Direttore Responsabile Leandro Abeille


 
home
sommario
noi
pubblicità
abbonamenti
mailinglist
archivio
utilità
lavora con noi
contatti
ARCHIVIO

Del seguente articolo:

Novembre-Dicembre/2009 -
Sicurezza contro il terrorismo
L’intrigante “body scanner” potrebbe mettere a nudo I passeggeri all’imbarco
Fabrizio Di Nola

Fervono e si intrecciano in tutto il mondo dibattiti e discussioni sull’uso dei body scanner negli aeroporti più critici riguardo a ipotesi di terrorismo. Per l’Europa la decisione potrebbe venire inizialmente presa da ciascun Stato, ma già è stato annunciato che a Bruxelles sarà operativa un’apposita commissione per valutare l’impatto psicologico e anche fisico con i futuri passeggeri. In circa trenta secondi di “ispezione” i raggi di queste sofisticate apparecchiature del terzo millennio esploreranno sin nei più intimi particolari il corpo dei passeggeri all’imbarco aereo restituendoana loro immagine tridimensionale. Nei suoi chiaroscuri la figura che ne emergerà metterà a nudo - solo sotto gli occhi degli addetti alla sicurezza - un minuzioso disegno in digitale del corpo in esame per evidenziare - pare - qualsiasi tipo di arma in metallo o plastica o di carattere liquido che possa essere nascosta nel corpo al fine di attuare un ipotetico attentato terroristico.
Diversi saranno gli Stati che si schiereranno a favore di questo superlativo di sicurezza, ma anche tanti altri esterneranno le loro perplessità.
L’unione Europea, dal canto suo, avrebbe invece già messo già in vendita le sue prime apparecchiature di body scanner - pare che siano sei - che furono comprate dopo l’11 settembre al costo di oltre 700 mila euro senza essere però mai utilizzate



Nel mese di gennaio si dovrebbe tenere a Bruxelles una riunione della Commissione per la sicurezza aerea dell’Unione Europea per discutere delle misure da adottare, e in particolare dell’uso di queste sofisticate macchine. I body scanner erano infatti già stati previsti tra le misure di sicurezza in una proposta della Commissione Europea un anno fa, ma poi eliminati dal testo finale della direttiva sulla sicurezza aerea del 2008 a causa dell’opposizione del Parlamento Europeo e di alcuni stati membri.
La principale obiezione mossa, infatti, era stata quella del rispetto della privacy: I body scanner infatti permettono di vedere sotto i vestiti il corpo nudo dei passeggeri. Non esiste però nessun divieto per gli stati membri dell’Ue di introdurre l’uso dei body scanner, “se questi lo desiderano e lo ritengono necessario”, ha precisato il portavoce della Commissione.
L’Olanda che è determinata nell’applicarli, dal 2007 ce ne sono infatti due a Schiphol e, dopo il fallito attentato al volo Delta Amsterdam-Detroit, ne ha annunciato l’immediato potenziamento e non infrange alcun divieto nell’introdurre i body scanner per i voli da e verso gli Stati Uniti, né lo infrangerebbe se decidesse effettivamente, come paventato dal governo, di utilizzarli anche per tutti gli altri voli compresi quelli all’interno dell’Ue.
Negli Stati Uniti i body scanner sono stati già da tempo installati in carceri e tribunali. A seguire, anche in una ventina di aeroporti: da Los Angeles a Baltimora, da Denver al JFK di New York.
La Gran Bretagna ha comunicato che entro tre settimane i primi debutteranno a Heathrow. Esistono però voci che si vorrebbero opporre a questa scelta di rapida introduzione dei “full body scanner” negli aeroporti britannici rischia però di infrangere le leggi per la tutela dei minori, che proibiscono la creazione di immagini oscene dei bambini” Questa tesi è sostenuta infatti alcune associazioni per i diritti civili in Gran Bretagna, come ha recentemente scritto il quotidiano The Guardian. Alcune organizzazioni hanno inoltre denunciato che le immagini create da queste apparecchiature – scanner corporale in grado di vedere oltre gli indumenti – sono talmente dettagliate da poter essere paragonate a “perquisizioni complete virtuali“. Sono state quindi invocati tutti gli accorgimenti necessari per proteggere la privacy dei passeggeri coinvolti. Ai ministri viene chiesto di esentare i minorenni dai “full body scanner” o di rinviare l’introduzione delle nuove leggi per garantire che il personale della sicurezza aeroportuale non commetta reati in base alle leggi pedo-pornografiche. I gruppi per la tutela della libertà civili inglesi vogliono inoltre garanzie che le immagini dagli 80 mila scanner, comprese quelle dei vip, non finiscano su internet. Il Dipartimento del Tesoro ha confermato che il problema “pornografia infantile” rientra nelle questioni “operative e legali” attualmente discusse, dopo l’annuncio di Gordon Brown sulla “graduale” introduzione negli aeroporti britannici.
La Germania dovrebbe introdurne alcuni entro la fine dell’anno e oltre Atlantico il Canada li introdurrà entro due mesi in nove scali.
L’Italia dovrebbe dare l’immediato ordine per l’acquisto di dieci-dodici scanner (per Fiumicino, Malpensa e Venezia), anche se, tra sperimentazioni, certificazioni e omologazioni Ue, i tempi non saranno brevi.

Solo la Spagna si è detta contraria a “provvedimenti aggiuntivi” per i controlli sui passeggeri che saliranno in aereo.

Ma cosa sono effettivamente questi Body scanner?
Si tratta di apparecchiature di ultimissima generazione in grado di “mettere a nudo i passeggeri”, sostengono i protagonisti del dibattito sulle nuove misure di sicurezza negli aeroporti. Un dibattito dove i dubbi sulla reale utilità (e infallibilità) di queste apparecchiature si incrociano con i timori per la violazione della privacy e per i possibili danni alla salute.
I cosiddetti “body scanner” sono vecchi quasi quanto l’antico mito di poter vedere oltre i vestiti indossando occhiali speciali. Alcuni decenni fa imperversavano giornali a fumetti dove venivano pubblicizzati i mitici occhiali a raggi x, mentre negli ospedali nascevano i primi scanner corporali per la diagnostica medicale.
Oggi le tecnologie utilizzate a questo scopo sono innanzitutto quella dei raggi x ma sono arrivate poi le tecnologie medicali legate alle onde radio di frequenza particolare (in genere altissima) derivate da applicazioni militari. La prima tecnologia si chiama Backscatter x-Ray e utilizza raggi x che non penetrano l’oggetto (come quelli più potenti per le radiografie) ma usano le radiazioni di ritorno del corpo. Forniscono immagini a due dimensioni e in bianco e nero. La seconda tecnologia, la Millimeter wave scanner, usa onde radio cortissime (come i raggi T) e a elevata frequenza. Fornisce una foto del corpo tridimensionale.
I principali produttori di queste apparecchiature nel mondo sono pochissimi e tra essi vi è anche un’azienda italiana, la Gilardoni di Mandello del Lario (Lecco), che produce il Gen 2: un sistema, si legge sulla scheda del prodotto, «inserito dal ministero della Difesa americano nella lista dei prodotti certificati per la sicurezza nazionale e l’anti-terrorismo ». Una seconda azienda produttrice italiana è a Firenze ed è la CadModelling Ergonomics: inizialmente aveva elaborato uno scanner che grazie a raggi laser scannerizza il corpo per confezionare abiti su misura.
In Italia i primi scanner per la sicurezza aeroportuale sono stati provati lo scorso anno allo scalo di Ciampino. Il sistema è semplice: il passeggero entra in una cabina a braccia e gambe divaricate. Trenta secondi, qualcuno in più di quelli il monitor su cui appare una sorta di fotografia in negativo necessari alle apparecchiature con sistemi di raggi x, e un software trasforma i segnali ricevuti in un’immagine. Di fatto lo scanner spoglia completamente il passeggero: il sistema non arriva alle ossa, i raggi non sono molto potenti, ma permettono di capire se, sotto gli abiti, magari a contato di pelle, è stato nascosto qualcosa. La spiegazione è stata fornita dal dr. Alessio Quaranta direttore dell’Ente nazionale per l’aviazione civile. Negli Stati Uniti il monitor si trova in una cabine non visibile al passeggero, il personale della sicurezza che visiona l’immagine e con un auricolare è collegato a quello che la deve valutare. L’immagine non viene memorizzata ma viene subito distrutta. E’ chiaro, comunque, che chi non vuole sottoporsi all’esame dello scanner, per salire a bordo deve sottostare - su sua esplicita richiesta - a un’ispezione manuale accurata.
Le prime pesanti discussioni su queste apparecchiature anni duemila sono proprio legate all’utilità di questa apparecchiatura per capire se il sistema possa davvero offrire più garanzie rispetto a un controllo incrociato metal detector-ispezione manuale.
La motivazione dell’autorità aeroportuale statunitense (Tsa) è che il sistema permette di rilevare non solo oggetti nascosti, ma anche macchie di plastica, armi di ceramica e materiali esplosivi che sfuggono al metal detector. Limite dichiarato: sembra che non sia in grado di vedere al di sotto di quaine in gomma o materiali simili adagiati sulla pelle.
Nel mese scorso, inoltre, Ben Wallace, ex consulente della Qinetiq (la società di ricerca britannica apripista in fatto di scanner), ha dichiarato che queste apparecchiature non sono in grado di intercettare le sostanze a bassa densità. Quindi: anche plastica, polveri chimiche e liquidi. La Iata poi, l’associazione internazionale delle compagnie aeree, ha espresso preoccupazione per i forti ritardi che potrebbero essere causati dai nuovi controlli. Per quanto riguarda il nostro paese, invece, il presidente dell’Enac Vito Riggio si è detto convinto che al contrario il body scanner potrebbe velocizzare
Per dare una risposta ai tanti dubbi si moltiplicano i gruppi di studio: quello italiano sarà operativo a gennaio, forse in concomitanza con il giorno in cui è previsto anche un vertice del gruppo tecnico comunitario a Bruxelles.
In discussione, però, anche gli altri due punti: privacy e salute. Le polemiche legate alla violazione della dignità dei passeggeri sono le più forti e hanno in prima fila le associazioni per i diritti dell’uomo. Ieri il giornale britannico Guardian ha messo in allarme i passeggeri per quello che potrebbe trasformarsi in uno strip-tease virtuale dei passeggeri controllati. In particolare il doveroso rispetto nei confronti dei minori “Gli scanner violano le leggi sulla pedo-pornografia” è stato il titolo che il quotidiano britannico ha piazzato in prima pagina.

La tutela della privacy imposta dall’Italia.
Per quanto ci riguarda, il nostro garante per la Privacy Francesco Pizzetti ha ricordato come lo scorso anno la proposta della Commissione Ue di utilizzare i body scanner per il controllo ordinario negli aeroporti fosse stata bocciata in quanto considerata come misura eccessiva e inaccettabile. “Oggi la discussione si può anche riaprire - ha detto - ma solo per controlli straordinari e con alcuni punti fermi. Che dovrebbero essere i seguenti. l’opacizzazione della sagoma e del volto del passeggero, quindi la visione in una stanza protetta. Per quanto concerne i minori, ha aggiunto che con questi accorgimenti non dovrebbero nascere motivi di preoccupazione. Se invece si dovesse optare però per un full body scanner che mostra particolari anatomici, fuori e dentro, ha espresso il suo timore che un certo allarme potrebbe essere giustificato per tutti.

La tutela della salute
All’interno del gruppo di lavoro per l’uso dei body scanner interverrà pure il ministero della Salute. Ad alimentare il dibattito sono stati infatti anche i timori legati alla salute. Gli uomini della Tsa americana hanno sottolineato la bassa potenza delle emissioni: l’esposizione alle onde radio durante il controllo sarebbe 10 mila volte minore a quella di una trasmissione col cellulare. Concorda con questa tesi il primario della Radiologia all’ospedale Meyer di Firenze rilevando che le onde radio in teoria sono inoffensive, e che oggi ne siamo circondati. Non se ne conoscono però gli effetti a lungo termine. E anche le emissioni di raggi X sono molto basse, se ne accumulano davvero di più durante un volo transoceanico. Detto questo, esistendo un rischio probabilistico, per il professore ritiene che per i bambini sia opportuna l’ispezione manuale.
Esiste però anche chi ne illustra la pericolosità delle onde radio per la salute. Le micro onde in terahertz dei body scanner penetrano i materiali non conduttori, come l’abbigliamento, ma poi la loro energia si deposita sulla pelle. I ricercatori del Center for Nonlinear Studies presso il Los Alamos National Laboratory hanno dimostrato che le radiazioni in terahertz (pari a un milione di Mhz possono essere in grado di causare seri danni al DNA che viene colpito quando le onde irradiano il corpo.

La garanzia contro un attentato.
Non esiste davvero al cento per cento, sostengono altre voci e alcuni sostengono pure che i body scanner aggraveranno il ritardo e il fastidio di viaggiare in aereo, senza necessariamente impedire un altro attentato. Alcuni esperti sostengono che il materiale a bassa densità che è stato usato il giorno di Natale non avrebbe potuto essere individuato. Certamente se più scansioni e ricerche fossero il prezzo da pagare per viaggiare sicuri, le discussioni sarebbero finite. Ma fare un profiling dei passeggeri sulla base di razza e di religione, al fine di individuare chi andrebbe perquisito più approfonditamente, finirebbe per causare una non imparzialità di razza, un danno piuttosto che un miglioramento per la sicurezza. Trattare sistematicamente i passeggeri musulmani e di colore con una indagine più pesante, come quella del body scanner, potrebbe creare un clima di ribellione che sicuramente potrebbe divenire un miglior terreno di coltura per lo jihadismo militante. Le persone pericolose appartenenti all’Islam sono una piccola goccia in più di un miliardo di musulmani in tutto il mondo e per cui la fede religiosa non può essere un filtro efficace per individuare i terroristi. Inoltre, una volta capito che è chiaramente nel loro interesse nascondere la loro fede, potrebbero tranquillamente mimetizzarsi adottando nomi e abiti lontani dalla loro cultura.
In tutti voli aerei, infine, si profila l’ipotesi che i controlli con i body scanner potrebbero diventare comunque obbligatori il prima possibile. All'aeroporto di Amsterdam-Schiphol, che come già detto si presenta all’avanguardia in Europa. una quindicina di body scanner, finora installati a scopo di test, sono già presenti, seppur non operativi viste le restrizioni sulla privacy imposte dall'Ue. Il loro utilizzo, però, sarà a breve obbligatorio per tutti coloro che viaggiano da e per gli Stati Uniti, come previsto da un accordo in programma tra il ministro olandese della Giustizia Ernst Hirsch Ballin con il segretario per la Sicurezza interna degli Stati Uniti Janet Napolitano. La stampa olandese ha riposrtato una dichiarazione di Ballin per la quale la sicurezza dei passeggeri deve essere la prima priorità. L'intenzione, però, come confermato alla stampa dei Paesi Bassi dall'agenzia anti-terrosimo olandese (Nctb) e dal ministro della Giustizia, è che tutti i passeggeri in viaggio da e per l'Olanda debbano essere sottoposti al body scanning il prima possibile.
Il rispetto della privacy verrà garantito tramite la scansione automatica del passeggero effettuata dalla macchina, che allerta gli addetti alla sicurezza solo se viene riscontrata una situazione sospetta.
“Abbiamo deciso di utilizzare gli scanner corporali disponibili a Schiphol per tutti i voli verso gli Usa”, ha spiegato il ministro, precisando che serviranno tre settimane per equipaggiare tutti gli scanner di un software che consentirà di controllare i passeggeri senza intervento del personale. Grazie a questa soluzione verrà superato così il problema della violazione della pivacy e le critiche di voyeurismo, dal momento che gli scanner possono lasciare vedere i corpi nudi.


<<precedente sommario successivo>>
 
<< indietro
ricerca articoli
accesso utente
login

password

LOGIN>>

Se vuoi
accedere a tutti
gli articoli completi
REGISTRATI

Scrivi il tuo libro: Noi ti pubblichiamo!

Le parole di una vita

Cittadino Lex

gg