In occasione del 65° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana si è tenuta a Roma, lungo i Fori Imperiali, la tradizionale parata militare. Il tema della sfilata di quest’anno è stato il "150° anniversario dell’Unità d’Italia" a testimonianza del profondo legame di dedizione e spirito di servizio che unisce le Forze Armate a tutto il Paese. Le celebrazioni sono iniziate con la solenne cerimonia dell’Alzabandiera all’Altare della Patria e l’omaggio del Presidente della Repubblica al sacello del milite Ignoto con la deposizione di una corona d’alloro. Il Presidente Napolitano era accompagnato dagli Organi costituzionali, dal Ministro della Difesa, onorevole Ignazio La Russa, e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate. Alla cerimonia della parata militare che si è svolta dinanzi a più di 80 Capi di Stato e di Governo, ministri e autorità straniere, con le rispettive delegazioni, giunti in rappresentanza di Paesi amici che erano stati invitati del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Dopo il prologo, accompagnato dalla Banda dei Granatieri di Sardegna in uniforme storica, che ha preceduto la Bandiera di Oliosi, risalente al 1866, e i Gonfaloni delle tre capitali d’Italia, Torino, Firenze e Roma, hanno sfilato le bandiere delle Forze Armate e della Guardia di Finanza, portate da personale delle Forze Armate, da un sottufficiale del Corpo Militare e da due Infermiere Volontarie Cri. La Croce Rossa Italiana ha onorato la festa della Repubblica sfilando nel 1° settore “Storico-rievocativo”, con una compagnia di formazione del Corpo Militare in uniforme storica, preceduta dal gruppo bandiera, comandata dal tenente colonnello Antonio Gregori, e una compagnia, sempre in uniforme storica, del Corpo delle Infermiere Volontarie con bandiera del Corpo. Seguivano una ambulanza ippotrainata e una manutrainata, risalenti al 1866 e impiegate durante la Terza Guerra d’Indipendenza, e una ambulanza Bianchi S9 del 1934 utilizzata nel corso della Seconda Guerra Mondiale, collocate sui pianali di tre autocarri del Corpo. Nel 2° settore, dedicato alle “Missioni internazionali”, fra le forze partecipanti al Teatro Americano (Haiti) ha sfilato una compagnia dei Volontari del Soccorso preceduta dal vessillo di Croce Rossa. Nel 3° settore dedicato alle “Eccellenze e specificità del presente e del futuro” fra le Forze di Polizia e per il soccorso, ha marciato inquadrata in una compagnia interforze, una rappresentanza del Corpo Militare composta da una squadra di soccorritori con mezzi e dispositivi speciali per il recupero di feriti in difficili contesti operativi. Al termine dello sfilamento l’epilogo della cerimonia con gli onori resi al Presidente della Repubblica dalla fanfara dei Carabinieri e da quattro squadroni a cavallo, rispettivamente dei Lancieri di Montebello, dei Carabinieri, della Polizia e del Corpo Forestale. Dopo la conclusione della parata militare ai Fori Imperiali, il Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca, ha salutato e ringraziato alla caserma "Luigi Pierantoni" i reparti della Croce Rossa che hanno partecipato alla sfilata. Accanto a Rocca, l'Ispettore Nazionale del Corpo Militare, maggior generale Gabriele Lupini. Nel corso di questa breve ma intensa cerimonia, dopo gli onori resi alla bandiera nazionale del Corpo Militare, alla bandiera nazionale del Corpo delle Infermiere Volontarie e al vessillo di Croce Rossa dei Volontari del Soccorso, ha preso la parola l’Ispettore Nazionale che, rivolto ai reparti schierati, ha tenuto a precisare: “Oggi è una giornata particolarmente lieta per le cerimonie inerenti i 150 anni dell’Unità d’Italia. I reparti qui presenti, con i rispettivi vessilli, stanno a testimoniare e suggellare questa meravigliosa realtà di Croce Rossa. Il fatto che per questa celebrazione si sono fatti sfilare i reparti di Croce Rossa con l’uniforme storica vuole testimoniare oltre un secolo di tradizione della nostra gloriosa Associazione. In particolare il Corpo Militare, che ha iniziato ad operare sin dal 1866, ha partecipato con le sue formazioni sanitarie a tutte le situazioni di crisi che la nostra nazione dalla ritrovata unità ha dovuto affrontare, costituendo ancora una singolare ma molto apprezzata via italiana al soccorso, che, come ha ricordato recentemente l’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia, monsignor Vincenzo Pelvi, coniuga l’aderenza ai principi fondamentali di Croce Rossa, in linea con il diritto internazionale umanitario, con la ricchezza di ideali e di comportamenti legati alla militarietà che, anche oggi, è stata così ben rappresentata. Vi ringrazio per la testimonianza di efficienza che avete mostrato alla nazione tutta”. Ha preso la parola il Commissario Straordinario Francesco Rocca, che ha ribadito: “La nostra presenza è importante per suggellare l’ausiliarietà della Croce Rossa nei confronti delle Forze Armate. Queste gloriose uniformi che indossate, non solo storiche, ci ricordano quanto sia stata premiata la Croce Rossa. Oggi nella parata ai Fori Imperiali è stata numerosa la presenza della Croce Rossa. E’ il secondo anno che le altre componenti dell’Associazione sfilano al fianco dei Corpi ausiliari. Permettetemi di rivolgere un pensiero ai nostri colleghi che stanno operando, nell’ambito dell’emergenza migranti, a Lampedusa e in Tunisia, con la capacità di risposta che la Croce Rossa Internazionale e la Mezza Luna Rossa hanno riconosciuto ed apprezzato. Grazie per il lavoro che avete svolto nella preparazione di questa parata militare e per come avete sfilato questa mattina. Ciò è stato per me motivo d’orgoglio. Viva la Repubblica Italiana, viva la Croce Rossa". Alla cerimonia, oltre al Commissario Straordinario, avvocato Francesco Rocca, erano presenti il direttore generale della Croce Rossa Italiana, dottoressa Patrizia Ravaioli, il Consigliere militare del Commissario Straordinario, generale Serafino Liberati, l'Ispettrice Nazionale delle Infermiere Volontarie, Sorella Mila Brachetti Peretti, la Segreteria Generale delle Infermiere Volontarie, Sorella Monica Dialuce Gambino e il Cappellano Capo del Corpo Militare, monsignor Marco Malizia.
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