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Del seguente articolo:

Gennaio-Febbraio/2010 -
La Cri per i bambini di Haiti
Il contributo delle Infermiere Volontarie nell'operazione CRI di trasferimento in Italia per cure di 88 bambini con le loro madri
P. G.

In un freddo e nevoso pomeriggio del 12 febbraio alle ore 15,00 sono arrivati all'aeroporto militare di Pratica di Mare (RM) centoquarantadue haitiani,88 bambini e le loro madri, miracolosamente sopravvissuti alla devastazione provocata dal sisma che ha colpito l'isola nei mesi scorsi. . Ad accompagnarli in questo viaggio della speranza dieci Infermiere Volontarie.
L'operazione organizzata dalla Croce Rossa Italiana, in coordinamento con la Presidenza del Consiglio e il Dipartimento per le libertà civili del ministero dell'Interno, ha l'obbiettivo di fornire assistenza e cure sanitarie in varie strutture specializzate ai piccoli affetti da gravi malattie e disabilità non assistibili attualmente in loco. Assistere all'arrivo è stato emozionante: vedere scendere dal grande aereo bianco, tante mamme con i loro bambini, timorosi e stanchi per il lungo viaggio. Possiamo solo immaginare i loro sentimenti pieni di speranza, ma anche frastornati da quel vortice di emozioni che li ha travolti dal sisma. Ai piedi dell'aereo una folla di volontari li attendeva con coperte e generi di prima necessità per accoglierli e accompagnarli poi alle loro destinazioni.Tante mani tese verso di loro. Durante tutto il volo da Port Au Prince fino a Roma (quattordici ore di viaggio), i bambini sono stati accuditi e seguiti dalle Sorelle che hanno affrontato le fatiche di una lunga trasferta per raggiungere e dare il proprio supporto alle famiglie haitiane in attesa della partenza per l‘Italia. Gli sguardi sorpresi e anche un po smarriti di queste persone, hanno incontrato quelli rassicuranti e sereni delle Infermiere Volontarie: S.lla Opromolla (Capo Gruppo),S.lla Tosolini, S.lla Mulas, S.lla Chadli, S.lla Galloni, S.lla Santagostino, S.lla Rusconi, S.lla Ombrosi, S.lla Gioacchini, S.lla Beriotti. Tutte costoro, con amore e dedizione, hanno circondato di affetto e cure, i piccoli ospiti e le loro famiglie aiutandoli a sopportare i disagi del lungo viaggio, senza cedere alla stanchezza alla quale si erano aggiunte le cattive condizioni atmosferiche. A volte le parole non servono, in quelle ore di volo, le ultime caratterizzate dall'ansia di ciò che sarà, i gesti semplici, ma amorevoli, i sorrisi aperti e accoglienti le lacrime condivise, hanno unito, ci hanno unito , scaldando il cuore,. Emozioni che rendono molto più di quanto si dà, aldilà di ogni vanagloria trasformando in realtà le parole del nostro motto "Ama, Conforta, Lavora e Salva" e rendendo concreto il messaggio di umanità della Croce Rossa.


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