagliarani Comeallaluna l’alone, dedicata ad Achille Perilli, nel 1965. Il corpo physico ricerca l’interazione con la sua stessa densità, attuale e virtuale. Si opera sulla fluidità molle del corpo in un sistema di traiettorie elastiche, il Nurboide, modificabile dalle eccitazioni tattili nell’incontro con le materie e i piani rigidi e/o molli dello spazio reale, trasformato in diaframmi virtuali (Aloni, Forme Uniche, Motion capture dei Cluster, Motion Graphics nella Mutazione 3D dell’Architettura e del Nurboide). I danzatori sulla scena sono a tratti dotati di trasmettitori sensoriali accuratamente posizionati sul corpo che comunicano con una sistema trasduttore che riflette a sua volta sul set una grafica di ‘flesciate’ multicolori in sincronia sia con la coreografia se stessa che con la pregnante elaborazione in musica elettronica. I corpi danzanti si servono di una ben circoscritta piattaforma del set dotata di elementi di trasfusione che, attraverso la motion capture, restituisce l’intensa interazione fra coreografia e scenografia. Ancora attraverso la Motion Capture nel cosiddetto total body, la posizione dei ‘marcatori’ riflettenti situati su punti precisi del corpo di uno o più performer, viene etichettata mutandosi in un sistema Interazione Cluster. Ciò per soddisfare la nuova esigenza di disporre di un numero maggiore di informazioni, provenienti da tutti i corpi presenti sulla scena live, piuttosto che da uno solo tra questi. La motion graphics che ne segue risulta particolarmente avvincente e disegna con la luce i movimenti dei corpi danzanti, le loro rotazioni sul set attorno ad un apparentemente interminabile tubo lessibile. Questo elemento statico, al centro del sistema della motion graphics, evidenzia il dinamismo dei corpi nello spazio. La realtà virtuale che ne consegue, arricchita da vividi squarci di luci interlacciate alle sonorità elettroniche, restituisce il movimento della scena attraverso interminabili proiezioni del tubo flessibile, immobile ma in apparente movimento.Nella performance LALLUNAHALALONE, l’architettura si presenta sia nello stato reale del’edizione precedente dello spettacolo, che nella mutazione digitale prodotta dalla nuova motiong graphics, che opera attraverso la ricerca del Labmutation 2008. La motion graphics è dunque la protagonista del processo mutante: prima è la trasfigurazione dell’architettura dal suo sistema reale a quello virtuale e di seguito è il nurboide nella nuova dimensione stereoplastica dell’artemobile (coreografia/ danza), attraverso il software 3D Maya. La ricerca a monte, si fonda sull’empatia tra le due matrici culturali e fisiche del reale e del virtuale in questo caso con-fuse. Il Lemur, multitouch sensor, è infine la centralina dove circolano tutti i flussi digitali della performance. Erroneamente lo si può interpretare elemento di regia della performance, in realtà il multitouch è un punto centripeto - e centrifugo al tempo stesso - su cui convergono molti dati (protocollo midi) e da lui partono molte decisioni con un meccanismo variabile secondo scelte e situazioni. “Lallunahalalone” è un sistema sociale, un ambiente artistico-scientifico in live, dove si possono sperimentare nuove metodologie; per società si intende il sistema interattivo tra attuale e virtuale, il teatro dell’uomo capace di dispiegare, attraverso i prototipi dell’arte, quei sistemi cognitivi e quei nutrimenti che sono necessari per l’esistenza. Il Workshop Multiagente Il workshop è rivolto agli studenti delle Università ed è aperto a professionisti che operano negli ambiti delle arti performative, dell'architettura, del motion capture e della motion graphics. Il suo interesse è quello di stimolare una formazione adatta a predisporsi alla mutazione continua della progettazione mediale, spettacolo live, televisione e cinema. Il workshop introduce all’uso della motion capture quale interfaccia capace di informare l’esterno con l’interno del corpo umano e dei corpi performativi in generale. In tal senso si ricerca l’aumento della qualità propriocettiva del corpo vivo per mezzo della convivenza con la mutazione in 3D dell’architettura. Si procede inoltre con l'associazione del concetto di Nurbs allo schema corporeo del performer (Nurboide) e queste curve digitali vengono utilizzate nei software di animazione 3D; il corpo reale viene quindi situato in un sistema di riferimento virtuale piuttosto che contenuto in quello tradizionale dello schema anatomico.
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