''Le persone che hanno a cuore le attività' di sostegno
a coloro che soffrono - scrive il Presidente del Senato Schifani
al Commissario Francesco Rocca - non possono non ricordare
quanto la Croce Rossa Italiana abbia fatto e continua a fare
ovunque riesca a intervenire per alleviare le sofferenze
di chi è colpito dalla vita. Oggi, e nel prevedibile futuro, sono convinto
che le associazioni come la Croce Rossa, sia prese singolarmente
che come sistema, possano contribuire a rendere
le nostre società insieme più giuste e socialmente coese''.
La più grande associazione umanitaria italiana, nel giorno del 146° anniversario dalla fondazione, ha presentato il suo “Rapporto Annuale 2009” sulle attività svolte nell’anno, un pesante periodo di gravi emergenze nel campo della solidarietà. facendo arrivare nei luoghi del dolore il calore della solidarietà''
Alla presenza del Ministro della Salute Ferruccio Fazio, il Commissario Rocca, assieme a Patrizia Ravaioli – Direttore Generale della Croce Rossa, con l'Annual Report 2009 hanno ripercorso la storia della struttura umanitaria illustrandone l'attuale organizzazione e le risorse a disposizione, le componenti volontaristiche, i soci, le campagne di comunicazione e di sensibilizzazione, gli interventi di soccorso nazionali e internazionali, le emergenze, il resoconto economico e finanziario, le sfide per il futuro.
Nel Report 2009, ha fatto notare Patrizia Ravaioli, si legge quanto “l’anno sia stato difficilissimo, tutto in salita,e il ruolo da protagonista, naturalmente, è andato all'Abruzzo, messo in ginocchio nell'aprile del 2009 dalla furia di un terremoto che ha polverizzato gran parte dell'Aquilano. Nel tempestivo intervento, a meno di un'ora dal dramma, i volontari nella loro divisa e la croce rossa sul petto, erano già operativi sull’emergenza”.
Il Report della Cri è uno strumento attraverso il quale, ha precisato il Direttore “vogliamo un’operazione di trasparenza perché i cittadini devono sapere come sono utilizzati i fondi che donano e, nella loro gestione, ogni euro raccolto deve trovare collocazione nel nostro operare. L'Abruzzo, dove per mesi i nostri volontari hanno dormito in brandine, è l'emblema delle attività svolte quest’anno. La Cri è ovunque - ha detto - e in ogni porta che si apre si trova qualche suo progetto che ha l'obiettivo di aiutare e sostenere i più vulnerabili". Sempre sul tema Abruzzo anche il Presidente del Senato aveva detto nel suo messaggio che ''nel 2009, a 150 anni dalla nascita dell'idea di Croce Rossa, siete stati protagonisti nel portare aiuti alle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto, facendo arrivare nei luoghi del dolore il calore della solidarietà''
Sempre pronti su ogni emergenza, 24 ore su 24, i primi ad arrivare, gli ultimi ad andarsene: questa è la quotidianità in cui si ritrovano i 150 mila volontari della Croce Rossa che hanno festeggiato i 146 anni della loro organizzazione, la più grande e antica d' Italia. Nel rapporto annuale sulle attività , sono state illustrate le cifre, e anche i principi che animano il movimento, la strada su cui la Cri si deve dirigere, ha detto il Commisario StrairdinrioRocca, “negli interventi umanitari - ha poi aggiunto il Commissario Rocca - noi facciamo la differenza e portiamo passione e sensibilità per le istituzioni”.
La Cri, che è strutturata sul territorio con 21 Comitati regionali, 105 provinciali e 444 locali, organizza gli interventi nelle emergenze con chiamate a turni su un complesso di 150 mila volontari a cui si aggiungono quasi 36 mila soci ordinari. Il suo lavoro lo realizza anche all'estero in 26 paesi nel mondo. Nell'Annual Report sul 2009 presentato in conferenza stampa, Rocca ne ha illustrato alcuni ‘numeri’: nel famosissimo servizio di ambulanze del “118” - il classico servizio di “croce rossa” - si copre che il 40% del servizio viene organizzato dalla Cri; esistono poi le ‘unità di strada per tossicodipendenti’, si effettua la raccolta sangue, l’assistenza agli immigrati nei centri di accoglienza, si opera negli ospedali pediatrici con le clownerie in corsia e si effettuano anche la riabilitazione per anziani e la “pet therapy” per i diversamente abili.
“Rileviamo però che sul territorio marciamo con un'Italia a due velocità - ha poi commentato Rocca - e, se abbiamo tanti volontari al nord, sono molto di meno al sud: iniziamo dai quasi 23 mila volontari della Lombardia, gli oltre 21 mila del Piemonte e i 13 mila dell' Emilia Romagna per contarne poi appena 147 in Basilicata e 868 in Campania; pochi i volontari anche in Umbria (64) e in Valle d' Aosta (323): è quindi necessario puntare molto di più sulla solidarietà''.
Rocca ha quindi annunciato che su questo problema la Cri ha avviato un dialogo con la Conferenza Regioni e “per il prossimo futuro potrebbe esserci anche un ruolo di volontari nel Servizio sanitario nazionale, come ha proposto oggi il ministro Fazio”."La Cri è la nostra più antica associazione di volontariato - ha sottolineato il ministro della Salute Ferruccio Fazio, prendendo parte all'incontro al Senato - ed è la più importante". Se l'obiettivo del ministro di mettere a sistema il volontariato "formalizzando il suo ruolo all'interno del Ssn" dovesse andare in porto, "la Cri potrebbe essere il centro di questo sistema", ha auspicato Fazio."La Cri è la nostra ambasciatrice in Europa e nel mondo, mette insieme volontari e professionisti in un gioco di squadra guidato della solidarietà", gli ha fatto eco Daniele Bosone, vice presidente della Commissione Sanità del Senato.
Nell’Annual Report, come già detto, fiore all'occhiello del volontariato è stata l' emergenza Abruzzo nella quale: “hanno operato 11 mila volontari, sono stati forniti un milione e mezzo di pasti caldi, sono stati allestiti 12 campi e 9 cucine, 10 presidi medici, 3 tende cinema e 9 ludoteche. Lì il lavoro continua, la Cri è tuttora fra i terremotati e certo non se ne andrà a breve. Con la raccolta fondi record, 11.320.000 di euro da privati, si è contribuito a costruire le 94 case di Onna. Nel corso di quest'anno sarà pronto a San Gregorio un centro per le terapie riabilitative; a Navelli un ambulatorio e un centro anziani; a Paganica, un centro di ascolto e un progetto per il sostegno psicosociale per le persone colpite dal sisma. Altra emergenza nazionale 2009, il maltempo di Messina. La Cri è stata poi presente al G8, alla strage ferroviaria di Viareggio. All'estero, spiccano gli interventi a Gaza (ambulatori per bambini traumatizzati) e ad Haiti. Il nostro lavoro - ha tenuto a precisare il numero uno della Cri - è sempre discreto, silenzioso. Spesso cercano di tirarci in ballo ma il solo risultato è che, purtroppo, sono solo i volontari a doverne pagare le conseguenze. Ed è per questo dico che in questo anniversario faccio proprio a loro tanti auguri per il futuro”.
Il futuro della Cri è infatti una marcia verso il ''rinnovamento con un maggiore dinamismo''. Un obiettivo che punta alla semplificazione delle procedure per arrivare meglio e prima ai più vulnerabili in difficoltà. “Per i nostri volontari - ha aggiunto il Commissario - nel quotidiano dobbiamo avere procedure più semplici anche se, a volte, esse stesse potrebbero trasformarsi in ‘trappole’.
"Operiamo in 26 Paesi nel mondo - ha aggiunto il commissario Francesco Rocca - attraverso questa realtà, del volontariato, che rappresenta un patrimonio nazionale e che andrebbe sostenuta con forza", ha detto rivolgendo un appello alle Istituzioni. Rocca ha poi ricordato l'impegno in Palestina, "dove siamo operativi con centri di assistenza psicosociale in favore dei bambini vittime del conflitto". E proprio venti piccoli di Gaza "da luglio verranno ospitati per venti giorni - ha annunciato - in un nostro centro a Pisa, uno stabilimento Cri attrezzato anche per disabili, dove speriamo di poter offrire a questi bimbi l'occasione per una vacanza indimenticabile".
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