Nello scorso Novembre è stato celebrato il sessantesimo anniversario di attività di Medici con l’Africa che ha avuto la partecipazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e di oltre 1.300 volontari, amici, ospiti. Il Direttore don Dante Carraro , allacciandosi a parole del Presidente Napolitano ha sottolineato quanto è di base alla missione umanitaria dell’organizzazione: “una felice sintesi di scienza e solidarietà, di rigore e ostinato impegno di formazione, di aiuto e valorizzazione delle ricchezze che vengono anche dai paesi più poveri”. Il Direttore, sottolineando la lezione più grande, silenziosa, ma esigente che è venuta dalla grande assemblea, dai tanti giovani e meno giovani, che sono intervenuti, ha aggiunto che in Africa “continuiamo ad avere a cuore i 4,5 milioni di bambini sotto i 5 anni (soprattutto neonati, entro il primo mese di vita) che muoiono ogni anno nelle terre sub-Sahariane e le 265.000 mamme che perdono la vita dando alla luce i loro figli. È lì che si concentra l’ingiustizia più nascosta e silenziosa; la sfida più dura. Mamme e bambini, specie neonati, sono il vero punto critico in molti paesi africani. Si tratta di una vera e propria emergenza sanitaria che affligge diversi paesi Africani”. “Il nostro modo di festeggiare è stata l’assunzione di un nuovo impegno per arrestare questo silenzioso sterminio. ‘Questa è una foto di guerra’ è infatti lo slogan della campagna per l’accesso gratuito al parto e la cura del neonato che abbiamo lanciato in occasione del nostro sessantesimo compleanno. Nella convinzione che la salute sia un diritto per tutti e non un privilegio per pochi, ci siamo posti l’obiettivo, ambizioso ma realizzabile con l’aiuto di tutti, di assicurare gratuitamente parti assistiti in condizioni normali, ma anche complicate, garantendo tutti i servizi sanitari di base legati alla sopravvivenza della mamma e del bambino, compreso il parto cesareo, se necessario. Possibilità banale per il nostro mondo, ma ancora un miraggio per gran parte dell’Africa. Garantire l’accesso gratuito al parto e la cura del neonato e del bambino: è la nostra parte, che vogliamo fare fino in fondo”. “Questo il cammino che ci attende, ancora con strenua convinzione – ha concluso don Carraro - far sì che le nostre idee siano capaci di influenzare comportamenti e azioni. Il caloroso sostegno che abbiamo sentito ci aiuta a star diritti, a non farci usare: siamo tutti noi con la serietà della nostra adesione alla causa dell’Africa, ai poveri, ai malati che rendiamo autentico ogni discorso e ogni dichiarazione a cambiare mentalità, assumendoci le fatiche infinite di riconoscere che esistono necessità che chiedono ascolto e generano nuove spazi di inventiva, di progettualità. Costanza, tenacia, pazienza, realismo esprimono bene questa scelta di impegnarsi in prima fila”. Obiettivi del millennio Nei suoi obiettivi sanitari, “Medici con l’Africa Cuamm” è impegnato in particolar modo per: 1 - Eliminare la povertà estrema e la fame Il traguardo: dimezzare, entro il 2015, la percentuale di persone che vivono con meno di un dollaro al giorno e di persone che soffrono la fame. 2 - Raggiungere l’istruzione primaria universale. Il traguardo: assicurare, entro il 2015, che in ogni luogo i bambini e le bambine siano in grado di portare a termine un ciclo completo di istruzione primaria. 3 - Promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne. Il traguardo: eliminare la diseguaglianza di genere nell’istruzione primaria e secondaria preferibilmente entro il 2005 e a tutti i livelli di istruzione entro il 2015. 4 - Diminuire la mortalità infantile. Il traguardo: ridurre di due terzi, entro il 2015, il tasso di mortalità infantile al di sotto dei cinque anni d’età. 5 - Migliorare la salute materna. Il traguardo: ridurre di tre quarti, entro il 2015, il tasso di mortalità materna. 6 - Combattere l’Hiv/Aids, la malaria e le altre malattie. Il traguardo: arrestare, entro il 2015, e invertire la tendenza alla diffusione dell’hiv/aids, della malaria e di altre malattie, quali la tubercolosi. 7 - Sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo. Sono stati189 stati i membri delle Nazioni Unite che nel 2000 hanno sottoscritto la Dichiarazione del Millennio con la quale si sono impegnati a costruire un partenariato per lo sviluppo, attraverso politiche e azioni concrete volte a eliminare la povertà. 7 - Assicurare la sostenibilità ambientale. Il traguardo: integrare i principi di sviluppo sostenibile nelle politiche e nei programmi dei paesi, arrestare la perdita delle risorse ambientali, dimezzare il numero di persone che non hanno accesso all’acqua potabile.
contatti: Medici con l'Africa Cuamm via S. Francesco 126 35121 Padova 0039 049 8751279 0039 049 8751649 cuamm@cuamm.org
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