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Del seguente articolo:

Marzo - Maggio/2010 -
Comitato Regionale Molise
Psicologi, medici, assistenti sociali, tutti volontari Cri, un forte impegno per ascoltare e aiutare chi è vittima di violenze fisiche o psicologiche, o chi è in posizione di degrado o abbandono. Ne parla il referente de “La Fenice”, l’avvocato Luigia Pol
Paola Gregory

Sono circa tre anni che stiamo intensamente lavorando per conoscere determinati problemi sul nostro territorio, proprio nella sua più intima delicatezza, e non nascondo che ci siamo incamminati verso un’impresa ardua e difficile. Soprattutto per noi - siamo tutti volontari della Croce Rossa - che ci siamo posti l’obiettivo di creare una rete contro le violenze in genere.
Chi parla è l’avvocato Luigia Pollice, professionista del diritto con esperienze nei Comitati Pari Opportunità sorti in seno all'Ordine degli Avvocati e all'Ordine dei Medici della Provincia di Campobasso, all'A.N.A.S. della città e all’A.R.P.A. Molise, nonché nelle Commissioni pari opportunità, sportelli informativi e punti di ascolto presso Enti Locali e altre Istituzioni, frutto di iniziative individuali non coordinate con la Regione.
Il nuovo Centro AntiViolenza “La Fenice”, di cui l’avvocato Pollice è referente, è nato dalla sinergia tra Volontari appartenenti a tutte le Componenti della CRI della Regione. Nella organizzazione operano esclusivamente psicologi, medici, avvocati e assistenti sociali. Negli obiettivi l’ascolto e l’aiuto per tutti coloro che sono vittime di violenza fisica o psicologica o per coloro che si trovano in una situazione di degrado e di abbandono. Il movimento “La Fenice” è nato nel 2008
Nostro punto di arrivo è stato quello di creare un sistema di informazione e di formazione, mirato sui ragazzi delle medie superiori, fascia di età tra i 16 e i 18 anni, spiega l’avvocato Pollice. Il Gruppo di Volontari del “Centro”, per operare nella massima discrezione, ha adottato un sistema di questionari anonimi diffusi tra i ragazzi per valutare innanzitutto quale fosse il grado di conoscenza del problema, ma anche per capire se questi giovani abbiano ben chiaro come comportarsi in caso di problemi; e, soprattutto, a quali strutture rivolgersi. Nel corso della nostra indagine conoscitiva - escluso sia ben chiaro qualsiasi intento statistico - abbiamo pure tenuto conto del target sociale di provenienza dei ragazzi. Abbiamo così individuato soggetti vittime di violenze, con una loro grande confusione dei quali poco o nulla si sapeva prima dei questionari stessi.
Una interessante iniziativa che è stata avviata dal “Gruppo La Fenice” - e che si dovrebbe protrarre nel tempo - è stata realizzata d’intesa con il “Mario Pagano” che ha un Liceo Classico di prestigio. E’ stata organizzata una grande mostra fotografica alla quale sono stati invitati a collaborare solo fotografi maschi. Per “Mondo donna”, questo il titolo del lavoro, i fotografi Roberto De Rensis, Carmine Marinaro, Fabrizio Nocera hanno messo a disposizione i loro servizi su temi legati alle donne in generale e a quelle al lavoro in particolare.
Sempre nell’ambito delle medesime giornate di studio della CRI, al “Mario Pagano” è stata inaugurata anche una mostra d’arte“Un cammino verso il tramonto”: autori Sofia Abalmasova, Sylvie Casertano, Antonella Colagiovanni, Monia Colagiovanni, Sandra Ferrero, Manuela Intilangelo, Teresa Soldo.
In questi tre anni di vita de “La Fenice” abbiamo inoltre realizzato diversi convegni sui temi propri della legge sullo stalking invitando ai dibattiti esperti del settore e docenti universitari anche da altre regioni, con i quali abbiamo sviscerato i diversi aspetti di questa legge. Alla Croce Rossa siamo assolutamente soddisfatti sia del lavoro fatto che dei riscontri che abbiamo ottenuto: i problemi ovviamente esistono ma siamo impegnati per superare le difficoltà che abbiamo verificato nel farli emergere
Abbiamo i in programma un convegno che chiameremo “Idee Chiare” che verrà inserito in alcune giornate di studio della Cri di Campobasso - conclude l’avvocato Pollice - e ne porteremo i contributi anche nell’ambito della nostra organizzazione interna, con referimento ai nostri principi fondativi e rivolti soprattutto ai giovani.
Nell’ambito delle manifestazioni promosse dalla CRI del Molise sul tema della violenza, il Commissario Regionale ing. Francesco Di Bartolomeo con la Referente del Centro Antiviolenza CRI avv. Luigia Pollice e la Porta Staffetta UDI (Unione Donne d’Italia), avv. Manuela Abbazia, hanno presentato il programma della “Staffetta contro la violenza sulle donne”. un evento promosso dall’UDI – Unione Donne in Italia che ha avuto il patrocinio della Regione (Assessorato alle Politiche Sociali), della Provincia, del Comune con l’Assessorato alle Politiche Sociali, dell’Ordine degli Avvocati di Campobasso e dell’Ordine degli Psicologi del Molise.
Lo scorso anno - propsegue l’avv. Pollice, abbiamo aperto le porte alla “Staffetta contro le violenze sulle donne” con una settimana di incontri e dibattiti econ interviste in un liceo prettamente femminile. Anche in questo caso abbiamo riscontrato titubanze, ma, via via che la ricerca prendeva corpo, debbo dire che abbiamo sempre più riscontrato un buon grado di interesse da parte dei ragazzi. Nei dibattiti abbiamo coinvolto, oltre ad esperti della Croce Rossa regionale, anche giornalisti della Rai.
La manifestazione della “Staffetta”, che è stata ovviamente itinerante, ha toccato diverse Regioni, è a Campobasso ed è arrivata dalla Puglia la caratteristica “Anfora a due manici”, simbolo e testimonial della Staffetta dell’UDI.
Ancora al “Mario Pagano” il convegno “Sexual Offender: dalla psicopatologia al crimine sessuale” con interventi del Rettore, professor Aldo Barletta, l’avv. Demetrio Rivellino, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Campobasso, l’ing. Francesco Di Bartolomeodella CRI Molise, il prof. Tonino Cantelmi Psichiatra dell’Università Gregoriana, il dott. Marco Strano, Criminologo, il dott. Fabio Papa, Sostituto Procuratore della Repubblica al Tribunale di Campobasso, il dott. Francesco Verdoliva Procuratore Capo della Repubblica Tribunale dei Minori di Sassari.
Un ultimo convegno alla “Biblioteca Provinciale Albino”, in via D’Amato, per un incontro con la giornalista Barbara Spinelli e la presentazione del libro “Femminicidio. Dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale” . La “Staffetta” del Molise si è conclusa con la partenza dell’Anfora per una sua successiva consegna alle donne della Campania.


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