L’importanza della scelta più appropriata, il montaggio corretto e la regolare pressione nel gonfiaggio
La continua ricerca ed evoluzione tecnologica espressa negli ultimi anni dalle case costruttrici ha permesso, soprattutto con l’ausilio dell’elettronica, di compiere significativi passi in avanti in materia di sicurezza dei veicoli.
Nonostante siano stati elaborati sempre più sofisticati sistemi per migliorare le prestazioni, i consumi, la tenuta di strada e la frenata di autovetture e motocicli, va considerato che essi poggiano e scaricano la loro potenza sempre e comunque su quei pochi centimetri di battistrada del pneumatico: l’unico punto di contatto del veicolo con la superficie stradale.
Di conseguenza l’industria del pneumatico ha fatto passi da gigante per migliorare le caratteristiche dei loro prodotti, in termini di affidabilità e durata.
Le attuali competizioni motoristiche a tutti i livelli, sia a due che a quattro ruote, hanno messo in risalto l’importanza dei pneumatici.
Ciò è particolarmente evidente nella Formula Uno e nel motomondiale, dove si investono milioni di euro per testare continuamente nuovi ritrovati al fine di migliorare le performances sportive. I colossi mondiali automobilistici e motociclistici hanno ribadito quale sia il ruolo primario dei pneumatici per quel che concerne la tenuta di strada, da cui deriva la sicurezza, ed in campo agonistico le prestazioni.
Questo notevole sforzo tecnologico, tuttavia, non deve far dimenticare all’utente ordinario che il pneumatico richiede poche e semplici attenzioni per mantenere inalterati nel tempo i parametri ottimali impostati in fase di progetto.
Esaminiamo alcuni accorgimenti che ci consentono di utilizzare al meglio un prodotto così importante per la propria ed altrui sicurezza e, non ultimo, per risparmiare sui costi di gestione del veicolo.
La prima rilevante fase è la scelta del pneumatico che dovrà equipaggiare il nostro mezzo. Dipende da alcuni fattori quali il tipo, i suoi limiti di velocità, le caratteristiche del fondo stradale sul quale sarà impiegato, le condizioni ambientali e climatiche, lo stile di guida del conducente.
Una volta effettuata la scelta, dove sarebbe opportuno seguire i consigli di un rivenditore specializzato sia per le numerose case costruttrici esistenti sul mercato sia per gli innumerevoli modelli prodotti, dobbiamo affrontare il montaggio dei pneumatici.
Questa operazione, non meno importante della prima, perché dal suo esito deriva il comportamento del veicolo durante la marcia, deve essere eseguita in maniera scrupolosa e tecnicamente giusta.
I moderni pneumatici sono privi di camera d’aria interna. Infatti, vengono denominati tubeless, dal termine inglese che denomina questa caratteristica.
Ne deriva che la loro circonferenza interna debba aderire perfettamente al cerchio sul quale sono montati, onde evitare piccolissime perdite d’aria che porterebbero ad un graduale sgonfiamento del pneumatico stesso.
Molta attenzione al riguardo va indirizzata anche alla valvola di gonfiaggio ed alla sua tenuta. All’atto del montaggio di nuove coperture l’ideale sarebbe sostituire anche la predetta valvola.
Occorre fare attenzione anche al senso di rotazione del pneumatico. Alcuni modelli fra i più performanti, presentano impressa sul lato esterno, oltre a numeri e sigle, una piccola freccia che indica il senso di rotazione da rispettare.
Una volta montato il pneumatico sul cerchio occorre equilibrarlo, ovvero eliminare con l’aggiunta di piccolissimi pesi di piombo quelle infinitesimali vibrazioni dovute alla rotazione del complesso cerchio-pneumatico intorno al proprio asse, che con il progressivo aumento della velocità si traducono in fastidiose oscillazioni del volante ed in una conseguente non perfetta condotta di guida.
Questa operazione deve essere effettuata al banco agendo su ogni singola ruota per mezzo di un’apparecchiatura elettronica. Per ottenere risultati migliori si può effettuare l’equilibratura “stroboscopia”, per mezzo di un apposito macchinario che facendo girare la ruota montata sul veicolo emette una forte luce intermittente che individua esattamente, ad alcune velocità chilometriche prestabilite, il punto esatto dove installare il piombo per bilanciare il cerchio.
Una volta effettuata l’equilibratura occorre controllare la convergenza delle ruote.
Si effettua con il veicolo posizionato su un ponte sollevatore e permette di misurare, sempre con l’ausilio di un apparecchiatura elettronica, i gradi angolari di incidenza delle ruote anteriori e posteriori del veicolo rispetto al suo asse centrale al fine di farlo marciare perfettamente in linea con la carreggiata stradale senza effettuare continue correzioni con il volante.
Una volta effettuato il corretto montaggio occorre seguire alcuni fondamentali consigli affinché le caratteristiche del pneumatico si mantengano il più possibile inalterate nel tempo e ci permettano di trarre dallo stesso solamente vantaggi per il nostro mezzo di locomozione e di conseguenza per la nostra e l’altrui sicurezza stradale.
I pneumatici, come precedentemente evidenziato, sono l’unico punto di contatto tra il veicolo e l’asfalto. E’ infatti dall’impronta e dalla pressione del battistrada sul terreno che dipende l’aderenza dell’auto, soprattutto sul bagnato ed ancor di più su neve e ghiaccio.
E’ di fondamentale importanza controllare mensilmente la pressione dei pneumatici, attenendosi ai valori indicati sul libretto di uso e manutenzione. Questa operazione deve essere effettuata con i pneumatici freddi, il che sta a significare che il mezzo non abbia percorso più di due o tre chilometri e che lo stesso non sia stato parcheggiato sotto un forte sole. Non bisogna mai ridurre la loro pressione se sono caldi. E’ assolutamente importante evitare di circolare con una pressione delle coperture non idonea (sottopressione o sovrapressione) o con sovraccarico.
Affinché tutti e quattro i pneumatici abbiano lo stesso stato d’usura è consigliabile, inoltre, far eseguire l’inversione degli stessi fra gli assi del veicolo senza incrociarli, ogni 10.000-15.000 chilometri. Una volta effettuata questa operazione necessita ripetere l’equilibratura dei pneumatici e la loro pressione.
Occorre, altresì, controllare periodicamente la profondità del battistrada, che non deve essere mai inferiore ai limiti legali di 1,6 millimetri. Tuttavia per rimanere nei margini di sicurezza si consiglia di sostituire i pneumatici quando il battistrada è di circa 3 millimetri.
Gli urti violenti contro i marciapiedi ed altri ostacoli possono originare delle lesioni interne alle coperture stesse, non immediatamente evidenti: per far fronte a ciò, occorre ricorrere al controllo di un esperto.
Non è ammesso, inoltre, equipaggiare un mezzo con coperture il cui codice di velocità e indice di carico siano inferiori a quanto stabilito dalla casa costruttrice del veicolo.
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