La Croce Rossa, in stretta collaborazione con la Protezione Civile, opera
nei 21 campi di accoglienza per le attività di supporto
sanitario-logistico, la gestione, il monitoraggio, il censimento,
la distribuzione di generi di conforto e l’assistenza psico-sociale
con l'ausilio di clowneria e animazione per i piccoli. Ai margini
del Campo di Carpi tre mense distribuiscono 2000 pasti al giorno
Una forte scossa di magnitudo 5,9 della scala Richter ha colpito alle 4.04 del 20 maggio 2012 il Nord Italia e in particolare l'Emilia Romagna. L'epicentro è stato localizzato 36 chilometri a nord di Bologna, fra le province di Modena e Ferrara. Un'altra scossa di magnitudo 5.1 si è poi verificata nel primo pomeriggio con epicentro San Prospero (MO) e varie scosse si sono susseguite nella notte e nei giorni successivi, alcune di importante intensità anche superiore alla magnitudo 5. Il primo bilancio delle vittime e dei feriti è stato drammaticamente grave, e sempre più ingenti risultano i danni subiti dagli edifici, dal patrimonio artistico e dalle attività produttive. Sono state molte migliaia gli sfollati che hanno dovuto lasciare le loro case sia per le necessarie verifiche riguardo all'agibilità delle strutture che per il comprensibile timore di farvi rientro. Fin dai primi minuti, a causa delle gravissime conseguenze del sisma, la Croce Rossa Italiana ha immediatamente attivato la Sala Operativa Nazionale per il coordinamento delle operazioni di soccorso, congiuntamente alla Sala Operativa della Regione Emilia Romagna e alle sale provinciali. Sin dalle prime ore dalle scosse sono stati mobilitati i comitati CRI di Ferrara, Modena, Reggio Emilia e Bologna. Centinaia di volontari CRI, in numero crescente col passare dei giorni, sono stati impegnati nella gestione di centri di accoglienza per la popolazione e, fra i mezzi di soccorso, sono stati impiegati anche pulmini per trasporto disabili e mezzi adibiti al trasporto di materiale sanitario. Successivamente, in seguito alla nuova potente scossa che alle 21.19 del 3 giugno ha colpito la stessa zona, la Croce Rossa è stata ulteriormente impegnata nelle attività di soccorso e assistenza alla popolazione presente nelle aree di accoglienza. Oltre ai volontari, sono stati immediatamente operativi una trentina di automezzi tra ambulanze e veicoli logistici. In attività pure una Squadra Supporto Emergenza Psicologica Cri (SSEP) composta da un team di operatori specializzati. Sono inoltre entrati in funzione tre Posti Medici Avanzati a Massa Finalese, Mirandola e San Felice sul Panaro. Un altro PMA, con un medico, un infermiere, volontari e ambulanze, è stato reso operativo nel centro di accoglienza di Finale Emilia. Due nuclei logistici (camion/gru e operatori), sono all’opera per collaborare alla messa in sicurezza di edifici pericolanti e sono stati impiegati in supporto ai Vigili del Fuoco. Tre operatori CRI sono presenti presso la Direzione Comando Centrale (Di. Coma. C.) di Bologna. I volontari CRI sono presenti nelle aree di accoglienze di S. Agostino (159 assistiti), in quella di Cento-Pandurera (80 assistiti), a Finale Emilia, Massa Finalese, Mirandola, San Felice sul Panaro, Concordia sulla Secchia, Reggiolo, Carpi, Crevalcore, San Possidonio, Camposanto, Bondeno. Nel campo di accoglienza di Concordia sulla Secchia, gestito direttamente dalla Croce Rossa Italiana, le assistenze fornite presso l'Ambulatorio CRI sono state 560 circa dal 30 maggio. Di queste il 45% sono stati interventi sanitari rivolti agli ospiti del campo mentre il restante 55% rappresentano i pazienti portati presso l'Ambulatorio del Campo stesso e curati dal personale medico e infermieristico della CRI. Durante le giornate e le nottate caratterizzate da violenti scosse sismiche, gli operatori della Croce Rossa si attivano immediatamente per supportare i 300 ospiti del Campo. Nell'area sono impegnati 70 volontari CRI che garantiscono, tra l'altro, la preparazione e la distribuzione di oltre 1600 pasti al giorno. La CRI è inoltre presente con venti volontari nella tendopoli di Reggiolo, ove sono state accolte circa 300 persone provvedendo anche alla distribuzione di 1.600 pasti. I volontari operano anche nell'area di accoglienza di Carpi dove è in funzione un complesso di cucine del Centro Interventi Emergenza CRI Centro. In quest 'area, che si trova in uno spazio adiacente la piscina comunale, sono al lavoro 40 volontari di cui tre impegnati in attività di supporto psicologico. Per i circa 400 ospiti è in funzione la cucina del Centro Interventi Cri nella quale sono impegnati volontari che garantiscono, tra l'altro, la preparazione e distribuzione di oltre 2000 pasti al giorno. Al campo di San Possidonio (MO), dove sono presenti 80 bambini, i volontari della Croce Rossa della Toscana hanno provveduto a posizionare nell'area un ambulatorio pediatrico mobile. In Lombardia, presso il campo di Moglia (Mantova) sono impiegati 15 volontari CRI, al lavoro nel PMA e nelle attività di intrattenimento per i bambini. Nei presidi sanitari allestiti all'interno dei campi di accoglienza i volontari della Croce Rossa hanno effettuato circa 70 interventi sanitari in soccorso di persone colpite da crisi di panico, dolori cardiaci, ansia. La Croce Rossa ha anche collaborato con le altre istituzioni all'evacuazione della casa di riposo di Reggiolo, dove erano ospitati 33 anziani. La Croce Rossa collabora inoltre in località Cento e, in qualla di Pandurera, con volontari impegnati nella logistica. La Croce Rossa, che dispone di circa 30 automezzi, provvede anche alla gestione e manutenzione dei campi che le sono stati assegnati, al controllo e mantenimento dell'igiene, la registrazione della popolazione, valutazione delle necessità e censimento dei residenti. Ha in corso, infine, attività ludiche con i bambini e di intrattenimento per gli adulti. La CRI opera inoltre nelle attività di supporto al COC (Centro Operativo Comunale) di Concordia. Gli autori delle fotografie relative alle attività logistico-sanitarie della Cri pubblicate in queste pagine sono di di Tommaso Della Longa, di Nicolas Bandini (CRI), di Lucio Tagliazucchi (ItRC)
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