“Sono centinaia i Volontari del Soccorso che, provenienti da tutta Italia, - spiega Marco Cassini, responsabile dell’Ispettorato Volontari del Soccorso di Roma - si alternano sulle zone del terremoto e sono applicati soprattutto nelle tendopoli e nelle mense”. Il dr Cassini, allontanandosi dall’attualità ‘terremoto’ spèiega che l’attività dei Volontari nel quotidiano delle città, va dalla assistenza sulle ambulanze (al seguito del prescritto personale medico), ai centri di pronto soccorso, l’assistenza agli anziani o a chi è in difficoltà nei reparti ospedalieri, o in tutti quei trasferimenti di persone che non prevedono la presenza di una figura medica professionale. Al di là del terremoto questi Volontari trovano applicazione anche nelle manifestazioni di piazza, in ausilio alle ambulanze o nei centri sanitari. Quelli che prestano il servizio a bordo delle ambulanze, debbono sostenere un corso quasi ’paramedico’.
I Volontari del Soccorso della provincia di Roma sono circa 1500 suddivisi in 45 gruppi. A parte il nucleo che gravita sulla capitale (a sua volta suddiviso in 4 gruppi), gli altri si trovano per lo più a Ciampino, a Fiumicino, o nei Castelli Romani.
L’età dei componenti va generalmente dai 25 anni in su, ma la maggior parte è compresa in una fascia della media età (ma non mancano certo i pensionati over 60). Nel rapporto uomo donna sono quest’ultime a prevalere nettamente (casalinghe, impiegate, professioniste).
I Volontari del Soccorso che si alternano selle zone del terremoto (selezionati tra quei giovani che dispongono di una struttura fisica adatta anche alle fatiche indicibili o alle intemperie che si incontrano in quei frangenti, o anche alle intemperie), provengono da diverse regioni; da Roma, ne sono stati complessivamente inviati una cinquantina, (sempre a turni alternati di una decina di giorni).
Nelle tendopoli i Volontari delo Soccorso sono in coordinamento con uomini della Croce Rossa, o della Protezione Civile stessa, e lavorano anche d’intesa con le Infermiere Volontarie. Un grosso nucleo è invece collocato nel campo base della Croce Rossa o nel centro Operativo di Comando CRI a L’Aquila
La loro applicazione principale è quella della organizzazione delle tendopoli, il lavoro nelle cucine, nelle diverse componenti della ristorazione o nei Posti Medici Avanzati.
“La loro è una prestazione realmente umanitaria – conclude Cassini - per la quale aspirano semplicemente a un ringraziamento, un moto di riconoscenza o uno sguardo di affetto dalle persone alle quali offrono il loro aiuto”
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