Il Progetto “Scuola Sicura” è un programma didattico realizzato dal Ministero dell’Interno che è stato varato anni fa in via sperimentale in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione e con il Dipartimento della Protezione Civile, al fine di inserire nella scuola dell’obbligo l’insegnamento della protezione civile.
Il progetto fu varato anche in ottemperanza alle disposizioni di un Decreto del Ministro dell’Interno che ha apportato delle “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”, è poi stato gradualmente esteso sulle Province italiane, attraverso un piano operativo di sperimentazione che ha interessato oltre un milione di studenti.
Oggi, per i noti problemi economici contingenti, qualsiasi iniziativa non urgentissima che comporti delle spese sembra sia stata momentaneamente accantonata ma non è per questo che il progetto debba essere abbandonato in quanto, sin dalla sua nascita, ha inteso a favorire l’inserimento nella scuola dell’obbligo di un programma globale di educazione incentrato sui rischi naturali, dell’ambiente domestico e scolastico, che coinvolga anche l’aspetto comportamentale ed avvicini i ragazzi alle realtà della protezione civile.
Lo scopo dell’iniziativa, infatti, non è stato solo quello di dare utili informazioni sulle norme di sicurezza da adottare in emergenza, ma anche di formare ed educare il giovane a comportamenti che siano improntati alla solidarietà, collaborazione ed autocontrollo.
A livello centrale fu costituito il Comitato Organizzatore Nazionale del Progetto “Scuola Sicura”, di cui fanno parte rappresentanti del Ministero dell’Interno, del Ministero della Pubblica Istruzione, del Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero dell’Ambiente, del Corpo Forestale dello Stato, della Croce Rossa Italiana, dell’A.G.E.S.C.I., dell’A.N.P.A.S., della Siemens e della Telecom.
A livello locale il Progetto è coordinato dalle Prefetture, attraverso un Comitato Organizzatore Provinciale, cui partecipano oltre al Provveditorato agli studi e al locale Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, anche rappresentanti di enti locali, enti pubblici e privati, aziende di servizi, organizzazioni di volontariato.
Il Comitato Provinciale elabora, sulla base delle linee di indirizzo fissate dal Comitato Nazionale, un percorso didattico interdisciplinare, adeguandolo alle esigenze locali.
Sono previsti diversi modelli di intervento:
- un corso di formazione agli insegnanti referenti di protezione civile;
- incontri diretti dei rappresentanti degli enti ed istituzioni presenti nel Comitato con le scolaresche;
- visite guidate a strutture locali di protezione civile;
- redazione di un piano di evacuazione da parte delle scuole partecipanti al Progetto;
- esercitazioni di evacuazione dell’edificio scolastico.
Per consolidare l’attività svolta ed uscire dalla fase di sperimentazione il 3 dicembre 1997 è stato firmato dal Ministro dell’Interno con delega al coordinamento della protezione civile e dal Ministro della Pubblica Istruzione un Protocollo d’intesa per l’inserimento delle tematiche di protezione civile nelle attività scolastiche.
Per dare attuazione agli impegni assunti con il Protocollo sono state istituite due Commissioni di studio:
1) la Commissione di studio per l’inserimento della protezione civile nelle materie di insegnamento della scuola dell’obbligo;
2) la Commissione di studio per le scuole medie di secondo grado.
A seguito del Protocollo, per favorire l’introduzione a regime della protezione civile nelle attività di insegnamento della scuola dell’obbligo, il Ministero della Pubblica Istruzione ha emanato, con circolare n° 356 del 10 agosto 1998, una apposita Direttiva di orientamento alle istituzioni scolastiche, suggerendo la possibilità di una lettura degli attuali programmi didattici in una chiave che consenta di collegare alle singole materie di insegnamento, in maniera trasversale, le tematiche della sicurezza e della prevenzione.
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