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Del seguente articolo:

Ottobre-Dicembre/2011 -
Eurostat
Sui nostri stipendi
Paola Gregory

Gli italiani sono ultimi tra i big europei
e i dipendenti italiani guadagnano meno
di greci e spagnoli. Quanto pesa il cuneo fiscale



Sia che si abbia il ruolo di impiegati nel settore privato oppure di tecnici o professionisti in quello della ricerca scientifica, poco importa. Nessuna speranza neppure per settori come industria, commercio, trasporti. Per coloro che hanno la fortuna di avere un lavoro, ovunque sia, se questo lavoro è alle dipendenze di un'azienda italiana, lo stipendio percepito sarà sicuramente più basso di uno stipendio di chi ricopre lo stesso ruolo in Germania, Regno Unito, Francia e Spagna. Questa poco rassicurante notizia emerge dal rapporto Eurostat più discusso degli ultimi giorni: l'indagine che ha dimostrato, statistiche alla mano, che i dipendenti italiani guadagnano, in media, meno di greci e spagnoli. Se si mettono a confronto le professioni, incrociando i dati Eurostat con quelli pubblicati dall'Istat, è possibile raffinare l'indagine e confrontare anche gli stipendi lordi medi per tipologia nei settori produttivi. Anche in questo caso la tipologia di contratto non fa differenza. Basta osservare qualcuno dei grafici di Eurostat per vedere che l'Italia ha gli stipendi più passi tra i cinque paesi presi in considerazione. La Germania è il paese di riferimento.Lo scarto più consistente, in termini assoluti, si registra per lo stipendio lordo medio dei dipendenti dell'industria (escluso quello delle costruzioni in edilizia), che in Italia è pari a 22.701 euro annue. Un valore che costituisce quasi la metà rispetto al dato medio registrato in Germania (41.100 euro), e inferiore anche rispetto a quello spagnolo (27.183 euro). Le cose non cambiano per il settore della Business economy (in quest'area Eurostat monitora il settore privato, senza banche e agricoltura). Lo stipendio medio italiano è pari a 23.406 euro. Anche in questo caso, il confronto con la Germania (41.100 euro) è sconsolante.L'Italia supera, di pochissimo, la Spagna nel dato che riguarda i settori Commercio, Trasporti, Ict, Ristorazione & alberghi. In questo caso lo stipendio medio italiano è, al lordo, pari a 24.843: 400 euro in più rispetto alla Spagna (24.443 euro). Anche l'aggregato del Terziario vede in coda l'Italia con uno stipendio medio lordo pari a euro 27.134 euro. Il cuneo fiscale: in Italia abbiamo «salari bassi e un costo del lavoro comparativamente elevato», ha commentato il ministro del Lavoro Elsa Fornero osservando i dati Eurostat. E in effetti i dati confermano che la tassazione del lavoro in Italia è alle stelle e in Italia gli oneri sociali a carico dei lavoratori sono pari al 27,7% della retribuzione lorda. Tra i paesi presi in considerazione, oneri più cari si registrano solo in Francia (28,3%). Il costo del lavoro orario risulta pari a 25,50 euro (tra i più alti, proprio a causa del peso degli oneri sociali). L'incidenza di stipendi e salari sul totale della retribuzione lorda è infine pari al 72,2 per cento. Nel Regno Unito si raggiunge quota 84,8 per cento. Un valore più basso di quello italiano si registra solo in Francia (66,9%).


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