A causa dell’eccezionale ondata di maltempo che a Dicembre ha interessato la penisola, e in particolar modo del protrarsi delle avverse condizioni meteorologiche in atto sulla capitale e la provincia, confermate anche dai recenti bollettini ufficiali, il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha chiesto lo stato di calamità naturale immediatamente firmato dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo. Tale provvedimento ha fatto scattare l’attivazione della sala operativa del Dipartimento della Protezione Civile. Nel pomeriggio dell’11 dicembre il Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, convocato presso il suddetto Dipartimento, allertava la macchina dei soccorsi dell’Associazione, coinvolgendo in primis il Corpo Militare. Nell’ipotesi preventiva della necessità di un intervento operativo in seguito all’esondazione dei fiumi Tevere ed Aniene, e dall’insufficiente smaltimento dell’acqua piovana nella rete fognaria della Capitale e dell’hinterland, l’Ispettorato Nazionale del Corpo Militare ha mobilitato i propri reparti di emergenza affiancati anche da personale del Corpo delle Infermiere Volontarie CRI. Sono stati interessati i Centri di Mobilitazione di Roma e Firenze, per il reperimento di ulteriore personale medico ed infermieristico, ed attivati i Nuclei Sanitari di Pronto Impiego di Roma, Firenze e Bari, di cui gli ultimi due sono stati fatti convergere presso la Scuola di Cavalleria dell’Esercito di Montelibretti (Rieti), che ha offerto la propria disponibilità logistica. Sono, inoltre, stati approntati automezzi fuoristrada (ambulanze e autocarri), speciali (ruspe, tralicci illuminanti, gruppi elettrogeni ruotati di grande capacità), anfibi (hovercraft) e per l’eventuale evacuazione di personale (autobus e pulmini). A Monterotondo una donna di 44 anni, intrappolata nella sua auto, è annegata in un sottovia allagato
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