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Del seguente articolo:

Gennaio-Febbraio/2012 -
La sanità italiana nella storia
La scomparsa del Generale Alberto Morichetti Franchi
Claudio De Felici

“Al traguardo della terza età gioiosamente e molto combattivamente raggiunto, desidero sottolineare che ho impostato e condotto la mia esistenza al costante rispetto della volontà di Dio anche nelle più avverse circostanze, all’attaccamento agli ideali di Patria e di Croce Rossa, all’amore per la famiglia di cui voi siete il fulcro”. Questo un brano di una lettera che il Generale del Corpo Militare della CRI, Alberto Morichetti Franchi, ha lasciato ai suoi cari, figli e nipoti e che è stata letta nel corso del rito funebre dal figlio del Generale, Andrea Morichetti Franchi. Dopo aver ringraziato i presenti per la partecipazione, il figlio Andrea ha fatto presente che per suo padre la fede che lo ha sempre accompagnato, è stata la guida nei momenti difficili della vita che ha saputo superare con il rigore del comportamento. Prosegue quindi a leggere un altro brano della lettera lasciata dal padre: “...a tali ideali, che hanno trovato granitica base nell’insegnamento che i miei genitori mi hanno impartito e che ho cercato di trasmettervi vi esorto a mantenere fedeli voi stessi e ad essi educare i vostri figli ed i figli che da loro verranno.. È mio desiderio indossare l’uniforme militare che ho usato per la condotta delle operazioni di soccorso durante l’alluvione di Piemonte e Nord Italia nel novembre 1994...”. “ “Chi ha conosciuto papà del mondo del lavoro - ha poi aggiunto il figlio Andrea - può ricordare quanto lui sia sempre rimasto disponibile e appassionato alla vita del Corpo Militare e del Corpo delle Infermiere Volontarie, con i vertici dei quali ha dialogato fino ai giorni scorsi e di questo spirito di servizio c’è ampia traccia nei suoi appunti, non certo sintetici, dei quali ho letto qualche stralcio...” A conclusione di queste parole è seguito un lungo applauso da parte dei presenti.“Uomo di profonda fede, ossequioso praticante e figura di grande umanità e generosità” erano state in apertura del rito, le parole con le quali don Mario Pio Biasin, vice parroco della Chiesa di San Mattia Apostolo a Roma, aveva tracciato il profilo umano del Generale Morichetti. Il rito funebre è stato officiato in forma solenne con gli onori militari: il feretro, deposto all’altare da sei ufficiali superiori del Corpo che lo hanno portato a spalla, era preceduto da una corona di fiori con il nastro del “Corpo Militare CRI”, rose rosse e calle bianche e rosse, simboli dei colori di Croce Rossa. Alla cerimonia d’addio, il maggior generale Gabriele Lupini, Ispettore Nazionale del Corpo Militare, la sorella Olimpia Pocci, Vice Ispettrice Nazionale del Corpo Infermiere Volontarie, in rappresentanza dell’Ispettrice Nazionale sorella Mila Brachetti Peretti, personale del Corpo Militare di ogni ordine e grado, in servizio e non,, dai Centri di Mobilitazione nazionali e una delegazione di Infermiere Volontarie CRI. Presenti inoltre Massimo Barra, già Presidente Nazionale CRI, Luigi Giannico, già Commissario Straordinario CRI, sorella Carla Pulcinelli Cossu, già Ispettrice Nazionale del Corpo delle Infermiere Volontarie, il generale Serafino Liberati, consigliere militare del Commissario Straordinario CRI, Antonella Piacente, già Presidente del Comitato Regionale Lazio, Gino Falleri, vice presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, Orazio Lupini, già dirigente del Comitato Centrale CRI, Luigi Ciaurro, direttore del Servizio Prerogative e Immunità del Senato, Giacomo Lasorella, direttore del Servizio Assemblea della Camera dei Deputati. Al termine della funzione, dopo la recita della Preghiera del Corpo Militare, ha preso la parola il professor Luigi Giannico, già Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana: “Colloco il generale Alberto Morichetti Franchi, che ho avuto il piacere e l’onore di conoscere, tra gli eccelsi, per lo spirito di fratellanza e la continua esigenza di aiutare il prossimo. Nel corso del mio mandato, quale Commissario dell’Associazione, mi ricordava sempre che la nostra esigenza primaria era di sistemare i giovani precari, trovare loro un posto di lavoro stabile .La famiglia di Croce Rossa ha perso un grande personaggio, che rimarrà sempre in prima fila nei nostri cuori”. Il Generale Morichetti Franchi. è venuto a mancare lo scorso 11 febbraio. Era nato a Roma il 1 agosto 1922, laureato in giurisprudenza e abilitato all’esercizio della professione di avvocato, giornalista professionista, il Generale Morichetti, già Vice Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana e Ispettore Superiore del Corpo Militare CRI, era stato insignito della Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica, della Medaglia d’Oro al Merito di Croce Rossa e dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Instancabile assertore dei nobili principi umanitari di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, luminoso interprete delle tradizioni militari del Corpo è stato stimato e amato come abile guida della componente militare della Croce Rossa. Le sue grandi doti organizzative, unite alla sua grande umanità e generosità, terranno sempre vivo in noi il ricordo della sua grande passione per la Croce Rossa Italiana rinnovando in noi il nostro impegno a favore dell'Istituzione.

FOTO: Il Gen. Alberto Morichetti Franchi in Piazza del Popolo a Roma, fotografato alla cerimonia del Centenario delle Infermiere Volontarie


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