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Del seguente articolo:

Novembre-Dicembre/2010 -
Il maltempo flagella l’Italia
Riccardo Romeo Jasinski - Ufficiale superiore Corpo Militare CRI - DI: MA.

Colpite diverse province del Veneto, la zona di Massa Carrara, la provincia di Salerno
Emergenza maltempo in diverse Regioni italiane. Al nord su tutto il territorio della regione Veneto, con particolare riferimento a Verona, Vicenza, Padova e Treviso, a causa del peggioramento delle condizioni meteorologiche è stato disposto lo stato di allarme fino al 18 novembre.
Nelle zone interessate dalle piogge, anche in previsione di un possibile peggioramento, sono state attivate tutte le Sale Operative Provinciali e Locali.
Anche nel Sud, in particolare nella provincia di Salerno, la Croce Rossa è attiva con le sue sale operative locali dove intensa è la distribuzione di acqua potabile.
I volontari della Croce Rossa, coordinati dalla Sala Operativa Nazionale, sono impegnati nelle attività di assistenza alla popolazione e negli interventi di emergenza


Nelle diverse strutture di accoglienza organizzate dalla Croce Rossa nella zona di Vicenza la Croce Rossa, alla metà del mese di Novembre la nostra organizzazione umanitaria ha già accolto più di duecentocinquanta sfollati. In questa vasta operazione di soccorso sono attualmente impiegati una cinquantina di Volontari CRI cui è stato affidato il compito della logistica, l'assistenza alla popolazione e la distribuzione di pasti caldi. Due sono le PMA - Postazioni Mediche Avanzate - che si stanno organizzando presso i centri di accoglienza in caso di necessità urgenti. Anch’esse operative sono poi Sono poi le Squadre SEP (Supporto Psicologico in Emergenza). A Cresole la CRI gestisce pure un magazzino per la raccolta di vestiario nuovo e generi di prima necessità da distribuire alla popolazione. Gli stessi volontari sono a disposizione anche per le zone di Valdagno, Bassano, Schio e Thiene.
In Veneto è ancora critica la situazione nelle province di Vicenza, Verona e Padova. Attualmente nella zona di Vicenza le persone sfollate sono 850 (200 in città a Vicenza, 600 a Caldogno, 50 in altre località sparse) e, di queste, 150 sono ospitate nelle varie strutture di accoglienza, soprattutto a Isola Vicentina e Caldogno Riguardo al personale impiegato, la Cri ha 70 volontari distribuiti sia nella logistica che per l’assistenza alla popolazione e nella distribuzione pasti, specialmente nella struttura attendata a piazza Matteotti, dove è presente anche un PMA (Presidio Medico Avanzato). Altri due PMA sono già pronti e potrebbero essere dislocati presso i centri di accoglienza in caso di necessità. Un punto di medicazione è stato approntato in località Cresole. Sono sempre in attività due Squadre SEEP (Squadre di Supporto Psicologico in Emergenza), una impegnata a Cresole e una a Piazza Matteotti. Attivo è anche un mezzo per la consegna di farmaci urgenti.
Da sabato 6 novembre un ulteriore fronte di emergenza riguarda il movimento franoso sul monte Rotolon, nel vicentino, in seguito al quale è stata allestita una tenda per il primo soccorso a Recoaro Terme. Il Centro Interventi di Emergenza (CIE) CRI di Verona ha inoltre provveduto a fornire 400 brande per sfollati.
A Verona nelle strutture di accoglienza di Monteforte d'Alpone e al PalaFerroli di San Bonifacio, sono al lavoro circa 40 volontari CRI. Sono operative anche due Squadre SSEP.
Anche a Padova sono stati impiegati una quarantina di volontari soprattutto per supportare le attività di assistenza psicosociale e sanitarie alla popolazione, specie nei tre centri di accoglienza di San Nicolò, Casalserugo, Maserà. Sul posto sono disponibili 5 ambulanze. All'opera anche squadre SSEP e ASA.
A Treviso è sempre presente l'attività dei volontari per l'assistenza SSEP e ASA agli sfollati delle case di riposo di Motta, Meduna e dell'ospedale del capoluogo, ospitati presso le strutture alternative di Oderzo, Monastier, Zero Branco.
Anche nel Centro Italia la nuova ondata di maltempo ha provocato un peggioramento della situazione nella Toscana. La cittadina di Massa Carrara, proprio nelle ultime ore è stata colpita da piogge incessanti.
Nel comune di Massa e nella provincia si contano 167 sfollati. Sei di essi sono ospitati nel Centro della Croce Rossa di Marina di Massa che è stato trasformato in centro di accoglienza. Al lavoro sono impegnati una quindicina di operatori CRI applicati sia per il Centro di accoglienza che il supporto tecnico per le attrezzature.
Sul posto anche numerosi mezzi di soccorso della Croce Rossa Italiana: una idrovora, una torre-faro per illuminazione zone alluvionati, fuoristrada e autovetture.
Proseguendo verso il Sud, in particolare nella Provincia di Salerno, i Volontari Cri proseguono nella distribuzione di acqua per far fronte all'emergenza idrica sia nel capoluogo che nei comuni limitrofi. Questa improvvisa mancanza d’acqua potabile è stata provocata dalla rottura di una condotta dell'Acquedotto Basso Sele.
Al momento sono più di una cinquantina i volontari CRI che lavorano sul territorio campano e a questi se ne aggiungono un’altra quindicina applicati nel magazzino di stoccaggio dei serbatoi dell’acqua. Operativi anche numerosi mezzi di soccorso affiancati da quelli destinati al trasporto e alla distribuzione di acqua già confezionata: un camper adibito a segreteria e mezzo polivalente, 3 autovetture, 2 pulmini, 2 motorini, 4 fuoristrada, 3 mezzi pesanti, 2 torri-faro, 2 carrelli elevatori, 3 furgoni da trasporto. La CRI ha il supporto del personale e dei mezzi del Centro Interventi di Emergenza (CIE) CRI di Potenza (autocarri, furgoni, torri-faro, carrelli sollevatori). I volontari CRI su disposizione della Prefettura stanno gestendo la movimentazione, lo stoccaggio e la distribuzione di acqua minerale e di acqua potabile confezionata, come quella donata dall'Acquedotto Pugliese tramite la Protezione Civile e dalla Ferrarelle, che ha offerto 75 mila litri di acqua minerale in bottigliette da mezzo litro ciascuna. Anche la Croce Rossa di Avezzano ha inviato acqua confezionata. Da sabato 13 novembre la CRI sta provvedendo alla distribuzione di acqua potabile in bottiglie da 50 cl. e/o in busta da 5 litri ad utenze prioritarie: l'ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona", la Casa Circondariale di Fuorni, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno. I volontari inoltre sono impegnati nella distribuzione "porta a porta" di acqua minerale alle cosiddette "utenze sensibili", malati gravi e/o impossibilitati a rifornirsi direttamente ed autonomamente, segnalati dal Comune di Salerno e da quello di Battipaglia.


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