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Del seguente articolo:

Novembre-Dicembre/2009 -
Corea del Nord, un paese inquieto che nel lontano Oriente ancora oggi cova fuoco sotto la cenere
Claudio De Felici

Dopo circa sessant’anni la Corea del Nord è nuovamente balzata all’attenzione dell’opinione pubblica mondiale e torna a far impensierire: recenti sono infatti le notizie dei suoi test nucleari con il lancio di missili a corto raggio e le minacce contro la Corea del Sud.
Il governo di Pyongyang ha inoltre annunciato che si sta preparando a lanciare un missile balistico intercontinentale, con un raggio di azione tra i 4.000 ed i 6.500 chilometri, da una base della sua costa occidentale che potrebbe raggiungere e colpire il territorio statunitense.
Una provocazione di questo genere non la si vedeva dai tempi della guerra di oltre mezzo secolo fa che dal 1950 al 1953 vide contrapposte da una parte la Corea del Nord e la Cina e dall’altra la Corea del Sud, gli Stati Uniti d’America e le Forze dell’ONU.
Il 25 giugno 1950 i nordcoreani, superiori per mezzi bellici e numero di uomini, attraversarono il 38° parallelo occupando la capitale Seoul ed i maggiori capoluoghi della Corea del Sud. A quel punto le Nazioni Unite intervennero con l’invio di truppe combattenti in appoggio alle forze governative del sud e riuscirono a respingere i nordcoreani fino ai confini con la Cina.
La popolazione civile, sottoposta a tre anni di vicende belliche, fu ben presto ridotta in estreme condizioni di terrore, miseria e abbandono: la fame e le malattie contribuirono ad accrescere il numero delle vittime delle azioni belliche.
Per fronteggiare questa situazione la Croce rossa internazionale lanciò un appello a tutte le Società nazionali di Croce rossa per portare soccorso alle popolazioni del territorio coreano.
Il 20 settembre 1950 il Consiglio dei Ministri italiano deliberò di porre a disposizione del Segretario Generale dell’ONU un ospedale della Croce rossa completo di equipaggiamento e personale. Contrassegnata con il numero 68, la nostra struttura sanitaria venne imbarcata su una motonave americana che salpò da Napoli il 16 ottobre 1951 e raggiunse il porto di Pusan, nella Corea del Sud, esattamente un mese dopo.
L’ospedale venne accantonato in due edifici scolastici in località Yong Dung Po, nei pressi della capitale Seoul. Fu aggregato, quale unità medica, all’VIII Armata americana, assumendosi la responsabilità di tutta l’assistenza sanitaria della popolazione civile compresa nel triangolo Inchon-Seoul-Suwon.
Nella missione anche l’infermiera volontaria Alma Pascutto, la crocerossina che ha recentemente compiuto 100 anni e che abbiamo intervistato nella sua casa romana.


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