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Del seguente articolo:

Gennaio-Febbraio/2012 -
Ambiente e trattamento rifiuti
“Pizzo del Prete non diventerà la Malagrotta 2”
Carlotta Rodorigo

La protesta del Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio ipotizza un nuovo Centro trattamento rifiuti a nord di Fiumicino che potrebbe interessare territori agricoli e abitati fino all’Ospedale Pediatrico del Bambino Gesù a Palidoro


Da Riano a Corcolle. Da Malagrotta a Fiumicino. Dura oramai da mesi la protesta della gente del Lazio contro il cosiddetto piano rifiuti della Regione, anche se il termine è improprio perché non si tratta di un vero e proprio piano rifiuti. Oggi 25 Febbraio si è svolta a Pizzo del Prete, località Fiumicino, una grande manifestazione indetta dal "Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio" per protestare contro l'intenzione della Giunta Regionale di insediare una discarica ed un inceneritore in quella località. Alla manifestazione hanno aderito numerosi Comitati di Roma e Provincia oltre a tutti i partiti del Centro Sinistra A manifestare in Via di Castel Campanile, nella campagna incontaminata di Palidoro, erano presenti oltre 500 cittadini. Degna di nota la sensibile presenza di famiglie e bambini. “Pizzo del Prete non si tocca” è stato lo slogan della protesta contro la realizzazione di un “polo dei rifiuti” a nord del comune di Fiumicino. L’impegno del Coordinamento è di impedire che Pizzo Del Prete, più volte indicato ufficiosamente come il sito preferenziale per la realizzazione di una mega-discarica con annesso impianto di incenerimento dei rifiuti, diventi di fatto la nuova Malagrotta. Non si arresta quindi la mobilitazione dei cittadini contro un Piano Rifiuti regionale devastante per la loro salute e che va in direzione opposta a quello formulato nelle altre capitali europee: Differenziata e Raccolta porta a porta. Durante la manifestazione i cittadini e tutte le forze politiche presenti hanno preso il solenne impegno di portare avanti questa battaglia di resistenza fino alla cancellazione di questo scellerato progetto che prevede la costruzione di un inceneritore ad un chilometro dalle prime case, a cinque chilometri dall'Ospedale Pediatrico "Bambin Gesù" e in un area che, oltre ad essere soggetta a vincoli paesaggistici ed archeologici, ha usufruito dei Fondi Europei per lo sviluppo di agricoltura e zootecnia biologica. Nel corso della manifestazione è stato anche piantato, simbolicamente, il primo palo del “Forte della Resistenza” che sorgerà esattamente sul luogo dove vorrebbero installare l’inceneritore e che, come ha detto Massimo Piras, responsabile del coordinamento regionale, “costituirà, da oggi, l’inizio di una Resistenza vera e propria verso coloro che vogliono assassinare il territorio e con esso i cittadini che lo abitano”. Il Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio ha espresso la sua profonda soddisfazione per la riuscita della manifestazione e per i contenuti da essa scaturiti che, unitamente al referendum abrogativo del Piano rifiuti e alle inchieste che in queste ore la Procura ha aperto, dovranno portare ad un nuovo modo di portare avanti la Gestione dei rifiuti nella Regione Lazio. Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio Nell’ultima, imponente, manifestazione sul territorio, in località Pizzo del Prete, che si trova nel Comune di Fiumicino, dovrebbe sorgere appunto una nuova discarica nel traghettamento del dopo Malagrotta. La manifestazione, però, andava oltre. Organizzata dal “Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio” ha chiesto che la Giunta Regionale si attivi per un vero piano rifiuti, con riduzione, riuso, riciclaggio della indifferenziata.


FOTO di Francesca Appetiti


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