“Anche il più piccolo ingranaggio è sempre essenziale per il funzionamento di un qualsiasi sistema di sicurezza ben strutturato perchè se qualche rotellina dovesse fallire , l’intero sistema potrebbe andare in crash”. Con questa affermazione madame Nicole Touati, esperta di pianificazione per la sicurezza per l’industria, enti pubblici o privati contro il terrorismo o atti di criminalità, o comunque contro atti illeciti , sostiene che senza un’accurata analisi e progettazione del complesso da proteggere, non può esistere certezza alcuna. “I rischi dovuti a buchi nel sistema di sicurezza per la difesa di qualsiasi struttura, o per mancanza di professionalità degli addetti che sono incaricati di applicare le misure sono innumerevoli.” Al know how a 360 gradi dei diversi sistemi, alla formazione di responsabili, tecnici e personale, oltre che allo studio, ai test e alla applicazione dei “protocolli” di security, provvede oggi la “Logan’s Ltd, Security Project” azienda mondiale per la professionalità nella sicurezza di cui è general manager per l’Italia, la sig.ra Touati. Un’ organizzazione internazionale, questa, forte di un team di esperti israeliani, teorici e operativi, che è presente in tutto il mondo per lo studio e la progettazione dei più avanzati piani di sicurezza studiati ad hoc e finalizzati alla protezione di aeroporti, porti, stazioni ferroviarie e industrie, private o pubbliche. Madame Touati, che ne dice di un suo paragone con una Mata Hari dei nostri giorni? Cittadina israeliana, cinque lingue, italiano perfetto pur con una delicata cadenza francese, madame Touati si apre, sia pur con un taglio minimale, a un’intervista a Dossier Sicurezza. “Questo paragone mi potrebbe anche lusingare - spiega schermendosi - perché quella mitica spia era una donna splendida ma, nel nostro caso siamo ben lontani dalla realtà: prima di tutto non sono una spia e se Mata Hari esistesse ai giorni nostri, sarebbe una figura totalmente contrapposta alla mia visto che il suo ruolo era quello di smontare le sicurezze altrui mentre il mio è quello di erigerle, in modo sofisticato ed impenetrabile”. A madame Touati piace la conversazione, sembra che sia lì per lì per svelare un qualche cosa di segreto ma, in realtà, non pensa ad altro che a tutelare la privacy delle organizzazioni per cui lavora oggi o nel passato. “Il nostro lavoro – dice - è di tale delicatezza che difficilmente ci possiamo permettere di divulgare qualunque informazione”. Ma per lei i giornalisti servono solo per dare notizie utili al momento, oppure per averne pubblicità? “Non è assolutamente vero - prosegue la manager della Logan’s - perché noi della pubblicità non ne abbiamo assolutamente bisogno. Siamo forti del nostro consolidato know how, della posizione internazionale per la quale siamo ben conosciuti, e ben dotati di prestigiosi curriculum e attestati di benemerenza; non si deve dimenticare che la nostra società è nata nel 1988, opera anche nelle situazioni più banali, ad esempio quando, grazie alle misure di sicurezza che consigliamo, si contribuisce a scoprire atti illeciti intenzionali”. La dirigente della “Logan’s, International Security Consulting against crime and Terrorism” non è però prodiga di parole... “la nostra riservatezza è tale che qualsiasi domanda su chi siano i nostri clienti, chi i nostri collaboratori interni o esterni o chi sono i destinatari delle nostre consulenze cozzerebbe contro la rigorosa privacy – la nostra e quella dei nostri partner – che ci impone chiusure tassativamente ermetiche, tali da far cadere nel vuoto qualsiasi discorso in questa direzione. Posso solo dire che la nostra sede principale è a Kingstown la capitale di uno Stato Indipendente, Saint Vincent & Grenadines , un’isoletta tanto bella quanto remota, nell’arcipelago delle Barbados nel Mar dei Carabi, al largo della costa del Venezuela. Cinque-sei ore di fuso orario dall’Europa”. “Non ci occupiamo di politica - prosegue Touati - il nostro approccio con i clienti si basa solo sulla professionalità e siamo unici nella consulenza anticrimine e antiterrorismo, nella formazione per la sicurezza e, nei rapporti con le aziende, ne curiamo la formazione specifica sia che si servano di istituti di vigilanza esterni che di personale alle loro dirette dipendenze, puntiamo sempre su professionalità e formazione personalizzate sulle misure di sicurezza da attuare”. Madame Nicole prosegue illustrando le quattro divisioni operative della Logan’s – marittima, aerea, industriale e urbana. In quelle marittima e aerea sono fondamentali i sistemi di sicurezza per porti e aeroporti, terminali portuali, compagnie di navigazione e vettori aerei; in quella industriale, impianti grandi o piccoli, compresi quelli chimici, farmaceutici, nucleari, è essenziale la fase del trasporto che è ad alto rischio; in quella urbana, è molto importante la pianificazione relativa ai trasporti pubblici tra cui le metropolitane e le ferrovie. Entriamo per quanto possibile nei particolari? “Certo, i nostri specialisti, secondo le esigenze, sono sia locali che internazionali. Si inizia tramite un esame approfondito da parte delle nostre ‘squadre’: sopralluoghi e raccolta dati a priori sono essenziali per stabilire quali sono i rischi per poi pianificare la sicurezza operativa ” - afferma madame Nicole - “e le analisi del rischio sono effettuate da due tipi di squadre: quelle ‘ufficiali’ che accertano i dei obbligatori per tutti e i rischi conosciuti; seguono le ‘undercover’ che sono invece accuratamente mimetizzate secondo la realtà dell’impianto (operai, autisti, facchini, postini, passeggeri) e quanto altro la fantasia o le necessità possono suggerire al fine di scoprire gli eventuali rischi sconosciuti” L’identità di questi membri non viene divulgata, precisa, e i loro rilevamenti sono preziosissimi. “Il nostro centro operativo, elabora i dati raccolti al fine di elaborare il ‘risk assessment’ che stabilirà quali pericoli potrebbe correre l’azienda per carenza di security o per il mancato rispetto di regole operative e quali scenari potrebbero accadere: da semplici atti vandalici, alla criminalità o anche atti di terrorismo; nessun piano di sicurezza può quindi prescindere da analisi preliminari e dettagliate che non possono essere inferiori ai tre mesi di studio”. Quali soluzioni, secondo i casi, potreste proporre? “Qualsiasi soluzione emerga dai rilievi effettuati comprende: la progettazione delle ovvie ma dettagliate barriere architettoniche nelle infrastrutture, all’utilizzo di tecnologie avanzate per il monitoraggio e la prevenzione fino alle procedure da adottare per l’accesso di qualsiasi persona, dipendente o visitatore - spiega madame Touati - e non ultima la formazione delle risorse umane come gli addetti alla sicurezza, il loro numero, la professionalità, il ruolo e anche i turni di servizio che non debbono superare le sei ore, pena un calo di attenzione” Il Centro Studi Logan’s sul Terrorismo In posizione parallela alla casa madre, si colloca poi la “Associazione Logan's Centro Studi sul Terrorismo”, che pubblica anche un notiziario on line quasi quotidiano e che diffonde notizie approfondite da tutto il mondo su attività criminali o terroristiche. L’Associazione è nata nel 2005, su iniziativa della Logan’s, esclusivamente, appunto, per ricerche e studi sul terrorismo. Gli appartenenti al sodalizio, recita lo statuto, devono avere “motivazioni culturali, professionali o di studio e non secondi fini o scopi di lucro”. Il Centro è nato per essere punto di riferimento internazionale. Il suo codice comportamentale è un impegno volontario al fine di regolamentare eticamente i rapporti tra i soci e quelli tra l'Associazione e i suoi interlocutori. Il Centro Studi è uno strumento che regolamenta il comportamento dei singoli, al fine di garantire la reputazione e l'immagine dell'Associazione stessa. L'appartenenza implica ovviamente l'osservanza delle leggi vigenti. Il regolamento nel Codice è diretto a garantire promuovere, realizzare e tutelare, nel generale interesse, la correttezza dell'operato dell'Associa-zione e la sua conseguente considerazione nei confronti della collettività, dello Stato, dell'opinione pubblica ed in genere di tutti quei soggetti che, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, instaurino a qualsiasi titolo rapporti di collaborazione con Logan's. Il Codice riflette l'impegno dei Soci alla volontà di operare, in ogni profilo concreto della loro azione, secondo trasparenti e corrette norme di comportamento. L'Associazione, nell'ambito della sua funzione informativa, formativa e di supporto, non potrà subire da parte di eventuali finanziatori condizionamenti esterni di nessun tipo, con riguardo all’elaborazione analitica e culturale dei progetti che pone in essere e alla relativa diffusione dei risultati. I soci non potranno, ne all'interno ne all'esterno, esprimere giudizi a nome dell’Associazione; non sono ammessi comportamenti razzisti o discriminatori ed essi devono adottare una linea di condotta irreprensibile. Per l’analisi dell’operatività della Logan’s Ltd , si può far riferimento alla sua rassegna stampa (in rete sul sito ufficiale), dalla quale si può rilevare che nel tempo ha operato per la sicurezza nei porti di Livorno, Salerno, Olbia, Cagliari, Trieste e su importanti siti della metropolitana come quella di Roma. Un altro esperimento significativo nella formazione, lo ho svolto per un periodo con l’Enaip, Ente Nazionale Acli per l'istruzione professionale, attuando un programma per la diffusione di una cultura della Sicurezza attraverso azioni formative, campo in cui Enaip era presente da decenni. La recrudescenza degli atti terroristici e le sue conseguenze sulla collettività avevano indotto l’Ente a cogliere l'opportunità di stringere un'alleanza con chi, per missione istituzionale, trattava quei temi specifici ponendosi sul mercato con l'obiettivo di promuovere la prevenzione di atti criminosi e terroristici. Fu creato un progetto denominato S.C.U.D.O. Security Consulting United Didactics Organization, operazione formativa in difesa di minacce criminali o terroristiche che potevano attentare all’incolumità fisica, le attività e i beni delle persone. L'obbli-go per le aziende italiane, sancito dalla Direttiva Comunitaria, di recepimento del Codice internazionale ISPS 2002 , rivolta ai settori marittimo e portuale, è stata la motivazione per cui l’Enaip si è introdotto in quel settore nuovo per realizzare una serie di attività corsuali specialistiche sul tema della security. nei terminali portuali, o per tecnici degli impianti di sicurezza. I corsi, conformi ai nuovi emendamenti e regolamenti nazionali, europei e internazionali, erano per esperti di sicurezza nel settore dei Trasporti, Istituzioni, Commercio e del mondo Industriale; trattavano problematiche legate al crimine e al terrorismo, procedure e attrezzature di sicurezza, tecniche di profilo e ispezioni, risposte alle emergenze.
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