È risaputo che l’estate favorisca in tutti noi la voglia di perdere i chili di troppo accumulati d’inverno; la bella stagione, del resto, favorisce attività fisiche (jogging, bicicletta, nuoto) che nei mesi invernali tendiamo purtroppo a non praticare. Se durante l’allenamento invernale è necessario coprirsi per non disperdere il calore, in primavera l’organismo deve smaltire più in fretta e meglio il calore che viene prodotto durante l’attività fisica.
Praticare sport sotto il sole dell’estate espone senza dubbio al rischio di "scottature" che, se per i più fortunati sono causa solo di semplici fastidi, per chi ha una cute più delicata possono dare lesioni dei capillari superficiali, secchezza della cute e rughe. Proteggersi dai raggi del sole in maniera adeguata, specialmente nelle fasi iniziali di attività all’aperto è dunque importantissimo. Anche l’alimentazione ha un ruolo fondamentale: oltre all’acqua, è consigliato aumentare il consumo di frutta e verdura(vitamine), mantenere un medio consumo di carboidrati, limitare quello di grassi, zuccheri e proteine.
Un insufficiente ricambio d’aria associato a uno scarso apporto di liquidi può determinare una prolungata impossibilità dell’organismo di regolare la propria temperatura: in queste circostanze si verifica il colpo di calore. I sintomi sono simili a quelli dell’insolazione: malessere generale, mal di testa, nausea, febbre con sudorazione intensa, sete, vertigini, aumento della frequenza cardiaca, respiro affannoso. Per evitare questo tipo di problematiche d’estate è ovviamente preferibile praticare attività sportive all’aperto solo nelle ore serali o al mattino presto.
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