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Del seguente articolo:

Ottobre-Dicembre/2008 -
CRI - Notizie del Corpo Militare
Il seme di Nasiriyah - Giuseppe Coletta il brigadiere dei bambini

Lucia Bellaspiga, giornalista professionista, inviata speciale del quotidiano “Avvenire”, con la collaborazione di Margherita Caruso Coletta ha scritto “Il seme di Nasiriyah” che narra la vicenda di Giuseppe Coletta, il Brigadiere dei Carabinieri vittima dell’attentato alla base Maestrale, in Iraq, il 12 novembre 2003. Il libro ripercorre cronologicamente la vita di Coletta: dalle origini native ad Avola all’infanzia trascorsa nella cittadina in provincia di Siracusa, dall’arruolamento nell’Arma alla conoscenza di Margherita, dal loro amore con il successivo matrimonio alla nascita del primogenito Paolo, strappato alla vita a 6 anni da una leucemia fulminante. Vengono poi tracciate le fasi più salienti delle missioni all’estero di Giuseppe, che nel ricordo del figlio Paolo, ha dedicato sempre un’attenzione particolare ai bambini che incontrava e aveva modo di conoscere nei vari teatri operativi. Da qui l’appellativo coniato per lui: “il brigadiere dei bambini”. Significative le pagine dedicate all’attentato di Nassiriya del 12 novembre 2003, una delle pagine più tristi della nostra storia: l’evento più sanguinoso che ha interessato le nostre Forze Armate dopo la Seconda Guerra Mondiale Numerose le testimonianze raccolte di colleghi Carabinieri, superiori, militari di altri Corpi che hanno conosciuto e collaborato con Coletta ed hanno potuto constatare ed ammirare il suo spirito di sacrificio e la sua umanità rivolta nei confronti di coloro che soffrono e dei meno fortunati. La prefazione del libro è curata dall’inviato del TG5 Toni Capuozzo che definisce il testo un libro d’amore. E scrive “Le parole di Margherita parlano un linguaggio alto, sul senso della vita e della morte. E aiutano tutti, chi ha dimenticato quel giorno di novembre e chi lo ricorda con la crudezza della cronaca. Aiutano a ricordare anche tutte le altre vittime di quel giorno, dei giorni precedenti e di quelli venuti dopo. Aiutano a non dimenticare i vivi, quelli che continuano, a Sarajevo o a Herat, a fare le stesse cose. E aiutano a guardare con più distanza alle tante polemiche e alle guerricciole incruente di casa nostra. C’è molto male, in giro, ma anche il bene sa essere contagioso”.

FOTO: Lucia Bellaspiga con Margherita Coletta, Il seme di Nasiriyah, Giuseppe Colletta il brigadiere dei bambini Editrice Ancora Arti Grafiche - 2008 - pp.128 €. 12,00


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