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Del seguente articolo:

Luglio-Settembre/2011 -
Senza fissa dimora
Homeless e gente morta in strada: le storie cittadine che nessuno vuole ricordare
Paola Gregory



Mouhammad Muzzafar è morto. Carmelo è scomparso. Chi era Mouhammad lo sanno in molti. Carmelo lo conoscevano quelli del bar e della tavola calda di fronte, che gli portavano qualcosa da mangiare e un bicchiere d’acqua. Mouhammad è stata trovato all’alba stecchito dal freddo sotto i portici di una piazza romana. Ne ha parlato la tv, perché era un benefattore e un eroe. Di Carmelo nessuno parla. Ambedue erano barboni. Carmelo giaceva avvolto da stracci su un marciapiede vicino a Fontana di Trevi e a chi andava a parlargli consegnava un foglio di carta sul quale vergava in fretta delle frasi, anche in poesia.
E Roma è la città col più alto numero di homeless. Sono 6 mila i senza fissa dimora che fanno della città eterna “la capitale dei clochard”. Queste migliaia di vittime si confondono con gli altri 11 mila “signor nessuno” che vagano per il resto del paese. In Italia in totale gli homeless sono 17 mila, 5 mila a Milano, 2 mila a Torino e poco meno a Napoli, Firenze e Bologna. Nella capitale 4 mila senza tetto dormono ogni notte per strada, mille sono ospiti dei centri di accoglienza notturni del comune e dei volontari e altri mille occupano fabbricati fatiscenti, baracche. Altri hanno fatto del cartone e degli stracci la loro casa. C’è chi si è accasato stabilmente sotto portici, gallerie, sottopassaggi, anfratti, ville, panchine. Chi riceve ospiti stando nel suo scatolone e gioca a carte o facendo le parole crociate a due passi dalla Camera dei Deputati. Carmelo, ad esempio. Dice di essere poeta- Verga per coloro che gli portano qualcosa poche righe su un foglio. Altri raccontano che è ingegnere. Come fai per le necessità fisiologiche. “Vado qui di fronte”. Sta venendo freddo, è inverno. “Ah,ma io ho la casa. Alla Garbatella
Lungo il litorale Domizio, in Campania, vi sono cinque mila immigrati che vivono in condizioni disumane, come testimoniano giovani del Gim.
Trenta milioni di persone sono morte complessivamente sulla strada dopo il primo incidente mortale registrato nel 1896. Le statistiche indicano che negli incidenti stradali restano vittime ogni giorno 3 mila adulti e 500 bambini, mentre annualmente i morti sono 1,2 milioni e i feriti 50 milioni.


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