Il capolavoro di Federico Fellini, restaurato
in digitale dalla Cineteca di Bologna, ha aperto
li Festival Internazionale del Film a Roma
L’omaggio alla “Dolce Vita”: il restauro del capolavoro di Fellini, la retrospettiva, tre mostre a tema e un documentario. Questo in rapida sintesi l’omaggio al grande regista che ha aperto la quinta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. Con questo importante riconoscimento, il Festival ha fatto dunque tornare a Roma “La Dolce Vita” rimessa a nuovo nel suo fascino del bianco-nero reso più che mai attuale attraverso il complesso restauro nel formato digitale realizzato dalla Cineteca di Bologna.
L’evento romano si inquadra nelle manifestazioni per il cinquantesimo anniversario del capolavoro del cinema italiano, un capolavoro che ha portato il sottile e intrigante il mistero, lo splendore della mitica Via Veneto della fine anni cinquanta proiettato in anteprima mondiale alla Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica. Alla prima vi sarà anche la presenza del regista premio Oscar Martin Scorsese.
La pellicola è stata restaurata dalla Cineteca di Bologna presso il laboratorio “L'Immagine Ritrovata” in associazione con The Film Foundation, Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, Pathé, Fondation Jérôme Seydoux-Pathé, Mediaset e Medusa Film, Paramount Pictures e Cinecittà Luce. Il restauro è stato possibile grazie al sostegno di Gucci e di The Film Foundation.
La Cineteca di Bologna ha anche reso omaggio al grande maestro con una mostra dal titolo “Labirinto Fellini” programmata al “MACRO Testaccio, La Pelanda” e rimarrà aperta al pubblico fino al 30 gennaio 2011. L’esposizione è divisa in due sezioni: una curata da Sam Stourdzé, “La grande parata” il titolo e, attraverso una selezione di rari materiali, fotografie, spezzoni, disegni restituirà al pubblico - ai giovani soprattutto che non hanno mai vissuto il mito della Roma notturna degli anni ‘60 - la grande ricchezza e modernità dell’opera di Fellini.
La seconda sezione, curata da Dante Ferretti e Francesca Loschiavo, sarà una sorta di installazione magica, in grado di portare lo spettatore dentro ai set del grande regista riminese.
La seconda mostra di questo evento sarà visibile sino al 20 dicembre 2010 nella Emeroteca del Polo bibliotecario parlamentare della Biblioteca “Giovanni Spadolini” al Senato della Repubblica, Nel circuito espositivo una preziosa rassegna espositiva sull’anno 1960 attraverso immagini e articoli appartenenti alle collezioni di giornali e periodici custodite nel Senato che ha il titolo non molto dissimile dal concetto generale del riconoscimento dedicato a Fellini: “1960. Il mondo ai tempi de La dolce vita”.
La terza mostra “La Dolce Vita. 1950-1960. Stars and Celebrities in the Italian Fifties”, curata da Marco Panella e promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione- Sovrintendenza ai Beni Culturali, Artix e Cinecittà Luce, è dedicata agli anni cinquanta e al divismo. Il percorso espositivo presenta cento immagini, per lo più inedite, selezionate dai fondi fotografici dell’Archivio Luce e cento rotocalchi degli anni cinquanta che restituiscono al pubblico un racconto per immagini con i volti e i personaggi entrati nell’immaginario degli italiani.
L’omaggio alla Dolce Vita è arricchito dalla retrospettiva:
“Le notti pazze de La Dolce Vita”, realizzata dal Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale.
La retrospettiva propone una riflessione sui film che hanno anticipato le atmosfere del capolavoro di Fellini. In Sala Trevi saranno proiettati:
“Le Infedeli” di Mario Monicelli e Steno,
“Viale della speranza” di Dino Risi
“La donna del giorno” di Francesco Maselli
“Un amore a Roma” di Dino Risi
“Il principe fusto” di Maurizio Arena
“Risate di gioia” di Mario Monicelli
“Via Margutta” di Mario Camerini
“Divorzio all’italiana” di Pietro Germi
“La notte” di Michelangelo Antonioni
“Totò, Peppino e…La Dolce Vita” di Sergio Corbucci
“Una vita difficile” di Dino Risi
“La cuccagna” di Luciano Salce
“Gli Arcangeli” di Enzo Battaglia
“Io la conoscevo bene” di Antonio Pietrangeli,
“Io, io, io…e gli altri” di Alessandro Blasetti
“La notte pazza del conigliaccio” di Alfredo Angeli
“Toby Dammit” (Ep. di “Tre passi nel delirio”) di Federico Fellini
“Necropolis” di Franco Brocani
“Roma bene” di Carlo Lizzani
“Ingrid sulla strada” di Brunello Rondi”
“I Prosseneti” di Brunello Rondi
“Molto di più” di Mario Lenzi
“Night Club” di Sergio Corbucci
“Paparazzi” di Neri Parenti.
Infine, Antonello Sarno propone uno sguardo inedito della storia e della genesi del film “La Dolce Vita”, attraverso il documentario “Il back stage ritrovato Dolce Vita Mambo!”, che ricompone tutti i materiali a vario titolo girati sul set del film, le sue anteprime di Roma e di Milano: il risultato è un puzzle che ricostruisce con efficacia ed ironia l’intero periodo della produzione del film.
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