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Del seguente articolo:

Gennaio-Febbraio/2012 -
Il Parmigiano ‘terremotato’ sarà venduto via internet (al prezzo imposto di 12euro al chilo) per aiutare l'economia e risparmiare
Paola Gregory

Una mail per far ripartire l’economia e l’occupazione nelle zone colpite dal terremoto con l’agroalimentare che è il motore e il simbolo di questi territori. Per far fronte alle migliaia di richieste di chi vuole esprimere solidarietà acquistando Parmigiano Reggiano “terremotato” e gli altri prodotti agroalimentari tipici dei territori colpiti dal sisma, Coldiretti ha attivato la e-mail terremoto@coldiretti.it a cui ci si può rivolgere per inviare richieste, specificando nome, indirizzo, telefono, prodotto e quantitativo cui si è interessati.
“Compatibilmente con la situazione di difficoltà che stanno vivendo i produttori verranno date - sottolinea Coldiretti - tutte le necessarie informazioni per contribuire concretamene a risollevare un comparto, come quello agroalimentare, che ha subito danni per 250 milioni di euro con crolli e lesioni ai magazzini di stagionatura, gli edifici rurali (case, stalle, fienili e serre), danni ai macchinari e perdita degli animali sotto le macerie”.
L’attivazione della mail, dimostrazione della volontà di ricominciare delle imprese colpite da sisma, è stata sollecitata dalle richieste dei cittadini che hanno intasato i centralini e la posta elettronica di Coldiretti in una sorta di gara di solidarietà. Coldiretti e i produttori coinvolti, pur nelle grandi difficoltà organizzative causate dal sisma, puntano ad estendere la vendita anche ad altre città, attraverso i negozi, le botteghe e i mercati di Campagna Amica.

Anche la Bottega di Piacenza vuole contribuire con un piccolo gesto per testimoniare la vicinanza e il sostegno alle persone colpite dal sisma. Da venerdì 8 giugno, infatti, i cittadini-consumatori potranno acquistare nella loro città il parmigiano “terremotato”.
Da quando è capitata la grave calamità che ha messo in ginocchio i territori dell’Emilia, ha sottolineato il direttore della Bottega di Campagna Amica Camillo Tiramani, sono state numerosissime le telefonate che riceviamo ogni giorno per avere informazioni rispetto alla possibilità di “fare qualcosa”. “Attraverso la nostra Organizzazione e il logo di Campagna Amica si è espressa la solidarietà di cittadini generosi, che desiderano sinceramente aiutare la nostra regione a rialzarsi”.
Non è stato facile per i caseifici della zona riuscire a selezionare e porzionare le forme ferite, soprattutto dopo il secondo sisma, ma la volontà della popolazione emiliana è sicuramente superiore alle difficoltà.
Con una stima di 150 milioni di euro di danni il sistema del Parmigiano Reggiano è in cima alla triste classifica dei prodotti più danneggiati, seguito da vicino dal Grana Padano che ha accusato un danno da 70 milioni di euro. Per quanto riguarda il danno a un altro prestigioso prodotto di quelle terre, l’aceto balsamico, le perdite calcolate toccano circa 15 milioni di euro.
E’ stato questo il primo bilancio provvisorio dei danni tracciato dalla Coldiretti nelle campagne dove più difficile l’opera di sostegno alle popolazioni colpite e la ricognizione delle lesioni subite da case rurali, stalle, fienili e capannoni.
“Proprio in questi momenti più difficili - ha dichiarato il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi – è emersa la solidarietà del mondo agricolo; siamo vicini ai colleghi delle province più colpite e per quanto possibile ci stiamo muovendo per fare qualcosa di concreto. Non solo il Parmigiano nella Bottega; nella scorsa settimana, grazie all’iniziativa dell’Associazione Progetto Vita e alla generosità della Cooperativa Arp abbiamo inviato passata di pomodoro e legumi piacentini”. I cittadini emiliani, pertanto, hanno trovato alla Bottega di Campagna Amica i tagli già suddivisi del Parmigiano ‘terremotato’, proveniente dal Caseificio Sociale 4 Madonne di Lesignana (Modena) e dalla Latteria sociale LORA di Campegine (Reggio Emilia).
Anche la Coldiretti di Bologna ha promosso nei diversi mercati la vendita del Parmigiano Reggiano cosiddetto 'terremotato'. Il prodotto già stagionato, viene controllato dal Consorzio di tutela all’origine, ed è stato messo in vendita in tagli da un chilo e al prezzo di mercato fissato dal caseificio di origine, "per evitare distorsioni e speculazioni".
Il terremoto – ha ricordato la Coldiretti - ha colpito duramente i magazzini di Parmigiano Reggiano Dop facendo rovinare a terra oltre 600.000 forme dal peso di 40 chili l'una a causa del crollo delle 'scalere', le grandi scaffalature di stagionatura che sono collassate sotto le scosse.
I danni al solo Parmigiano Reggiano ammontano a 150 milioni di euro. Prosegue intanto la gara di solidarietà via web: in quattro giorni sono arrivate 17.000 mail di richieste di Parmigiano Reggiano alla mail aperta da Coldiretti per quanti vogliono acquistare il prodotto colpito dal sisma.



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