Le Puglie: quella industriale del polo siderurgico dell’Italsider e del porto di Taranto e quellaagricola del Salento, delle vigne di Manduria e del piccolo artigianato di Grottaglie, quella della ferrovia apulo-lucana che con lemmezza attraversa rumoerggiando nelle campagne e quella delle città della Magna Grecia o del barocco leccese.
La Puglia dei paesi ormai spopolati dell’entroterra, la terra del rimorso di Ernesto De Martino e la zona costiera trasformata dal turismo di massa, la Puglia del vivace mondo degli artisti e dei grafici e quella degli psichiatri che hanno raccolto e sviluppato la sfida di Franco Basaglia….
La religiosità popolare, i luoghi e le forme di aggregazione nei piccoli centri dalle secolari cattedrali di tufo e dalle case di pietra e i quartieri alveare delle periferie cittadine sorti negli anni ’60.
Tempi, spazi, modi di vita che si intrecciano e avvicendano nell’arco di trent’anni, negli occhi di un fotografo che ha visitato lungamente questa regione e ne ha indagato e raccontato le complesse e contraddittorie realtà.
Freelance che dal 1980 ha alternato e progressivamente sostituito agli scatti di cronaca e ai reportage d’attualità lunghe, ragionate, inchieste sul lavoro, sulla questione psichiatrica, sulle trasformazioni del territorio, Uliano Lucas ha girato e soggiornato in Puglia innumerevoli volte, ora inviato da settimanali e quotidiani nazionali per inchieste di politica o di cronaca, ora invitato da enti locali e dal sindacato per lavori di documentazione e di ricerca poi sfociati in libri, ora più semplicemente richiamato dalle tante amicizie costruite negli anni in questa regione.
La mostra vuole ripercorrere attraverso una sequenza di 90 immagini (che diventano 150 nel catalogo), i diversi momenti di questo viaggio, il percorso di analisi e di riflessione di un autore colto e attento che da quasi trent’anni segue e registra le trasformazioni del tessuto territoriale e sociale pugliese e ne offre significative chiavi di lettura. Leggendo e catturando nelle forme del paesaggio e delle architetture i segni della storia pugliese, le sue radici culturali, e nella quotidianità del vivere, nella definizione dei nuovi spazi della socialità e dell’economia, il loro evolvere nel tempo, in unatensione costante fra il rischio della perdita e l’ancoramento profondo alla propria storia e identità.
L’opera è stata realizzata a cura dell’Associazione culturale Recherche e nel catalogo i testi di Arturo Cucciolla, Lucia Miodini, Nicola Signorile
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