“Questa medaglia che conferiamo oggi è per suggellare
un gemellaggio e una collaborazione profonda, antica
e storica. Una collaborazione che avviene sempre in difesa
delle persone, dei valori e della dignità umana in ogni circostanza
e in ogni momento. Nella vita di una Città ci sono giorni felici
e giorni semplici, ma ci sono anche giorni difficili
e giorni drammatici, giorni in cui bisogna fronteggiare
catastrofi o fare in modo che i grandi eventi non divengano
un problema per la Città e per chi vi partecipa”
Sulla storica piazza del Campidoglio lo schieramento del Reparto di formazione, composto dalla banda del Corpo di Polizia di Roma Capitale e da una compagnia del Corpo Militare e delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, è iniziata la cerimonia con gli onori resi ai Medaglieri e Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, alla Bandiera del Corpo della Polizia di Roma Capitale, al Gonfalone di Roma Capitale e alla Bandiera del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana. Il Sindaco di Roma Capitale, Giovanni Alemanno - accompagnato dal Comandante del Corpo di Polizia di Roma Capitale, Angelo Giuliani - il Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana, avvocato Francesco Rocca, e l’Ispettore Nazionale del Corpo Militare Cri, maggior generale Gabriele Lupini, hanno passato in rassegna il Reparto di formazione. Ha preso poi la parola il Comandante della Polizia di Roma Capitale, Angelo Giuliani, che ha tenuto a sottolineare come: “La collaborazione tra il Corpo di Polizia di Roma Capitale e il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana ha profonde radici. Fra i vari interventi mi torna alla mente il dramma del sisma in Abruzzo, solo l’ultimo in ordine di tempo, dove l’impegno, l’abnegazione e la dedizione hanno vinto sulla fatica e hanno portato la speranza. Abbiamo operato gli uni vicini agli altri, ciascuno per le proprie competenze, ma legati da quel senso di fratellanza e solidarietà che fa parte del nostro comune patrimonio professionale e umano”. “Signor Sindaco di Roma, Signor Commissario Straordinario della CRI, autorità militari, civili e religiose tutte, Comandante e appartenenti tutti del Corpo della Polizia di Roma Capitale, appartenenti tutti civili e militari della CRI, gentili signore e signori ospiti, l’odierna cerimonia offre ad ogni militare della Croce Rossa un’altra indelebile pagina nella storia del Nostro Corpo - le cui origini risalgono a 145 anni fa - e che oggi assicura ancora la sua presenza alla chiamata delle Istituzioni nei molteplici contesti delle missioni all’estero, come anche quotidianamente al servizio della cittadinanza in collaborazione con Enti e Corpi così prestigiosi come quello della Polizia di Roma Capitale. L’incomparabile scenario di questa cornice non può non riportarci agli indissolubili e numerosi vincoli che legano il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana a Roma Capitale. E’ qui che, da poco terminata la Prima Guerra Mondiale, dove il Corpo si è guadagnata la sua seconda medaglia d’argento al valor militare, il 4 novembre 1920, sulla scalinata dell’altare della Patria, il Corpo ha ricevuto il Labaro, unitamente alla Sanità Militare e ad altri Corpi delle Forze Armate. E qui che, moltissimi anni dopo, il Parlamento della Repubblica, con Legge 25 giugno 1985 n. 342, ha concesso al Corpo, in sostituzione del Labaro, la Bandiera del Corpo a cui oggi viene conferita la Medaglia d’Oro di Roma Capitale. Sono aspetti solenni di eccezionale importanza di cui il Corpo và fiero. Un altro vincolo, però, avvince il Corpo a Roma. E’ un vincolo indelebile, un vincolo di sangue. Ben due Ufficiali del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana qui a Roma si sono immolati, trucidati alle Fosse Ardeatine: il tenente medico Luigi Pierantoni ed il sottotenente commissario Guido Costanzi. Signor Sindaco, l’alto riconoscimento che oggi viene conferito al Corpo Militare della Cri costituisce per ogni suo appartenente un ulteriore stimolo a continuare ad operare nel massimo dell’impegno e - mi sia consentito - con una particolare aggiunta motivazionale, derivante da questo odierno suggello di vicinanza con il Corpo di Polizia di Roma Capitale. Sono certo che questa data costituirà un ulteriore slancio verso altre importanti e significative sinergie tra i due Corpi, nel costante impegno di collaborazione finalizzato al miglioramento del reciproco livello di operatività al servizio della cittadinanza di Roma. Il Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana, avvocato Francesco Rocca, ha tenuto ha precisare che: “Oggi per noi è veramente una giornata particolare, piena di emozioni, che attraverso la concessione di questa importante medaglia attesta questo legame indissolubile che ha appena ricordato il maggior generale Lupini. E’ ancora più bello poter ricordare oggi in questa piazza, a distanza di due giorni dalla ricorrenza della Battaglia di Solferino, tappa fondamentale nel cammino d’indipendenza della nostra Patria, la nascita dell’idea di Croce Rossa, che ha visto impegnati uomini e donne, da ben 152 anni, a fianco della Nazione per alleviare le sofferenze di chi soffre. Signor Sindaco, gli uomini e le donne della Croce Rossa che Lei vede oggi qui schierati davanti a Lei, sono gli stessi che anche nelle occasioni dei grandi eventi, nei grandi raduni di massa, che Roma vede sempre ogni anno crescere, dispiegano i loro mezzi, le loro risorse, le loro capacità e la loro professionalità, pur nel volontariato, al servizio di chi si trova in condizioni di difficoltà. Questo è un legame con Roma che nulla potrà mai spezzare e che oggi si rinsalda. Un legame che riempie tutta la Croce Rossa Italiana, alla gioia della quale si aggiungono tutti i volontari delle altre quattro componenti, che a Roma sono circa ottomila, che si affiancano a questi due importanti Corpi nei servizi che quotidianamente offriamo alla Città. Sono particolarmente orgoglioso di questo Corpo Militare che nessuna polemica potrà mai far chiudere, che è patrimonio indissolubile della Croce Rossa e del Paese tutto. E’ bene che sia detto con chiarezza in questi giorni che hanno visto addensarsi qualche nube sulla Croce Rossa.: il Corpo Militare non si tocca; è patrimonio di tutta l’Italia.Grazie Signor Sindaco per questa importante occasione”. L’intervento conclusivo è stato quello del Sindaco di Roma, Giovanni Alemanno, una parte del quale è già nel sommario: “In questi momenti cadono quelle che sono le logiche dell’ipocrisia, cadono le logiche dell’apparire a tutti i costi e si fanno avanti gli uomini e le donne vere, quelli che non appaiono nei momenti di grande risonanza, che non parlano a ruota libera, ma quelli che sanno operare, che sanno fare le cose concrete, quelli che sanno essere al posto giusto al momento giusto. Queste sono le persone della Croce Rossa a cui la nostra Città, la nostra comunità nazionale si affida sempre. Sono persone che magari dovrebbero avere più spazio e più visibilità anche nei momenti normali, ma sono le persone essenziali che danno forza nei momenti difficili. Ci sono poi difficoltà emergenti che scorrono giorno dopo giorno, che magari non conquistano le prime pagine dei giornali ma che sono realtà quotidiane. Pensiamo a quello che sta facendo in questi mesi la Croce Rossa nei campi nomadi, in quelli che sono i luoghi più difficili per l’integrazione, la frontiera avanzata di quella che è la crescita della nostra Città. Tutto questo noi oggi vogliamo riconoscere, proprio su suggerimento e sulla sollecitazione che viene dalla nostra Polizia Municipale, diventata adesso Polizia di Roma Capitale. Una sollecitazione fatta da persone che, operando a fianco del Corpo Militare della Croce Rossa in prima linea, sanno quanto valore c’è. Non è tanto un’iniziativa del Sindaco - il Sindaco l’ha recepita - è un’iniziativa del Comandante Giuliani e di tutta la Polizia di Roma Capitale. Questo dà ancora più valore a quello che stiamo facendo. Vi voglio non solo ringraziare, non solo testimoniare tutta la nostra riconoscenza, ma garantirvi che faremo di tutto affinché persone come Voi siano sempre più essenziali e più fondanti per la nostra Città e per la nostra Repubblica. Roma vive di una storia millenaria, di valori profondi, che sono stati portati in tutto il mondo, ma Roma vive ogni giorno di quelle che sono le sfide quotidiane con persone serie, persone vere, che possono dare le risposte che tutti i cittadini si attendono. Grazie veramente per quello che fate ogni giorno”. Il Sindaco di Roma, Giovanni Alemanno, ha consegnato quindi nelle mani dell’Ispettore Nazionale del Corpo Militare Cri, maggior generale Gabriele Lupini, la Medaglia d’Oro e la pergamena riportante l’Encomio Solenne con la seguente motivazione: “Sin dalla sua costituzione il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana ha dimostrato esemplare perizia professionale, encomiabile impegno ed altissimo senso di solidarietà umana, prodigandosi in una costante e meritoria attività di soccorso alle popolazioni in ambito nazionale ed internazionale. Il prezioso contributo e i molteplici interventi effettuati con assoluta dedizione in collaborazione con il Corpo di Polizia di Roma Capitale hanno sempre corrisposto ai bisogni della cittadinanza di Roma, riscuotendo l’unanime riconoscenza”.
FOTO: Il Maggior Generale Gabriele Lupini e il Sindaco di Roma Capitale Alemanno, presente il Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca, alla consegna della pergamena con le motivazioni della Medaglia d'Oro del Comune
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