“Il Corpo Militare e il Corpo delle Infermiere Volontarie, ausiliari delle Forze Armate, che sono stati tra i fondatori della Croce Rossa Italiana, sono da oggi destinatari di una profonda riforma che vede la CRI privatizzata.
La possibilità dell'istituzione di una specifica Fondazione destinata ad assolvere le funzioni proprie dell'ausilio alle Forze Armate con il supporto di personale militare dedicato per i prossimi anni, come ancor più ampiamente era stato indicato dal Senato della Repubblica presso le commissioni XII Igiene e Sanità e IV Difesa e dalla Camera dei Deputati presso le Commissioni IV Difesa e V Bilancio, testimonia l'importanza e la valenza dei servizi svolti dal Corpo Militare CRI e dal Corpo delle Infermiere Volontarie CRI.
Innegabile la delusione di determinare e completare nel 2015 la smilitarizzazione de Corpo Militare CRI cancellando, con un colpo di spugna, storia e tradizioni di uomini che da 146 anni sono stati al fianco delle Istituzioni sempre a favore dei bisognosi e dei meno fortunati come peraltro evidenziato da vari parlamentari di diversi schieramenti politici e da qualche esponente dello stesso Governo.
Malgrado ciò, si rimane fiduciosi nelle Istituzioni che certamente veglieranno affinché lo svolgimento delle attività proprie dei Corpi non trovino ostacolo nella nuova normativa anche attraverso il perfezionamento di quest'ultima.
Ciononostante i vertici dei Corpi Ausiliari continueranno ad adoperarsi con tutte le energie affinché per il Corpo Militare e il Corpo delle Infermiere Volontarie, a completamento della riforma, siano poste in essere nuove norme concrete ed attuative a salvaguardia del proprio ruolo e della tradizione storica anche dopo il 2015”.
|