Direttore Responsabile Leandro Abeille


 
home
sommario
noi
pubblicità
abbonamenti
mailinglist
archivio
utilità
lavora con noi
contatti
ARCHIVIO

Del seguente articolo:

Luglio-Settembre/2011 -
Per la sicurezza dei giovani
Riflessioni di un pompiere
Paola Gregory

Parlare di una collezione unica al mondo di modellini storici di mezzi dei Vigili del Fuoco, costruiti in una piccola ‘bottega’ artigianale di un pompiere, non è impresa facile. Difficile però è anche descrivere quali sono i sentimenti che salgono alla mente dello stesso Vigile del Fuoco quando lascia la sua “bottega” per la caserma e si trova spesso a raccogliere i resti di chi si è schiantato con l’automobile.
è realmente complesso, inoltre, descrivere con poche parole la straordinaria abilità creativa e manuale di Claudio Persenico, appassionato Capo Reparto dei Vigili del Fuoco che vive, lavora e crea a Chiavenna, in provincia di Sondrio. Persenico, dopo 37 anni di lavoro e 33 in servizio nel Corpo, ai primi di marzo di quest’anno è andato in pensione. Non però con il sorriso per aver felicemente concluso il ciclo della lunga carriera di lavoratore, bensì con l’amaro in bocca perché, anche poche ore prima del pensionamento, per l’ennesima volta, si è dovuto confrontare con la morte. Una tragedia molto dura tre ragazzi schiacciati all’interno di un’automobile. I suoi pensieri di padre, di uomo della strada, travalicano la freddezza necessaria al pompiere. Pubblichiamo alcune sue riflessioni nel riquadro al centro del servizio.
Claudio Persenico è un ‘pompiere’ sia in caserma che nella vita di tutti i giorni, nel tempo libero e in quello che era un tempo solo un hobby. Oggi, dopo anni di intensa applicazione, è un maestro nell’ ‘arte’ del modellismo. Modesto e riservato non ama parlare più di tanto sebbene qualche concessione se la consente quando si tratta dei suoi piccoli esemplari, veri pezzi unici - storici e contemporanei - dei mezzi in dotazione ai Vigili del fuoco in quasi un secolo di storia.
Quali le grandi soddisfazioni nel riconoscimento del suo lavoro?
Direi che una delle più importanti la ebbi quando, nel quadro delle manifestazioni per il Giubileo del 2000 un’alta rappresentanza del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è stata ricevuta da Papa Giovanni Paolo II. Su richiesta del Ministero dell’Interno, il Direttore Generale del Corpo mi propose di partecipare e, con entusiasmo, accettai anche di donare uno dei miei modelli al Pontefice: varcare nuovamente quella Porta Santa che tanti anni prima, mi aveva visto passare con la divisa di allievo della Scuola Centrale Antincendi di Capannelle, è stata per me la grande soddisfazione, pari a quella di aver consegnato il mio modellino, un Iveco Eurocityfire 100 E 21, direttamente nelle mani del Papa. "Siete le sentinelle vigili e le icone viventi del buon Samaritano!” ci disse in quell’occasione Papa Woitjla. Credo che questo sia stato uno dei più importanti encomi che sia mai stato fatto per i 28.000 Vigili del Fuoco, uomini e donne, aderenti al Corpo e di certo sono il più alto riconoscimento della nostra opera quotidiana.

Quanti modelli in scala ha realizzato nel corso della sua carriera?
Volutamente mi sono fermato a 90 “pezzi”. Ora che sono in pensione, ma non proprio perché già il giorno successivo al congedo (era lo scorso 3 marzo) mi sono nuovamente “arruolato” nei Vigili Volontari dove lavoro sempre con lo stesso impegno, sia pur da una posizione di sostegno esterno al Corpo. Non ho intenzione di defilarmi da un’attività di pubbliche relazioni anche attraverso i suoi piccoli calavori, e neppure dai miei modellini”

Saprebbe dare un valore alla sua collezione?
Impossibile, la considero inestimabile, non venderei mai alcun esemplare e il mio grande desiderio è che rimanga in dotazione a qualche Comando o magari a un Museo. Sono tutti pezzi unici di grande valore artigianale e l’unica eccezione sarà data dal modellino che in nome del Corpo dei Vigili ho donato al Papa: loho infatti ricostruito in quanto un doppione di prestigio non intacca il valore di quel ‘pezzo unico’ che è ormai ben custodito in Vaticano.
Claudio Persenico lo si può definire un figlio d'arte. Fin da piccolo, collaborando nell’officina di carpenteria del padre, ha imparato a piegare il ferro ai sui voleri, a renderlo minerale vivo e meraviglioso nelle sue realizzazioni. Alla chiamata di leva chiese di entrare nei Vigili del Fuoco, soddisfacendo quel sogno che tutti i bambini covano dentro quando, con ammirazione, sentono l'ululato di una sirena, e vedono sfrecciare il rosso dei bolidi volanti dei pompieri.
Nel suo entusiasmo di Vigile del Fuoco, perfettamente coniugato fra la professionalità sul campo e la sua abilità creativa, sin dai suoi vent’anni, quasi per gioco ha abbinato la passione per il suo lavoro con la straordinaria capacità di raffinato modellista. Una specializzazione appresa in casa, o forse innata, per i lavori con il ferro che si è via via affinata nella costruzione dei modelli in lamiera degli automezzi dei pompieri sempre più comlessi. E come sempre accade ai veri modellisti, anche in lui si è sviluppata la necessità di rispettare fedeltà storica e proporzioni originali del mezzo con il conseguente studio della storia del Corpo. Ha così realizzato più di 90 modelli che ripercorrono l'evoluzione che ha portato dal Corpo dei Civici pompieri di metà ottocento ai Vigili del Fuoco di oggi.
Partendo da immagini e disegni, Persenico realizza i modelli in scala 1:14 assemblandoli con la massima precisione. Per la costruzione del Magirus Snorkel Apl 320 3, ad esempio, ha letteralmente costruito più di mille pezzi. Con una particolare vernice dal freddo grigio della lamiera è passato al rosso tipico dei pompieri, procedendo poi alla sistemazione degli accessori. Tutti rifiniti nei minimi particolari, rispettando proporzioni e caratteristiche dei pezzi originali. Dopo alcune centinaia di ore di lavoro, il vigile del fuoco - ma in questo caso si deve dire l’artigiano artista - ha in mano un altro capolavoro di precisione e di pazienza. La costruzione di ogni modello nasce da foto o documenti d'epoca (per quei mezzi distrutti o perduti), mentre per quelli conservati nei musei o ancora in servizio, su fotografie da lui stesso realizzate, abbinate a manuali d'uso e manutenzione. La costruzione di un mezzo gli costa dalle 200 alle 300 ore di intenso lavoro.
Dal 1991 ad oggi è stato invitato ad esporre la sua collezione in ben 172 manifestazioni, sia in Italia che all'estero. Importanti i riconoscimenti dalla stampa, sia da quella specializzata nel modellismo fino a quotidiani e periodici, italiani e stranieri. Se infine arriverà per tempo l’autorizzazione dal Ministero, Persenico esporra a Maggio i suoi modelli a Melide, sul lago di Lugano di fronte a Campione d’Italia, per l’anniversario dei 125 anni del Corpo Cantonale de Vigili del Fuoco della città.


<<precedente sommario successivo>>
 
<< indietro
ricerca articoli
accesso utente
login

password

LOGIN>>

Se vuoi
accedere a tutti
gli articoli completi
REGISTRATI

Scrivi il tuo libro: Noi ti pubblichiamo!

Le parole di una vita

Cittadino Lex

gg