Le auto blu che sfrecciano nelle strade italiane sono diventate così numerose che sembra che i responsabili delle strutture amministrative o politiche, i nostri dicasteri, non sembrano riuscire a calcolarne una realistica quantità numerica.
Questa ingombrante verità è stata messa in luce in una news letter dell’Associazione Contribuenti Italiani il cui direttore Vittorio Carlomagno scrive che mancherebbe una precisa volontà per effettuare censimenti e monitoraggi al fine si studiare come dimezzare il parco auto della Pubblica Amministrazione e conseguentemente come abbassare la spesa pubblica anche in questo settore.
Sembra che il dato fondamentale sia sempre alquanto aleatorio. Eppure, scrive il direttore, l'invasione delle auto blu in Italia cresce di anno in anno e ciò che indigna di più è il confronto con il resto dell'Europa e anche con gli Stati Uniti
Il nostro Belpaese - come se ne è da tempo a conoscenza, detiene l'assurdo primato per il maggior numero di auto di rappresentanza. Nel 2009 il parco delle auto blu italiane è cresciuto del 3,1% passando da 607.918 a 626.760 unità. E nel primo trimestre del 2010 il trend positivo non si è fermato: +0,6 punti percentuali, 629.120 auto blu! Questo incremento sarebbe in contrasto con quella legge che, fin dal 1991, limita l'uso esclusivo di queste vetture di rappresentanza ai soli Ministri, Sottosegretari e ad alcuni Direttori generali.
Sembra che nessuno voglia rendersi conto che queste spese non sono dettagli per i contribuenti italiani? Le auto blu, simbolo spesso negativo dei privilegi della classe politica, costano alle casse dello Stato circa 1.200 milioni di euro l'anno. Una spesa pesante che, seguendo metodi più razionali, potrebbe anche essere ridotta in maniera significativa. A testimoniarlo è la Corte dei Conti, non con una delle sue puntuali sentenze , ma adottando un buon esempio della gestione del suo parco autovetture.
L'organo di controllo dei conti pubblici ha infatti rinnovato recentemente il proprio parco ‘blu’, adottando il sistema delle autovetture a noleggio (come fanno anche altre amministrazioni centrali, amministrative e regionali). A differenza degli altri, però, il costo del carburante viene incluso nel canone annuo di noleggio con un sistema che produce vantaggi nel carico delle spese finali.
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