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Del seguente articolo:

Aprile-Giugno/2011 -
CRI - Annual Report 2010
Rocca, oggi abbiamo un 15% in più di adesioni nei giovani e guardiamo a nuove sfide e a nuove vulnerabilità con professionalità sempre maggiore e impegno sempre più esteso
Andrea Nemiz

“Guardare ai dati che emergono dal Report CRI del 2010, significa guardare veramente a un punto di svolta. Voglio sottolineare oggi uno degli aspetti a cui tengo di più: come primo risultato del nostro lavoro abbiamo registrato un incremento di oltre 15% dei giovani che hanno aderito alla nostra organizzazione umanitaria. Questo è un segno di grande soddisfazione per la vivacità culturale e intellettuale che stiamo riscontrando riguardo alla presenza radicata sul territorio ed è anche un segno che il nostro lavoro viene osservato dai giovani con un alto interesse” È stata questa l’apertura del Commissario Straordinario della Cri Francesco Rocca nella conferenza di presentazione dell “Annual Report 2010”. Il Commissario ha proseguito sottolineando che l’attività di Crocerossa è in crescita continua, mentre sta crescendo anche la sua capacità ‘reportistica’. “Svolgiamo infatti migliaia e migliaia di attività di ogni genere durante l’anno e questa nuova attività ‘reportistica’ ci consente di divulgarne le notizie sia al nostro interno che all’esterno per fare conoscere alla gente tutta, soprattutto a quella che ci vuole aiutare, la portata reale degli interventi dei nostri volontari che quotidianamente svolgono nelle nostre mille sedi disseminate sul territorio nazionale”. Questo nuovo aspetto della pubblicizzazione del lavoro di tutta la Croce Rossa , Rocca lo definisce un vero e significativo ‘cambio di passo’. “Da ciò la mia convinzione che è anche cambiata la nostra capacità di ‘fare sistema’ con tutto il mondo che ci circonda e cioè con l’intera organizzazione di Croce Rossa internazionale. Questo incremento delle nostre capacità lo ritengo un grande passo avanti nel fare appunto ‘sistema’ con il Movimento Internazionale. Il nostro impegno e la nostra grande attività sull’isola di Haiti è stata apprezzata nel mondo da tutte le Società nazionali. E la perizia e la professionalità dimostrata dai nostri operatori e dai volontari in quella difficile circostanza è stata davvero straordinaria. Una grande soddisfazione, questa, non solo per tutto la nostra struttura interna, ma anche di tutto il Paese: nel giro di pochissime ore. Solo per fare un esempio, ad Haiti siamo stati capaci di mettere in piedi un immediato Campo Base che è stato in grado non solo di fornire pasti caldi alla popolazione di stremata, ma attraverso un nostro prezioso potabilizzatore d’acqua siamo stati in grado di distribuire alla popolazione 80.000 litri d’acqua al giorno. Inutile dire quanto questa struttura sia stata fondamentale nella lotta all’emergenza colera che si è poi sviluppata nei mesi successivi a quel devastante terremoto”. “La CRI è oggi al passo con i tempi e guarda a nuove attività e a nuove sfide”, ha detto il Commissario e nell’Annual Report 2010 “sono state per la prima volta evidenziate diverse e nuove attività di emergenza quali il salvataggio in acqua o quello sulle piste da sci, i soccorsi con i mezzi e le tecniche speciali, le attività delle squadre cinofile”. A questo proposito Rocca, facendo un piccolo ma significativo esempio, ha ricordato uno degli ultimi episodi di intervento di una di queste squadre in soccorso a una bimba di dieci anni che nel luglio 2010 era rimasta schiacciata tra le macerie di un crollo ad Afragola, nel napoletano. Le è stata salvata la vita. Il Commissario della CRI ha fatto poi cenno “alle nuove sfide e alle nuove vulnerabilità” che stanno già oggi impegnando operatori, volontari e dirigenti della Croce Rossa: “Noi rimaniamo saldamente ancorati - ha detto - a una organizzazione socio sanitaria legata al servizio del trasporto degli infermi in ambulanza e questo è uno degli aspetti cui siamo maggiormente vicini per tradizione”. Ciò avviene in particolare nel Nord dell’Italia dove vi sono migliaia di volontari che si dedicano a questo servizio. “Fare crocerossa – ha proseguito – significa dare risposte imdiate tese a rimuovere situazioni di vulnerabilità di chi si trova in posizioni di disagio”. Rocca ha poi toccato l’argomento dei sostegni alle persone cosiddette ‘senza fissa dimora’, un lavoro che viene svolto giorno e notte nelle grandi città da tanti volontari di tutte le sezioni di crocerossa “un impegno effettuato ad ogni ora spesso anche tramite la nostra sezione femminile e sono stati oltre 340 mila gli interventi di assistenza per gli indigenti, non solo per malattie ma anche per chi si trova colpito da difficoltà finanziarie che, ormai come si sa, sono in continuo aumento”. Rocca ha poi accennato al gran numero di migranti che la CRI sta assistendo: “fin dai primi di febbraio del 2010 abbiamo lavorato a Lampedusa a fianco del Ministero dell’Interno nel nostro ruolo ausiliario di protezione civile e anche nell’entroterra a Mineo”. Guardando alle proiezioni di questo fenomeno per il 2011 (che trova forti radici nel 2010) il Commissario straordinario ha annunciato una nuova sfida che è stata raccolta dalla CRI iniziando a sostenere gruppi di volontari privati che da anni, in silenzio, operavano in questo settore. “Oggi, anche grazie al sostegno che abbiano avuto dal Comune di Roma, questa attività quasi clandestina fatta solo per fini umanitari si sta ufficializzando in un protocollo di intesa che abbiamo siglato con il sindaco Alemanno ed è stata così aperta la strada per dare assistenza alle popolazioni Rom”. Rocca inoltre spiegato che la CRI ha attuato un accordo con la consorella rumena i cui operatori “già lavorano sul nostro territorio a fianco dei nostri volontari, mentre analoghi accordi li stiamo siglando in questi giorni con le regioni del Montenegro e della Bosnia e anche i loro operatori ci sosterranno in Italia”. La nostra Croce Rossa , ha poi proseguito, “opera saldamente nella fortissima tradizione che noi abbiamo nella ausiliarietà delle forze armate, rappresentate dal nostro Corpo Militare e dal Corpo delle Infermiere Volontarie, anche in attività solide e sempre presenti come lo è quello della donazione del sangue. No oggi guardiamo alle nuove sfide e alle nuove povertà con una professionalità sempre maggiore e con un impegno sempre più esteso”. Il Commissario Rocca, rivolgendosi infine al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta ha ringraziato il Governo di avergli affidato la responsabilità della Croce Rossa Italiana “che comunque si accompagna ad un lavoro di risanamento e di riorganizzazione che hanno già portato a interventi, attuati d’intesa con Direttore Generale Patrizia Ravaioli, che hanno prodotto risparmi di diversi milioni di Euro su costi che noi ritenevamo potessero essere tranquillamente tagliati: osservando le attività svolte e i dati numerici e i periodi allo studio, nonostante questi tagli, possiamo sottolineare con grande soddisfazione che il numero delle attività è aumentato e che, soprattutto, esse si sono anche qualificate”.


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